Ogni goccia di rugiada nella quale si rifletta il sole brilla in un gioco infinito di colori, ma il sole spirituale dovrebbe generare un solo colore, e cioè il colore ufficiale, senza tenere conto dei tanti individui, dei tanti oggetti nei quali l’uomo si riflette. La forma essenziale dello spirito è allegria, luce, e la legge fa dell’ombra l’unica espressione che le corrisponde: dovrebbe andar vestita solo di nero, eppure tra i fiori non ce n’è alcuno che sia nero.
Karl Marx, nato il 5 maggio 1818, Sole e Luna in Toro, Ascendente in Acquario.
Ognuno, nei suoi rapporti con l’uomo e la natura, deve essere un’espressione definita della sua vera vita individuale, corrispondente all’oggetto del suo desiderio. Se amate senza suscitare amore, vale a dire, se il vostro amore non produce amore, se attraverso l’espressione di vita di persona amante voi non diventate una persona amata, allora il vostro amore è impotente, è sfortunato.
Altre celebrità nate oggi:
Søren Kierkegaard, nato il 5 maggio 1813, Sole in Toro e Luna in Cancro, filosofo, teologo e scrittore danese.
La forma più comune di disperazione è non essere chi sei.
Chi striscia sulla terra non è esposto a cadere tanto facilmente come chi sale sulle cime delle montagne.
La maggior parte degli uomini vive per avere il pane quotidiano; quando l’ha avuto vive per avere un buon pane quotidiano; e quando ha ottenuto anche questo, muore.
Non importa sapere che Dio esiste; importa sapere che Dio è amore.
Ogni uomo è una sintesi di corpo e anima, destinata a esser spirito, cioè ad abitare nella casa; ma l’uomo preferisce stare in cantina, cioè nella determinazione della sensualità. E non solo preferisce stare in cantina, ma l’ama a tal punto da arrabbiarsi se qualcuno gli propone di occupare il piano di sopra che è vuoto e a sua disposizione perché la casa in cui abita è sua.
Sergio Quinzio, nato il 5 maggio 1927, teologo e aforista italiano, Sole in Toro e Luna in Cancro († 1996)
Dio si è eclissato perché fra noi e Lui si è interposto il nostro Ego, ormai onnipotente, ma già domani ciò che si è frapposto potrebbe ritirarsi, e potrebbe così riaprirsi il dialogo dell’uomo con il Dio realmente esistente fuori di lui.
Dio che si è offerto a noi, che aspetta da noi la salvezza, è un Dio che dovremmo perfettamente amare, ma ci ha reso troppo stanchi, delusi, infelici per poterlo fare.
Tutto ciò che accade è voluto, o almeno permesso, da Dio, dunque tutto è in definitiva bene. Questa è la più sottile tentazione del credente. Il non credente elude lo scandalo del male togliendo il riferimento al perfetto bene; e il credente fa la stessa cosa giustificando tutto come opera di Dio. Giusto, e disperante, sarebbe tener fermo, insieme, che il mondo è orribile e che il Dio onnipotente che l’ha creato è perfettamente buono.
Gabriele La Porta, nato il 5 maggio 1945, scrittore e giornalista italiano.
Immagine: dipinto di Giorgio Kienerk, nato il 5 maggio 1869, Sole in Toro e Luna in Pesci, pittore e scultore italiano.