La vita non è illusione né finzione ma i sogni e le illusioni fanno parte della vita, son elementi essenziali della realtà; sono la più alta e degna e nobile espressione della vita. Il sogno non è sogno ma è vita. (Giovanni Papini)
Quando sogniamo ci muoviamo oltre la realtà consensuale, che è in vero il sogno, o incubo, effettivo, fondato sull’lllusione della separazione. In quei momenti alla nostra anima è concessa un’evasione provvisoria, che ci consente di avere l’esperienza di altre dimensioni. Allora possiamo viaggiare liberamente nello spazio e nel tempo, e recuperare parti della nostra anima.
Per la maggior parte degli uomini contemporanei il sogno si è ridotto a un’attività irrazionale che, seppur misteriosa, priva di valore nella vita quotidiana, se non a un livello simbolico. Il massimo che possiamo fare è considerare i sogni come simboli da interpretate secondo il punto di vista della nostra realtà ordinaria. Ma secondo una prospettiva multidimensionale sembra talvolta proprio l’opposto: il sogno è una realtà a tutti gli effetti, laddove la vita che consideriamo reale è un suo simbolo. Come potremmo mai capire i sogni se le interpretiamo dalla prospettiva di un simbolo?
È come considerare la tua identità fisica come il simbolo del tuo profilo su un social network, che riconosci invece come la tua sola vera natura. Quel che succede nella vita fisica ha valore solo se serve ad alimentare il tuo profilo internet, con immagini, frasi, suoni.
Un simbolo che avevi originariamente impiegato per descrivere te stesso è diventato te stesso, e a lungo andare ti dimenticherai di avere un corpo fisico e chissà di che altro ancora ti sei dimenticato…
Il sogno, come il viaggio sciamanico, oltre a fornirci preziose indicazioni di guarigione per la nostra vita umana, ci permette soprattutto di riconoscere che siamo molto di più di ciò che crediamo essere. Di fatto, il primo e forse unico passo di guarigione per la vita umana consiste nell’uscire dal nostro autismo, dall’illusione della separazione, che condanna ad un’esistenza inevitabilmente dolorosa.
Alcuni credono, con tutto il rispetto, che per entrare in rapporto con altre realtà e accedere all’esperienza della nostra natura multidimensionale sia indispensabile impiegare sostanze o piante allucinogene, o usare pratiche assai complesse. Un modo più semplice e alla portata di ognuno, è portare effettiva consapevolezza verso ciò che facciamo quotidianamente, ossia dormire e sognare.
Lo scopo del teatro astrosciamanico del sogno è guidarti in uno spazio sacro interiore in cui puoi riconoscere il potere dei sogni, avendo un’esperienza diretta della tua natura estatica e una profonda comprensione dei potenziali e doni che puoi esprimere in questo mondo.
Ogni segno zodiacale ha la sua frequenza vibratoria, il suono e movimento, e attraverso il sogno e l’espressione teatrale possiamo allinearci con le sue modalità di espressione e incorporarle nella nostra consapevolezza.
I sogni non sono in grado di preservarci dalle vicissitudini esistenziali, dalle malattie e dagli eventi tristi. Ci offrono, invece, una linea di condotta su come rapportarci a questi eventi, sul come dare senso alla nostra esistenza, sul come realizzare il nostro destino, sul come seguire la nostra stella: in definitiva, sul come realizzare dentro di noi il massimo potenziale di vita (Marie-Louise von Franz)
Sciamani, mistici, attori, danzatori, artisti, guaritori accedono agli stessi luoghi multidimensionali e condividono una comune tradizione. Dagli spazi del sogno in cui vanno riportano espressioni diverse: canti, poesie, danze, dipinti, melodie…
Essi sono in grado di mettere da parte la loro identità ordinaria e sociale per aprirsi consapevolmente all’esternazione di una forza creativa estatica che emana da dimensioni fondate sull’unità e l’amore. Essi creano un ponte tra la nostra realtà separata e quelle dimensioni. Questa mediazione svolge una funzione immane di guarigione perché consente di rendere visibile l’invisibile, recuperando parti della nostra anima, espandendo la coscienza di chi siamo, sia nella luce sia nel buio.
Gli sciamani, gli operatori energetici, gli artisti, i danzatori, gli attori non sono persone speciali e superdotate, con talenti che richiedono iniziazioni esotiche e cruente, o l’appartenenza ad organizzazioni d’elite. Non si tratta di riempirsi la testa di complesse idee esoteriche o di andare in luoghi selvaggi remori. La situazione è molto più semplice. Ognuno pratica lo sciamanesimo, lavora con l’energia, danza, crea arte e recita delle parti. L’unica differenza riguarda il farlo con un intento consapevole o meno.
Il lavoro consiste nell’individuare dapprima la sorgente e radice dei tuoi doni nella dimensione del sogno, per poi svolgere un’opera sistematica di rilascio di ciò che ne ostacola e impedisce l’espressione e la crescita. A tale riguardo si tratta soprattutto di riconoscere, affrontare, trasformare o togliere di mezzo le parti che ti impedicono di essere chi sei veramente, le voci che ti dicono “non si può fare”, “vergognati”, “non ce la farai mai”.
Franco Santoro
Prossimi eventi: clicca qui.
Lascia un commento