Ogni parte della nostra anima è strategicamente identificata in astrosciamanesimo con uno dei dodici segni zodiacali. Secondo varie tradizioni, astrosciamanicamente esemplificate dalla cosiddetta Epica del Sacro Cono (per alcuni frammenti vedi Franco Santoro, Concisa Epitome del Compendio dell’Epica del Sacro Cono), la nostra realtà separata è il risultato di uno stadio di frammentazione originale che comprende 12 pezzi, costituiti da sei coppie binarie, successivamente frammentate in ulteriori 144 pezzi, 1728 e così via, fino a raggiungere il numero totale di esseri che abitano questa realtà. Indipendentemente dall’enormità di questo numero, tutto ha origine da un set di 12 pezzi originali frammentati, rappresentati dai segni zodiacali.
Questi 12 pezzi, che in astrosciamanesimo sono chiamati i 12 Settori, costituiscono la matrice originale o, sempre in termini astrosciamanici, la nostra Identità Multidimensionale Centrale. Lo scopo strategico dei 12 Settori è rendere l’Identità Multidimensionale Centrale comprensibile alle menti condizionate dall’illusione della separazione.
Spesso durante le sessioni individuali o di gruppo un set di 12 carte viene impiegato per rappresentare i 12 Settori. A volte possono essere usati pezzi addizionali per identificare le direzioni, i pianeti e le case astrologiche. In alcune occasioni impieghiamo una serie di 144 carte con appositi sigilli astrosciamanici.
Non è affatto necessario conoscere l’astrologia per essere coinvolti in queste sessioni. La comprensione intellettuale o culturale dei segni e dei pianeti è irrilevante, e può essere addirittura d’intralcio a un risultato efficace del lavoro. Ciò che conta invece è essere aperti a contattare quella parte, dentro di noi, che ha un’innata e autentica consapevolezza di queste energie. Di solito sono sufficienti pochi istanti di silenzio, ed è sorprendente come emozioni ed esperienze significative emergono e prendono forma con facilità, senza bisogno di descrizioni o interpretazioni.
Ad esempio, nella posizione di Marte o Settore 1, la maggior parte delle persone sente una gran forza, connessa con i propri impulsi fondamentali, trova il coraggio di essere se stessa, riesce a esprimere quello che sente, lascia andare la rabbia, prende iniziative e diventa sicura di sé. Tuttavia può provare anche qualcosa di totalmente differente e questo non ha importanza, perché ciò che conta è avere un’esperienza diretta e non manipolarla secondo la comprensione intellettuale.
Franco Santoro