9.1 (Sagittario/Ariete)
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Aspetto: trigono. Elementi: fuoco/fuoco. Fase: primo quarto. Gradi: 10°-12½ Sagittario. Numero: 97. Qualità: mutevole/cardinale. Spirito binario: Nivaya Kahe. Riferimento Handoriano: Stato di Vanjuli, Nazione di Isankarn. PTU: Polonia, Pomerania.
Doni: avventura, entusiasmo, coraggio, passione, leadership, filosofia.
Rancori: impazienza, narcisismo, vendetta.
Anatomia: anche, cosce, fegato, gambe, glutei, vertebre del coccige; muscolo sartorio destro; 1ª falange medio palmo sinistro.
Mansione lunare: 20 ﺱ Sîn (s), Al Na’am The Ostriches, 4°17’09” Sagittarius , Water, The Life-Giver.
Nome di Dio: 97 الوارث al-Wārith, L’Erede
Nel sistema astrologico binario, Sole in Sagittario (9) e Luna in Ariete (1) costituiscono il binario 9.1, o il numero binario 97. 9.1 è una miscela ardente di fuoco mutevole e fuoco cardinale, che integra l’avventura, l’espansione, la libertà e la sete della verità del Sagittario con il coraggio, l’autoaffermazione e l’azione diretta dell’Ariete. Audace, sicura di sé, diretta, versatile, combattiva ed entusiasta, questa combinazione emerge sul palcoscenico della vita e apre spontaneamente la strada verso nuovi lidi luminosi nell’esperienza umana. Il desiderio di agire ed espandere gli orizzonti, porta una profonda irrequietezza, una divina impazienza e tendenza a precipitare gli eventi. 9.1 è un leader illuminato naturale, un filosofo guerriero, che ispira gli altri attraverso coraggiose iniziative dai risultati spesso immediati.
La combinazione Sagittario/Ariete apporta immane abbondanza di energia, disponibile per effettuare scelte decisive, per scommettere e rischiare concretamente in nome di ciò che anima nel profondo, oltre ogni condizionamento e paura.
Se, nei momenti di chiarezza interiore, hai talvolta individuato un bersaglio, 9.1 offre l’opportunità di agire con entusiasmo, abbandonandosi al senso di avventura, ma anche accettando il sacrificio e la rinuncia che ne deriva. Per aprirti al tuo vero potenziale, c’è qualcosa che è necessario lasciare andare per sempre. Sagittario/Ariete non permette alcun compromesso. Nel mondo materiale e temporale il “sì” che dai a una strada implica spietatamente il “no” a un altro percorso, sebbene nel mondo invisibile e atemporale ogni strada si fonda nel momento in cui prendi con fermezza la decisione di seguire un sentiero. Qui ti trovi a un bivio, e l’energia diventa sempre più agitata e incontenibile fino a quando non fai una scelta. In effetti, non è tanto importante quale scelta prendi, quanto la decisione fine a sé stessa di andare in una direzione. L’azione cruciale è lanciarsi totalmente lungo di essa, iniziando finalmente il cammino, senza il depistaggio di rimpianti e sensi di colpa verso il cammino cui hai rinunciato.
La gioia del Sagittario/Ariete deriva dal non ritornare sulle proprie decisioni, dalla devozione totale verso un sentiero. Il suo è un amore che non è più in balia dell’altalena delle emozioni e dei pensieri, di quello che dicono o pensano gli altri. È un amore per scelta, che si muove sicuro in una direzione, che va solo avanti, senza tornare più indietro, finché non giunge alla fine della strada, e disposto a continuare anche se la strada non finirà mai.
Sagittario e Ariete sono in aspetto di trigono (120°), che facilita una connessione dinamica e di sostegno reciproco tra i segni coinvolti. Questa è una Luna del Primo Quarto quando la Luna in Pesci, dopo essere stata in quadratura con il Sole in Sagittario, si muove in Ariete in trigono con il Sole. Il primo quarto comprende il tempo in cui la Luna va da 90° a 134° davanti al Sole in Sagittario. Inizia con una quadratura, mentre nel suo ultimo terzo si sviluppa come un trigono. Quest’ultima parte del Primo Quarto generalmente porta un flusso di energia verso qualsiasi intenzione impostata nella precedente Luna Nuova, purché queste intenzioni siano ancora chiare e abbiano trovato espressione nei giorni precedenti. Potrebbe essere necessario uno sforzo minore per ottenere risultati, con la disponibilità di doni e risorse inaspettati. Questo è un momento in cui ti trovi di fronte alla possibilità di ricevere parte di ciò che è stato concepito durante la Luna Nuova, forse a seguito di sfide, ostacoli o crisi, incontrati nei giorni precedenti. In questa fase i tempi sono maturi per operare con le forze di supporto e consentire loro di lavorare secondo la propria visione.
9.1 è una combinazione di fuoco per affrontare questo strano mondo pieno di forme separate, che incutono sempre più paura. Il pittore astratto Wassily Kandinsky ha detto: Più il mondo diventa spaventoso… più l’arte diventa astratta.
L’astrattismo impiega immagini estranee ai riferimenti visivi del mondo consueto. Non ci sono corpi o scenari riscontrabili nella realtà ordinaria, ma linee, colori e forme irreali emancipate dalla percezione consensuale. L’astrattismo si affranca dalla dipendenza verso il mondo delle forme separate che caratterizza la realtà consueta per rivendicare il potere di uscire da questa definizione forzata ed esprimersi liberamente mediante forme alternative.
Quello che vedi con gli occhi è un mondo arbitrario di forme che occulta infiniti mondi alternativi di forme prive di alcun riferimento a ciò che sei abituato a vedere. In modo ossessivo attribuiamo un aspetto antropomorfico a ciascuno di noi, forzandoci a esistere solo in corpi umani, costantemente in pericolo e destinati inesorabilmente alla morte. Siamo davvero sicuri che i corpi che vediamo siano quelli di coloro che crediamo di vedere? Prova a guardare oltre e vedrai forse ciò che molti artisti hanno scorto e immortalato per noi.
Scritti gnostici: l’apostolo tradizionalmente associato con il Sagittario è Giacomo il Maggiore, a cui non è associato alcun scritto. Al Sagittario associamo arbitrariamente L’ Esegesi dell’Anima, uno tra i più antichi scritti gnostici ritrovato tra i manoscritti di Nag Hammadi, di cui riportiamo per ciascun binario alcuni brani: 1] Saggio l’Uomo che diede all’anima un nome femminile. [2] La sua natura era sicuramente femminile. [3] Parimenti ella ha il suo ventre. [4] Fino a quando era presso il padre era vergine in forma androgina. [4] Solo quando cadde discese in un corpo e venne a questa vita, quindi finì nelle mani di molti ladri. [5] E creature di facili costumi se la scambiarono dall’uno all’altro e […] [6] Alcuni fecero uso della sua forza, mentre altri la sedussero con regali. [7] In breve essi inquinarono la sua verginità. [8] E nel suo corpo ella si prostituì e si diede ad uno e a tutti, credendo che ciascuno poteva abbracciarla come marito. [9] Dopo essersi data a facili costumi, agli infedeli amanti, così che essi potessero far uso di lei, sospirò profondamente e si pentì. [10] Ma anche quando girò il volto a quegli amanti, corse da altri e questi la costrinsero a vivere con loro e a rendere servizio nel loro letto, come se fossero suoi padroni. [11] Senza più vergogna non osò lasciarli, mentre loro la ingannarono a lungo, fingendo d’essere fedeli, di essere veri mariti, e di rispettarla grandemente. [12] Alla fine la abbandonarono e andarono via da lei.
ARTE
Paul Cadmus (New York, 17 dicembre 1904) artista statunitense, noto per dipinti a tempera all’uovo, caratterizzati talvolta da cattivo odore, con elementi di erotismo esagerato, omosessualità e critica sociale nello stile del realismo magico; The Fleet’s In! (1934)
WASSILY KANDINSKY (8Si) (Mosca, 16 dicembre 1866) pittore, teorico dell’arte russo-francese, precursore e fondatore della pittura astratta. Affascinato dall’escatologia cristiana e dalla percezione di un’imminente Nuova Era, un tema comune delle sue prime sette opere è l’apocalisse. In “On the Spiritual in Art” (1910) anticipa una nuova epoca di grande spiritualità grazie al contributo della pittura, basata sul linguaggio del colore e sulle sue proprietà emozionali e intesa a risvegliare l’anima. Il giallo, paragonato al suono di una tromba, è dotato di una follia vitale, prorompente, di un’irrazionalità cieca; l’azzurro è indifferente, distante, come un cielo artistico, paragonabile al suono di un flauto. Il blu scuro è come il suono di un organo. Il blu, colore del cielo, è profondo. Il rosso è caldo, vitale, vivace, irrequieto, consapevole, primo della superficialità del giallo. Il rosso medio è profondo, il rosso scuro, simile al suono di una tuba, è più meditativo. L’arancione esprime energia, movimento, come il suono di una campana o di un contralto. Il verde è assoluta immobilità e quiete, fa annoiare, suggerisce opulenza, compiacimento. Il viola è instabile, paragonabile al corno inglese, alla zampogna, al fagotto. Il marrone si ottiene mischiando il nero con il rosso, ma essendo l’energia di quest’ultimo fortemente sorvegliata, ne consegue che esso risulti ottuso, duro, poco dinamico. Il grigio, statico come il verde, indica quiete, ma ha assoluta mancanza di movimento. Il bianco è un muro di silenzio assoluto, un non-suono, ricco di potenzialità; è la pausa tra una battuta e l’altra di un’esecuzione musicale, che prelude ad altri suoni. Il nero è mancanza di luce, un non-colore, spento come un rogo arso completamente, un silenzio di morte; la pausa finale di un’esecuzione musicale, tuttavia a differenza del bianco fa risaltare qualsiasi colore. In Concerning the Spiritual in Art scrive che un artista autentico che crea arte da “una necessità interna” abita la punta di una piramide che si muove verso l’alto. Questa piramide in progressione sta penetrando e procedendo nel futuro. Ciò che ieri era strano o inconcepibile oggi è comune; ciò che è avanguardia oggi (e compreso solo da pochi) domani è risaputo. L’artista-profeta moderno si trova solo all’apice della piramide, facendo nuove scoperte e inaugurando la realtà di domani; Blue Mountain (1908-9), Compositions, In Grey (1919), Yellow-Red-Blue (1925), Small worlds (1922), Circles in a Circle (1923), Inner Aliance (1929), Circle and Square (1943), “Più il mondo diventa spaventoso … più l’arte diventa astratta”, “L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro”, “Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde”, “L’artista deve esercitare non solo i suoi occhi, ma anche la sua anima”, “Per me la disintegrazione dell’atomo fu la disintegrazione del mondo intero: tutto a un tratto caddero le mura più formidabili. Tutto si rivelò instabile, incerto, insicuro. Non sarei restato sorpreso se una pietra si fosse disciolta in aria davanti ai miei occhi. La scienza sembrava annichilata”, “Il punto geometrico è un ente invisibile. Esso dev’essere definito anche un ente immateriale. Dal punto di vista materiale il punto equivale allo zero. In questo zero sono però nascoste varie proprietà “umane”. Ai nostri occhi questo punto zero – il punto geometrico – è associato alla massima concisione, al massimo riserbo, che però parla. Così il punto geometrico diviene l’unione suprema di silenzio e parole”, “La linea geometrica è un ente invisibile. Essa è la traccia lasciata dal punto in movimento, quindi un suo prodotto. Essa è sorta dal movimento – e precisamente attraverso l’annientamento della quiete suprema in sé conchiusa nel punto. Qui ha luogo il salto dalla staticità al dinamismo. La linea costituisce dunque la massima opposizione all’elemento pittorico primigenio – il punto. In senso stretto la linea può essere designata come un elemento secondario”.
Richard Sagrits (Karepa, 19 dicembre 1910) pittore estone.
El Lissitzky (Počinok, 23 novembre 1890) pittore, fotografo, tipografo, architetto, grafico russo, esponente dell’avanguardia russa, progettatore di numerose mostre e opere di propaganda per l’Unione Sovietica; Beat the Whites with the Red (1920); “Lo scopo dell’architettura è trasmutare il vuoto in spazio, cioè in qualcosa che la nostra mente possa cogliere come un’unità organizzata”, “Nella mia vita non sono stato parco con la mia energia. Adesso sono arrivato al limite, in cui so come bisogna creare quadri belli, forti, dinamici. In me deve sorgere di nuovo un enigma. Non appartengo agli uccelli che cantano per cantare”.
FIL/PSIC.
Gerhard Scholem, see SPIRIT
LETT.
Glenn Balch (Up) (Venus, 11 dicembre 1902) scrittore statunitense di letteratura per ragazzi.
Brian Daley (11Pb) (Englewood, 22 dicembre 1947) scrittore di fantascienza statunitense.
Florbela Espanca (Vila Viçosa, 8 dicembre 1894) scrittrice, poetessa portoghese, vita tumultuosa e inquieta che trasformò in poesia carica di erotismo, femminilità e panteismo, morta suicida; As Máscaras do Destino (1931), Diário do Último Ano (1981), O Dominó Preto (1982). “Le anime dei poeti sono tutte fatte di luce, come quelle delle stelle: non abbagliano, illuminano…”, “Não tenhas medo, não! Tranquilamente, Como adormece a noite pelo outono, Fecha os olhos, simples, docemente, Como à tarde uma pomba que tem sono” (Non aver paura, no! Tranquillamente, Come si addormenta la notte d’autunno, Chiudi gli occhi, semplici, dolcemente, Come alla sera una colomba che ha sonno).
René Fallet (3Spb) (Villeneuve-Saint-Georges, 4 dicembre 1927) scrittore francese.
Hanif Kureishi (Londra, 5 dicembre 1954) autore, drammaturgo inglese, My Beautiful Laundrette (1985), The Buddha of Suburbia (1990; Il Budda delle periferie)
Väinö Linna (3) (Urjala, 20 dicembre 1920) scrittore finlandese.
John Maddox (27 novembre 1925) scrittore, editore scientifico britannico.
John Osborne (Londra, 12 dicembre 1929) drammaturgo, sceneggiatore inglese, Oscar 1964 alla migliore sceneggiatura non originale per Tom Jones.
Charles Plisnier (6NPf) (Ghlin, 13 dicembre 1896) poeta, scrittore belga.
Alberto Ruy Sánchez (Città del Messico, 7 dicembre 1951) scrittore messicano, “Mi entri nelle orecchie disegnando chiocciole di mare: già mi porto dentro le tue tempeste, i tuoi cicloni, i tuoi abissi. Le tue voci mi scendono giù in gola. Mi entri anche negli occhi con lo sguardo: i tuoi hanno il colore cangiante dell’acqua. Entri nel mio petto con il tuo: la pelle protesta increspando. Sulla sponda più bassa del mio ventre i tuoi fianchi lasciano, ancora e ancora, la curva più violenta delle onde: bagni le mie spiagge e le divori. La tua spuma e la mia si mescolano, come le mie labbra e le tue”.
Nelly Sachs (Berlino, 10 dicembre 1891) scrittrice, poetessa tedesca-svedese, Nobel per la letteratura 1966; “Sempre cercavi la perla smarrita il giorno della tua nascita. | Cercavi il bene posseduto, musica della notte nelle orecchie. | Anima lambita dal mare, tu tuffatrice, fino al fondo. | Pesci, angeli del profondo, risplendevano nella luce della tua ferita”; “Qui si addormentarono tutte le parole. | Qui tutti i dolori trovarono il loro porto. | Le lacrime non conobbero alcun nuovo mare. | Qui polvere non si posa: tutto è ritorno”, “Si è fatto tardi; e il tempo | è buio di eternità”, “Noi nascituri – | già comincia l’anelito a plasmarci | le rive del sangue si allargano ad accoglierci | come rugiada caliamo nell’amore. | Le ombre del tempo posano ancora | come domande sul nostro segreto”, “Creature di nebbia | andiamo di sogno in sogno | sprofondiamo attraverso mura di luce | dai sette colori”, “Popoli della terra, | lasciate alla fonte le parole | ché soltanto loro fanno avanzare gli orizzonti | nei veri cieli | e con l’altro lato, | maschera dietro cui sbadiglia la notte, | aiutano le stelle a partorire”, “Uno è passato portando il segno della sua paura | attraverso il muro del pianto – || La terra nella sua tomba di fuoco | ha corrugato il suo volto di carbone – || Inerme nel sonno | già duole il risveglio – || ma l’edera nera delle palpebre | schiva ancora la luce”.
Jaroslav Seifert (Praga, 23 settembre 1901) poeta, giornalista ceco, premio Nobel per la letteratura 1984.
MARK TWAIN (Samuel Langhorne Clemens) (8Pv) (Florida, 30 novembre 1835) scrittore, umorista, aforista, docente statunitense, lodato come il più grande umorista che gli Stati Uniti e padre della letteratura americana, critico nei confronti della religione organizzata e di alcuni elementi del cristianesimo durante gli ultimi anni di vita; affermava di credere in un Dio onnipotente, ma non in alcun messaggio, rivelazione, sacre scritture come la Bibbia, la Provvidenza o la punizione nell’aldilà: “La fede è credere ciò che sai che non è così”, “Se Cristo fosse qui ora, c’è una cosa che non sarebbe: un cristiano”, “Si dovrebbe credere che questo stesso Dio senza scrupoli, questo minorato morale, fu nominato insegnante di bontà, dei costumi, della clemenza, della legalità, della purezza? Sembra impossibile e folle”, “se il nostro Creatore è onnipotente nel bene o nel male, non è sano di mente”, “forse Dio aveva creato il mondo con tutte le sue torture per qualche suo scopo, ma era per il resto indifferente all’umanità, che era troppo meschina e insignificante per meritare comunque la sua attenzione”, “Con sottile ironia nobilitiamo Dio con l’appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo”, “Il Dio di questa gente ha mostrato loro con milioni di azioni di non rispettare alcuno dei comandamenti della Bibbia. Egli li viola uno per uno, adulterio e tutto il resto”, “Il cristiano attribuisce al Creatore tutte le caratteristiche di un mascalzone, e giunge poi alla conclusione che un mascalzone e un padre sono la stessa cosa!”, “La Bibbia compie quotidianamente la sua opera funesta di diffusione di vizi e di idee corrotte in ogni famiglia protestante della cristianità, ed è più dannosa di tutti i libri osceni presi insieme. È facile proteggere i giovani da quegli altri libri, ma non vi è difesa contro la Bibbia letale”, “La nostra è una religione terribile: tutte le flotte del mondo potrebbero navigare comodamente nel sangue innocente che essa ha versato”, “La nostra concezione di Dio rivela una ridicola confusione mentale. Nulla nella storia – nemmeno in tutta la sua divina storia – è neppure lontanamente paragonabile all’atrocità dell’invenzione dell’inferno”, “Sfacciatamente, noi chiamiamo Dio «fonte della misericordia» pur sapendo che mai una sola volta nella sua storia egli ha esercitato quella virtù”. Le avventure di Tom Sawyer (The Adventures of Tom Sawyer, 1876), Il principe e il povero (The Prince and the Pauper, 1881), Le avventure di Huckleberry Finn (The Adventures of Huckleberry Finn, 1884). “Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è”, “Un uomo con un’idea è un matto finché quell’idea non ha successo”, “Adamo era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era proibita. Lo sbaglio fu di non proibirgli il serpente, perché allora avrebbe mangiato il serpente”, “Il banchiere è un uomo che ti presta l’ombrello quando c’è il sole e se lo riprende quando inizia a piovere”, “Ogni razza decide da sé cosa è indecente. La natura non conosce indecenze. È l’uomo a inventarle”, “Quando ci ricordiamo di essere tutti folli, i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione”, “Una delle prove dell’immortalità dell’anima è che tantissimi vi hanno creduto. Tantissimi hanno anche creduto che il mondo fosse piatto”.
ROBERT CHARLES WILSON (Whittier, 15 dicembre 1953) autore canadese di fantascienza, Mysterium (1994; uno manufatto di origini ignote viene trasportato a un laboratorio in una cittadina americana, che poi si ritrova traslata fuori dalla terra, in un’immensa foresta aliena), HA: Spin (2005; una sera le stelle spariscono e sono sostituite da una sorta di barriera nera, vuota e opprimente, e inizia il grande black-out); “Siamo tutti nati estranei a noi stessi e raramente siamo introdotti formalmente”, “Non metterò la mia ignoranza su un altare per chiamarla Dio. Questa è idolatria, il peggior tipo d’idolatria”, “Voglio una Bibbia migliore, Adamo. Voglio una Bibbia in cui il Frutto della Conoscenza contenga i Semi della Saggezza e renda la vita più piacevole per l’umanità, non peggio. Voglio una Bibbia in cui Isacco salti dalla pietra sacrificale e soffochi la vita ad Abramo, per punirlo del peccato abietto e sanguinario dell’Obbedienza. Voglio una Bibbia in cui Lazzaro sia morto e testardo al riguardo, piuttosto che stare sull’attenti al richiamo di ogni Messia che passa”, “Ciò da cui una persona scappa e ciò verso cui una persona corre non sono sempre così diversi come speriamo”, “Contrastiamo la città e il naturale, ma questo è un mito contemporaneo. Siamo animali, dopo tutto; le nostre città sono prodotti biologici, completamente ‘naturali’ (qualunque cosa questa parola significhi realmente) come una collina di termiti o un labirinto di conigli. Ma quanto più interessante: quanto più complesso, vestito nella complessità e nell’esfoliazione della cultura umana, i modelli semplici hanno iterato in infinite variazioni. E pieno di segreti, oltre il conteggio”.
MUSICA
Des’ree (Sv) (Londra, 30 novembre 1968) cantante pop/R&B inglese, “You Gotta Be” (1994; You gotta be You gotta be bad, you gotta be bold, you gotta be wiser You gotta be hard, you gotta be tough, you gotta be stronger You gotta be cool, you gotta be calm, you gotta stay together All I know, all I know, love will save the day), “What’s Your Sign?” (1998; Cause everyone has a sign Whether supernatural or divine Believe or not if you’re so inclined ‘Cause in this great big universe We’re the stars on earth).
Gaetano Donizetti (9) (Bergamo, 29 novembre 1797) compositore operistico italiano; L’elisir d’amore, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale, La figlia del reggimento, La favorita, Maria Stuarda, Anna Bolena, Lucrezia Borgia, Roberto Devereux, Linda di Chamounix.
Patrizia Bulgari (Codigoro, 16 dicembre 1961) cantante pop/folk italiana.
José Carreras (7) (Barcellona, 5 dicembre 1946) tenore spagnolo.
Domenico Cimarosa (Aversa, 17 dicembre 1749) compositore italiano, esponente di spicco del Classicismo; L’Olimpiade (1784), Il matrimonio segreto (1792).
Sara Dallin (Bristol, 17 dicembre 1961) cantautrice inglese (Bananarama), “I Heard a Rumour” (1987), “Love in the First Degree” (1987).
Jan Eggum (8 dicembre 1951) cantante, compositore norvegese, temi di cuori spezzati, solitudine, dolore, critiche sociali; “En natt forbi” (“A night is over”).
Mikelangelo Loconte (Np) (Cerignola, 5 dicembre 1973) cantante, cantautore, musicista, attore italiano; noto soprattutto nei paesi francofoni, interprete del ruolo di Wolfgang Amadeus Mozart nel musical francese Mozart l’opéra rock (2008); “Anima nuvola” (Anima, nuvola Come sei cambiata con la musica Sei ostile Ma la vita ha un’aria cosi splendida Ti hanno detto che sei come un’isola Tu non ci credere La tua distanza è minima In compagnia La differenza spingila cosi Siamo due pianeti che somigliano Talmente che non ci tocchiamo un attimo Ma dopo siamo qui Lo stesso posto del mondo Dove ti ho vista incontrare me Lo stesso posto dove io Potevo vivere… Che gli altri chiamano sesso E invece è un modo di esistere E poi di spingere il cuore Di fare cantare anche te Oh così), “Aria”, “Life is Love” (2013, con Natasha St-Pier).
Mariangela (Piacenza, 4 dicembre 1984) cantautrice pop, attrice italiana.
Hideto Matsumoto (Yokosuka, 13 dicembre 1964) cantante giapponese, ha venduto milioni di dischi, sia da solista che come membro degli X Japan; al culmine della fama, morì suicida; icona per i giovani giapponesi che si ribellavano alla società conformista del loro paese.
Yuri Mraqqadi (يوري مرقّدي) (17 dicembre 1969) cantante libanese di origine armena.
FHER OLVERA (José Fernando Olvera) (Puebla, 8 dicembre 1959) musicista, cantautore messicano, compositore, cantante e chitarrista del complesso Maná (Il nome fu scelto per il significato di “energia positiva” che la parola mana ha in molte lingue austronesiane). “Ángel de Amor” (2002; ¿Quién te cortó las alas, mi ángel? ¿Quién te arranco los sueños hoy? ¿Quién te arrodilló para humillarte? ¿Y quién enjauló tu alma, amor? Déjame curarte, vida Déjame darte todo mi amor Ángel Ángel, ángel de amor No te abandones No te derrumbes, amor ¿Quién ató tus manos, ató el deseo? ¿Quién mató tu risa, mató tu Dios? ¿Quién sangró tus manos y tu credo? ¿Por qué lo permitiste, ángel de amor?), “Baila Morena” (2001, con Zucchero), “Bendita tu luz” (2006; Bendito el lugar, y el motivo de estar ahí Bendita la coincidencia Bendito el reloj, que nos puso puntual ahí Bendita sea tu presencia. Bendito Dios por encontrarnos, en el camino Y de quitarme esta soledad, de mi destino Bendita la luz, bendita la luz de tu mirada Bendita la luz, bendita la luz de tu mirada Desde el alma Benditos ojos, que me esquivaban Simulaban desdén, que me ignoraban Y de repente, sostienes la mirada), “Corazón Espinado” (1999), “Manda una Señal” (2006; Hey, estoy viviendo sin vivir, estoy muriendo sin poder morir Hey, dime, dime, tell me too, cuando seas libre mi amor Ay, no lo puedo soportar, no me quiero derrumbar Mándame un mensaje, una señal, mándame tu luz amor Manda una señal, amorVivir, sin ti vivir, estarse muriendo sin morir Estar, sin ti estar, estarse muriendo sin morir Amor, dónde estarás, manda un mensaje, una señal Y no, no pararé, no viviré sin ti, amor, no), “Rayando el Sol” (1990), “Tú eres mi religión” (2002; Iba caminando por las calles empapadas en olvido Iba por los parques con fantasmas y con ángeles caídos Iba sin luz, iba sin sol Iba sin un sentido Iba muriéndome Iba volando sobre el mar Con las alas rotas Ay amor, apareciste en mi vida Y me curaste las heridas Ay amor, eres mi luna, eres mi sol Eres mi pan de cada día Apareciste con tu luz No, nunca te vayas No, no te vayas, no Tú eres la gloria de los dos Hasta la muerte En un mundo de ilusión Yo estaba desahuciado Yo estaba abandonado Vivía sin sentido Pero llegaste tú).
Hossam Ramzy (Il Cairo, 15 dicembre 1953) compositore, percussionista egiziano, Sabla Solo.
Chris Robinson (Marietta, 20 dicembre 1966) cantante statunitense (Black Crowes), “Love is Now”.
Majida El Roumi (13 dicembre 1956) cantante soprano libanese.
Paul Rutherford (6Pi) (Liverpool, 8 dicembre 1959) cantante synth pop, ballerino britannico (Frankie Goes to Hollywood).
Jean Terrell (Belzoni, 26 novembre 1944) cantante R&B/jazz statunitense (The Supremes), “Up the Ladder to the Roof” (1970; Come with me And we shall run across the sky And illuminate the night Oh I will try and guide you To better times and brighter days. Don’t be afraid Go up the ladder to the roof where we can see heaven much better. Go up the ladder to the roof where we can be oh closer to heaven. Stay with me And we shall let expressions sing Hear freedom virtues ringing Oh memories of yesterdays broken dreams Don’t you know they’ll all fade away If you’ll come up the ladder to the roof where we can see heaven much better. Go up the ladder to the roof where we can be oh closer to heaven), “Everybody’s Got the Right to Love”, “Stoned Love”.
ELISA TOFFOLI (1) (Trieste, 19 dicembre 1977) cantautrice, musicista pop rock, produttrice italiana, in Italia ha ottenuto tutti i principali premi, tra cui il Festival di Sanremo 2001 con “Luce”; sostenitrice dell’uso dell’inglese nelle sue canzoni; “Ancora qui” (2012), “L’anima vola” (2013; L’anima vola Le basta solo un po’ d’aria nuova Se mi guardi negli occhi Cercami il cuore, non perderti nei suoi riflessi Non mi comprare niente Sorriderò se ti accorgi di me fra la gente Sì che è importante Che io sia per te in ogni posto, in ogni caso Quella di sempre Un bacio è come il vento Quando arriva piano però muove tutto quanto E un’anima forte che sa stare sola Quando ti cerca è soltanto perché lei ti vuole ancora Oh, oh, oh, oh, oh, oh E se ti cerca è soltanto perché L’anima osa È lei che si perde Poi si ritrova), “Catch The Light” (2016; Try and catch the light Try and catch the sun You’ll find it all Look at the world Try and let it out Try and breath it in They feel the greed, no They’re not in need Children, get lost in the music Stomp their feet into it As they catch the light in the palm of their hand They’re flying Looks as if they’re flying Dancing without moving Halfway through the air as our eyes look up at this magic), “Labyrinth” (1997; Just like a spy through smoke and lights I escaped through the back door of the world and I saw things getting smaller fear as well as temptation. Now everything is reflection as I make my way through this labyrinth and my sense of direction is lost like the sound of my steps is lost like the sound of my steps), “Heaven Out Of Hell” (2001; So are you turning around your mind Do you think the sun won’t shine this time Are you breathing only half of the air Are you giving only half of a chance Don’t you wanna shake because you love because you care ‘Cause you’re alive Because you’re tired Because you’re alive Beause you care ‘Cause you’re alive Make heaven Heaven out of hell now Make heaven Heaven out of hell now Are you locked up in you counting the days Oh how long until you have your freedom, your freedomn Just shake because you love because you care ‘Cause you’re alive because you’re tired because you love ‘Cause you got hurt because you lived Make heaven Heaven out of hell now, will you too? Make heaven Heaven out of hell now Are you still turning around the same things Are you still trying that way Are you still praying the same prayers Are you still waiting for that same day to come Climbing the same mountain You’re not getting higher You’re running after yourself You can’t let go Hiding in that place you don’t want to be You push happiness so far away But it comes back To give you all that you’ve given before To love you the way that you do, like a mirror Look in the air ‘n catch that boomerang Can’t fall anywhere else but in your own And make heaven Heaven out of hell now, will you too? Make heaven Heaven out of hell now, will you too? Make heaven Heaven heaven out of hell now Make heaven Heaven out of hell now, will you too? Make heaven); “Luce (Tramonti A Nord Est)” (2006; Parlami, come il vento fra gli alberi Parlami, come il cielo con la sua terra Non ho difese ma Ho scelto di essere libera Adesso è la verità L’unica cosa che conta Dimmi se farai qualcosa Se mi stai sentendo Avrai cura di tutto quello che ti ho dato Dimmi Siamo nella stessa lacrima, come un sole e una stella Luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra Su nuovi giorni), “Soul” (2018; I’m scattered, so tattered There’s no one else in this life for me I’m battled, so shattered Together never felt so lonely So open up the doors The shape of our heart’s the same Let’s find a way back to us somehow, some way We’ve built something beautiful we can’t replace By chasing every breaking wave ‘Cause I love to love, to love you, yeah, so don’t let go Enough, enough, enough, I need you close I need some soul).
Zivert (Mosca, 28 novembre 1990) cantante dance pop, modella russa, “Credo”, “Life”.
SCIENZA:
Georg Forster (Nassenhuben, 27 novembre 1754) zoologo, naturalista, etnologo, giornalista, scrittore di viaggio, rivoluzionario tedesco.
Pierre-Paul Grassé (Dordogna, 27 novembre 1895) zoologo francese.
Ada Lovelace (1Np) (Londra, 10 dicembre 1815) matematica inglese.
SPETTACOLO
Paul Bern (11) (Wandsbek, 3 dicembre1889) regista, sceneggiatore tedesco-statunitense.
Trisha Brown (Aberdeen, 25 novembre 1936) coreografa, danzatrice statunitense, fondatrice della danza postmoderna.
Ellen Burstyn (7SrUvPf) (Detroit, 7 dicembre 1932) attrice statunitense, Oscar (Alice Doesn’t Live Here Anymore).
Graham Crowden (6Ub) (Edimburgo, 30 novembre 1922) attore scozzese.
Mo’Nique (Baltimora, 11 dicembre 1967) attrice, comica, scrittrice, conduttrice statunitense, Oscar (Precious).
Ben Ripley (Lawrenceville, 10 dicembre 1967) sceneggiatore statunitense, Flatliners, Source Code.
Otto Preminger regista, attore austriaco di nascita.
Conrad Rooks (Kansas City (Missouri), 15 dicembre 1934) regista, sceneggiatore, attore statunitense, Siddharta.
Andrew Stanton (Rockport, 3 dicembre 1965) animatore, regista, sceneggiatore statunitense, WALL•E, John Carter.
Stuart Townsend (Howth, 15 dicembre 1972) attore irlandese.
Edward Underdown (Londra, 3 dicembre 1908) attore inglese.
SPIRIT
Gerhard Scholem (6) (Berlino, 5 dicembre 1897) filosofo, storico israeliano di origine tedesco, fondatore dello studio accademico moderno della Kabbalah, primo professore di misticismo ebraico all’Università ebraica di Gerusalemme, “Un mistico è un uomo che è stato favorito con un’esperienza immediata, e per lui reale, del divino, della realtà ultima, o che almeno si sforza di raggiungere tale esperienza”, “Il processo che i cabalisti descrivevano come l’emanazione dell’energia divina e della luce divina era anche caratterizzato come lo sviluppo del linguaggio divino. Ciò dà origine a un profondo parallelismo tra i due più importanti tipi di simbolismo usati dai cabalisti per comunicare le loro idee. Parlano di attributi e di sfere di luce; ma nello stesso contesto parlano anche di nomi divini e delle lettere di cui sono composti. Fin dall’inizio della dottrina cabalistica questi due modi di parlare appaiono fianco a fianco. Il mondo segreto della divinità è un mondo di linguaggio, un mondo di nomi divini che si dispiegano secondo una loro legge. Gli elementi del linguaggio divino appaiono come le lettere delle Sacre Scritture. Lettere e nomi non sono solo mezzi di comunicazione convenzionali. Sono molto di più. Ognuna di esse rappresenta un concentrato di energia ed esprime una ricchezza di significati non traducibili, o almeno non integralmente, nel linguaggio umano”.
Taisen Deshimaru Rōshi (9) (Kyūshū, 29 novembre 1914) monaco buddhista giapponese, “Tieni le mani aperte e tutta la sabbia del deserto potrà attraversarle. Chiudili e tutto ciò che puoi sentire è un po ‘di grinta”, “Allena il corpo e sviluppa resistenza e resistenza. Ma lo spirito di competizione e di potere che li presiede non è buono, riflette una visione distorta della vita. La radice delle arti marziali non è lì”, “Devi concentrarti e consacrarti interamente a ogni giorno, come se un fuoco divampasse tra i tuoi capelli”, “Un giovane monaco si era profondamente innamorato di una bella damigella. Abbandonò il tempio in cui viveva e si recò al villaggio con l’intenzione di dichiararle il suo amore. Dato che era già buio quando arrivò, fece il check-in in una locanda e andò a riposare. Quella notte sognò di averla sposata. Entrò nella sua camera, fece l’amore con lei… dopo un po’ di tempo ebbero due gemelli. Quando avevano tredici anni, uno di loro cadde nel fiume e annegò. Il padre, preso dal dolore, piangeva incessantemente… ed è così che si svegliava, pieno di lacrime. Al mattino tornò sui suoi passi e tornò ancora una volta al suo tempio”.
Sigillo: una forma a “Y” con un cerchio più piccolo ed esterno, esemplifica l’audace irruzione Isankarniana nella quarta dimensione e il conseguente annientamento delle relative configurazioni arbitrarie.
301198: Una grande caravana di guerrieri si sposta lungo la prateria, un popolo armato di scudi, lance, archi, frecce e spade. Sono pronti a combattere, ma l’energia è piena di entusiasmo e gioia. Hanno una chiara direzione e sanno bene dove stanno andando. Vanno verso il luogo di perdono. Essi si muovono attraverso un lungo itinerario che tocca tutti i luoghi di perdono. Essi ripercorrono i sentieri polverosi dei loro antenati e affrontano direttamente tutto ciò che è rimasto privo di perdono. Con loro portano delle borracce in cui è contenuta la pozione del perdono. Mi unisco a loro e bevo la pozione. Essa mi consente di vedere che cosa ho a perdonare ora. Proprio questa domanda che i guerrieri di luce si fanno costantemente: “cosa c’è da perdonare ora?”. Questa domanda se la pongono in allegria ed entusiasmo. Sono sicuri e felici perché in ogni situazione in cui si vengono a trovare, non importa quanto apparentemente tragica o confusa, essi hanno solo a porsi questa domanda. Essi si domandano: “per quale motivo vediamo questa situazione di rancore?”, “perché qualcuno si sta condannando?”, “che cosa non viene perdonato?”, “perché ci stiamo infliggendo questo dolore?”. Essi sono gente di azione e non nutrono interesse per le risposte filosofiche. Non inducono in considerazioni o discorsi, ma trovano subito qualcosa da fare. Essi si buttano con audacia, coraggio e senso del rischio. La scena che vedo è quella di un tipo che urla a squarciagola straziato dal dolore nel mezzo di un campo di battaglia. Viaggiava insieme alla sua famiglia su un carro, quando fu attaccato dai briganti locali. Riuscì a scappare e volgendosi indietro vide i volti disperati di sua madre e sua sorella che gli chiedevano aiuto. Lui tirò avanti preso dalla paura e anche dall’impossibilità ad aiutarle. Si sistemò al sicuro e attese che passasse la notte per ritornare in soccorso dei famigliari. Il mattino dopo, quando ritornò sul luogo dell’attacco, trovò i corpi straziati della madre, sorella e padre. Questa visione lo inorridì di dolore e colpa. Da allora si inflisse ogni tipo di castigo e il suo animo divampò di spirito di vendetta per sé stesso e per gli altri. Le immagini dei famigliari lo tormentarono per tutta la vita. “Questo è un ologramma, un film classico. Non è qualcosa che ti riguarda. Esso è in relazione con questa dimensione e va solo rilasciato. Esso fa parte di una colpa più antica: quella di essersi separati dalla luce. E’ inutile rivangare quel passato poiché alla base vi è solo questa separazione. L’unico rimedio è di lasciare andare i particolari delle tante repliche delle versioni di separazione per decidere di fare una nuova scelta: quella di procedere verso Handor. Puoi farlo ora. Questo è il lavoro da fare. In vari momenti sembrerà doloroso come tre frecce che si piantano nel cuore. Lascia perdere quei vecchi film dell’orrore e procedi con il tuo viaggio. Vai avanti senza fermarti se non per perdonare e ripartire. Muovi la stella che brilla dentro di te e ricevi il marchio della combinazione.
Riferimento Handoriano:
ISANKARN (Natsiya Isankarniana)
Nazione dello Stato di Vanjuli, sita nel sud-est dello Stato, con il confine orientale interamente interstatale (Kurtany nello Stato di Kortex e Grah Mirvak nello Stato di Tanmarg), le nazioni di Vanamarist e Vanjulsali a nord; la nazione di Iemuriah a ovest, e il Mare di Yukal e Grah Mirvak a sud. Isankarn ospita il Merry Path of Release (Veselyy Put Osvobozhdeniya), che si estende attraverso tutte le 12 trinità della nazione. L’inno nazionale, intitolato “Cosa c’è da liberare adesso?” (Chto teper vypuskat?), è il ritornello della maggior parte degli inni e della comunicazione ordinaria in Isankarn, di cui esemplifica l’enfasi sulla liberazione in modo brillante da tutto ciò che intralcia la risoluzione del Gioco. La capitale è Valedictoria (9.1.1), sul fiume Vatar, nota per la sua antica Multiversity e l’enorme monumento del Valedictorian. Isankarn consta principalmente di piccoli centri e villaggi molto attivi e animati, con caratteristici edifici circolari, e di tre grandi centri portuali. Il confine orientale con Kortex è bagnato quasi interamente dal fiume Vatar, che presso la capitale devia il suo corso mentre il suo affluente (Vasa) sfocia nel Mare di Yukal.
Storia: i primi insediamenti risalgono al secondo tempo della prima era (2.I), sebbene Isankarn ebbe scarso rilievo fino al quarto tempo (4.I), allorché Van Valedictorian principiò la comunità dei Valedictioriani, unificando le tribù dei territori isankarniani e creando successivamente l’Alleanza Valedictoriana (Valedictori Soyuz), insieme ai popoli di Lyno, Vanvanarc e Iziglamarod. Verso la fine dell’era 2 l’eroe Van Vallabha, operando ai limiti espremi dell’ardore avventuroso dello Stato, acquisì i territori a sud del fiume Vartar e il primo accesso al Mare di Yukal, fondando il centro di Ina Vallabha, cui si aggiunse nel secondo tempo dell’Era 3, l’area di Vada. Da allora la costa isankarniana detiene il più ampio porto di esplorazioni pionieristiche dello Stato (Ina Vallabha) e il principale porto militare meridionale (Vada). Nel nord estremo Varta è la sede dell’Istituto dei Giuristi Guerrieri (Institut Voinskikh Yuristov) fondata dal Vate Jivan.
Morfologia: buona parte del territorio è costituita da un altopiano in discesa progressiva procedendo verso ovest e sud. L’area più montuosa è quella in prossimità del confine con lo Stato di Kortex, mentre l’area a sud del fiume Vatar culmina nelle pianure che si affacciano sul Mare di Yukal. L’idrografia presenta una rete alimentata dal corso del Vatar che fluisce a occidente e tramite il fiume Vasa nel mare. Le acque lungo il territorio nazionale sono assai calde in superficie e talvolta infuocate in profondità, tanto da influenzare in modo determinante l’arcipelago di Yukal e i relativi processi di manifestazione eterica. Le acque in superficie sono tiepidi o calde, ma in profondità sono bollenti, il loro potere è di annientare ogni elemento separante di quarta dimensione. Queste acque bollenti sono altamente purificatrici e consentono di recuperare l’agibilità del corpo di quarta dimensione, liberandolo dall’asservimento infame alla terza dimensione. Ricevi una benedizione, entrando in sintonia con la vibrazione santa del Fuoco, che brucia ogni perversa credenza, ciò che sei stato costretto a credere, giungi in uno spazio in cui sei tu che scegli in chi e cosa credere.
Gioco: Idealnamiesta di Valedictoria è la squadra di maggiore rilievo, qualificata a diverse serie interstatali e vincitrice del più alto numero di campionati statali tra le squadre nazionali, seguita da Varta, Waduda e Ina Vallabha.
Cultura: Le lingue ufficiali sono l’handoriano, il kortexo e il vanjulo soyuzo (impiegato anche dalle nazioni di Lyno, Vanvanarc e Iziglamarod). Il percorso iniziatico nazionale è tra i più arditi dell’intero Sistema e raggiunge i vertici d’integrazione con la sesta dimensione.
Viabilità: il territorio oblungo consente alle principali città di dimorare sulla stessa linea verticale su cui si sviluppa la rete autoferriera del VPU Express (Veselyy Put Osvobozhdeniya) da Varta a Vada. Sanjuli è collegata con Iskarn attraverso la linea Sanjuli – Ikabu – Valedictoria – Ina Vallabha – Bahul – Grant Maikaln, e Sanjuli – Varta – Korol Kolokol – Tarloko. Altra linea interstatale rilevante è la Kor Haxari – Korol Kolokol – Veledictoria – Ina Vallabha, che collega Kortex con l’accesso marittimo meridionale. La rete idrografica è tra le più avanzate e complesse, comprendendo il fiume Vatar e l’affluente Vasa, insieme a una maglia di canalizzazioni. L’accesso è consentito al livello minimo dei requisiti del Sistema, laddove il transito non permette alcun compromesso con i valori di quarta dimensione e con quelli inferiori della quinta e confronta in modo diretto con i livelli superiori. Isankarn offre un contributo immane rispetto al rilascio e annientamento definitivo di ogni componente di rancore associata con la terza dimensione e con qualunque forma di arbitrarietà multidimensionale inferiore.
Suddivisione: Iskarn è suddivisa in 12 trinità (troitsa), 144 square (kvadrat) e 1728 penta (pyatiugolnik).
9-1-0 VALEDICTORIA: 9.1.0, capitale della Nazione di Isankarn (Natsiya Isankarniana), Stato di Vanjuli, sul medio-basso corso del fiume Vatar, nella parte meridionale della Nazione, accesso A, capienza: 1200. Città esemplare di luce, supremo centro culturale, educativo, politico e storico nazionale, massimo punto di transito sul Merry Path of Release (Veselyy Put Osvobozhdeniya). Fondata da S. Van Valedictorian, Il Comandante Sorridente (I Ulybayushchiysya Voyvoda), nel Quarto Tempo dell’Era 1, sede della comunità dei Valedictioriani e dell’Alleanza Valedictoriana (Valedictori Soyuz), che unisce Isankarn con le nazioni di Ilyno, Vanvanarc e Iziglamarod. Attorniata da dodici colline ardenti formate dall’effusione del fiume Vatar, le cui acque nel territorio isankarniano raggiungono massime temperature, e da boschi e aree verdi, tra cui il Vanita Parka. L’area comprende il distretto di Voyvodstva, con i palazzi governativi, la multiversità nazionale, il parco monumentale dei Cavalieri Ridenti (Smeyushchiyesya Rytsari) e l’enorme effige del Valedictorian, icona della passione entusiastica per il rischio; Icitadeli Mostovi, con le tre cittadelle sul fiume Vatar, edificate su tre lunghi e ampi ponti a tre piani e la giuliva santa isola di Valeria, in cui risiede l’omonima basilica miracolosa; l’Iziloy Gorodi, la città residenziale a nord, sito della cattedrale e dell’eparchia superna di Isankarn (cardinalato); il Voyaka, il distretto dei Combattenti, a sud del fiume, dove si colloca l’arena nazionale, sul confine con Idealnamiesta, 9.1.1.0, capoluogo della Trinità di Valedictoria, titolare della squadra omonima, qualificata a diverse serie interstatali e vincitrice del più alto numero di campionati statali.
9-1-1 IDEALNAMIESTA: 9.1.1.0, capitale della Trinità di Valedictoria, Nazione di Isankarn (Natsiya Isankarniana), Stato di Vanjuli, sulla sponda sud del medio-basso corso del fiume Vatar, nella parte meridionale della Nazione, accesso A, capienza residenziale: 90. Continuazione naturale del distretto dei Combattenti (Voyaka) di Valedictoria, sul confine delineato dall’arena nazionale. Titolare ufficiale della celebre squadra omonima, qualificata a diverse serie interstatali e vincitrice del più alto numero di campionati statali. Sviluppatasi interamente nell’era 3, comprende un’ampia piazza, un’area residenziale con sontuose piccole ville attorniate da ampi spazi verdi e un eccellente quartiere di ospitalità riservato agli eventi del Gioco. Accesso A.
Square di rilievo: Vanita Vanita, 9.1.1.1.
9-1-2 JIVAN JALDHARA, Ikona Venugita
9-1-3 IDA, Van, Via.
9-1-4 VADA, Vasa, Iwan, Vega, Vira, Iman, Isha, Jaan, Jain, Jaya, Jina, Jila, Vela, Viva, Witnesses to Sin.
9-1-5 VARTA, 9.1.5, Trinità della Nazione di Isankarn (Natsiya Isankarniana), Stato di Vanjuli, all’estremo nord, a poche miglia dal confine con le nazioni di Vanjulsali e di Vanamarist. Il capoluogo omonimo dispone di accesso A e capienza 450. Fondato nell’età 1 dalla comunità interstatale itinerante dei Vartan è uno dei più antichi e celebri centri giuridici del Sistema, sede dell’Istituto dei Giuristi Guerrieri (Institut Voinskikh Yuristov) creato da S. Vate Jivan e specializzato nell’interazione con realtà D3. Nodo cruciale di comunicazione sulla linea Sanjuli – Varta – Korol Kolokol – Tarloko e titolare della squadra omonima, la più storica a livello nazionale, protagonista rilevante di numerosi campionati interstatali e detentrice di una delle più sfarzose arene dello Stato (Vartastadion). Polo commerciale di primo piano, ospita la possente Fiera d’Isankarn (Isankarnyanskaya Vystavka) e ha una morfologia rettilinea distribuita lungo tre arterie orizzontali parallele, di cui una colma di magazzini. Square rilevanti: Jivan, Iksha, Jagna, Jehan, Jikra, Jitan, Vadan, Vadya, Vajra, Varda, Varin, Walka, Justice of Heaven, Vesta, Varna.
9-1-6 VOROTA, 9.1.6, Trinità della Nazione di Isankarn (Natsiya Isankarniana), Stato di Vanjuli, nell’area centro-orientale, confinante con lo Stato di Kortez e la Nazione di Kurtany, portale di accesso interstatale e inderdimensionale. Il capoluogo omonimo (9.1.6.0) con accesso B e capienza 400, è l’unico centro nazionale transitabile con accesso esteso ed è collegata al confine da un’arteria esclusiva, che impedisce uscite fino al suo raggiungimento. Square di rilievo: Jagran, Jagada, Jalada, Janaka, Jashan, Jayana, Varida, Videha, Vimala, Valuta, Virgin, Viraga, Vision, Wahida, Waduda
9-1-7 VACHANA, Vandana, Vasudha, Vatayan, Vismaya; Wahania, Veranda, Istotna, Innocent Perception,
9-1-8 VIRENDRA, Jagadeva, Jayamala, Janardan, Victoria, Volition, Vacation, Waking to Redemption
9-1-9 JANAMITRA, Ina Jaran, Ina Vipin, Vibration, Ina Wrona
9-1-10 JEDNORODNA; Vasundhara, Jivanmukta, Veneration, Validation, Immediacy of Salvation
9-1-11 INFUNDIBULA, Ina Idealna, Ilona Ircha, Jarna Jarna
9-1-12 INA VALLABHA, Ina Jayendra, Vivification, Verification.
Unità Territoriale Provvisoria
REGIONE D9-1: POLONIA
Cuiavia-Pomerania, Pomerania, Varmia-Masuria, Podlaskie, Pomerania occidentale
D9-1: POLONIA, PODLASKIE, Białystok; Siemiatycze; Hajnówka; Sokółka; Wysokie Mazowieckie (1); Augustów; Grajewo; Kolno; Łomża; Mońki; Sejny; Suwałki; Zambrów (2). WARMIAN-MASURIAN, Olsztyn; Bartoszicki; Ketrzynski; Mragowski; Olsztynski; Szczycienski (3); Alce; Giżycko; Goldapski; Olecki; Pisz; Wegorzewski (4); Dziadolwski; Elblaski; Ilawski; Nowomiejski; Ostrodzki (5). POMERANIAN, Danzica; Kartuzy; Kościerzyna; Kwidzyn; Malbork; Nowy Dwór Gdański; Starogard Gdański; Sztum; Tczew (6); Bytów; Człuchów; Lębork; Disco; Słupsk; Wejherowo (7). KUYAVO-POMERANO, Bydgoszcz; Toruń (8); Włocławek; Grudziądz (9). WEST POMERANIAN, Szczecin; Goleniów; Świnoujście (10); Białogard; Koszalin; Sławno (11); Choszczno; Drawsko Pomorskie; Wałcz (12).