9.2 (Sagittario/Toro)
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Aspetto: quinconce. Elementi: fuoco/terra. Fase: gibbosa. Gradi: 12½-15° Sagittario. Numero: 98. Qualità: mutevole/fissa. Spirito binario: Nivaya Rata. Riferimento Handoriano: Stato di Vanjuli. PTU: Polonia, Great Poland, Lower Silesian, Opole.
Doni: abbondanza, prosperità, espansione, stabilità, incanto. Rancori: imbarazzo, inganno, vittimismo, vizio, blocco, sforzo, spreco.
Anatomia: anche, cosce, fegato, gambe, glutei, vertebre del coccige; muscolo sartorio sinistro; 1ª falange medio dorso sinistro.
DESCRIZIONE:
Nel sistema astrologico binario, Sole in Sagittario (9) e Luna in Toro (2) costituiscono il Binario 9.2, o numero binario 98. La combinazione Sagittario/Toro, fuoco mutevole e terra fissa, fonde entusiasmo, espansione, desiderio di esplorare e di ricercare la verità con stabilità, pragmatismo e consolidamento delle proprie conoscenze. Si tratta di un binario fedele, appassionato e devoto, ispirato sia da alti ideali che dal modo in cui questi si proiettano mediante la bellezza naturale della vita terrena. 9.2 è molto pratico e determinato nelle sue attività lavorative, non si preoccupa dei problemi di sopravvivenza ordinaria, opera con fiducia spontanea, nutrito da un senso di speranza radicato, che tende a dare frutti e produrre risultati tangibili.
Sagittario e Toro sono in aspetto di quinconce, un angolo di 150°, che determina sovente perturbazioni nella realtà ordinaria tramite passaggi in universi paralleli. Aspetti paradossali, incoerenti e inconcepibili della propria esistenza possono qui facilmente emergere e provocare interruzioni nella consapevolezza consensuale. Gli effetti di questo aspetto comportano espansioni eccezionali della coscienza. Quando sono riconosciuti e integrati le conseguenze sono indubbiamente luminose, laddove ne derivano rimozioni o sviluppi caotici e disfunzionali in caso contrario.
Durante questo binario la Luna è ancora gibbosa, sebbene si avvicini gradualmente alla Luna Piena. Se i primi giorni della Luna Gibbosa sono stati armonici e produttivi, questo è un momento di attesa per le prossime sfide della Luna Piena. Puoi iniziare a identificare alcune aree che richiedono attenzione e operatività. Questo potrebbe essere il momento migliore per intraprendere un’azione, con l’esito desiderato che culmina con la Luna Piena, o per acquisire le risorse necessarie in modo da agire durante la Luna Piena stessa. Le caratteristiche binarie si accumulano qui raggiungendo il culmine e il rilascio.
TESTO:
9.2 esemplifica l’energia spontanea allineata con la rete dell’esistenza e svincolata dalla separazione, nel momento in cui si confronta con i blocchi e condizionamenti della separazione. Qui domina la capacità di reagire a queste evenienze con uno spirito luminoso e provocatorio.
Ti senti bloccato, frustrato, incapace di realizzarti, hai esperienze di costanti problemi e conflitti che non riesci a risolvere, malattie, sofferenze e morti che non sei capace di sanare? Rilassati! Questo è un dato di fatto allorché accedi a spazi di consapevolezza multidimensionale. Ne deriva che in primo luogo si tratta di essere grati per questo sviluppo, assicurandosi di disporre delle adeguate protezioni. Vuoi superare questi blocchi, frustrazioni, incapacità, problemi, conflitti, malattie, morti? Non provarci nemmeno! Forse è tutta una vita che ci provi, e prima di te ci hanno provato in tanti per generazioni e generazioni, e nessuno ci è mai riuscito. Il massimo che sei riuscito a fare, o che alcuni sono riusciti a fare, è stato di superare blocchi, frustrazioni, incapacità, problemi, conflitti, malattie, morti provvisoriamente. Poi blocchi, frustrazioni, incapacità, problemi, conflitti, malattie, morti sono ritornate. E allora ti sei sentito male, in colpa o hai dato la colpa a qualcun altro, generando ancora più conflitti, problemi, malattie e morti. Tutto questo perché seguiti a credere, o qualcuno continua a farti credere (che è poi la stessa cosa), che questi problemi, conflitti, malattie e morti siano un’anomalia, per cui non dovrebbero esserci e se ci sono allora è colpa tua o di qualcuno. Non c’è nessuna anomalia! Non hai fatto nulla di male, né hai alcuna colpa. Al contrario stai funzionando in maniera perfettamente normale. E chi ti fa credere il contrario, o i pensieri dentro di te che ti fanno credere il contrario (che è poi la stessa cosa) fanno pure parte di questa normalità. Quindi, rallegrati! Il mondo e la tua vita seguita a essere piena di conflitti, problemi, malattie e morti perché è stata creata proprio per questo scopo. Tutto ciò che vedi e di cui hai esperienza in questo mondo riflette la natura del suo creatore. Quando ti avvedi che questo mondo, e tutto quel che c’è, incluso te (o quel che credi essere te) è così com’è perché è nella sua natura esserlo, per cui tutto ciò che vuoi cambiare non cambierà davvero mai, se non provvisoriamente, ebbene allora fai attenzione. Il primo passo è accettare pienamente blocchi, frustrazioni, ecc. Riconoscerli come la normalità. Ti senti bloccato? Questo è del tutto normale, perché di fatto sei un blocco, la tua stessa identificazione con un corpo fisico è un blocco. Quindi per un essere umano sentirsi bloccato è inevitabile. Si tratta di accettare questo blocco e quando non ti piace fare in modo di renderlo meno bloccato, passando da un blocco a un altro blocco, fino a quando riesci a sbloccarti. Ti sblocchi quando non sei più ancorato a un solo blocco. Il blocco irreparabile risiede nell’identificazione con un unico corpo e unica realtà. Quando la tua identificazione comprende più blocchi, gradualmente ti sblocchi, finché non ci sono più blocchi. Ti sblocchi quando cessi di essere in una sola realtà, senza alcuna possibilità di scelta e uscita.
Estetica e bellezza: 9.2 ti confronta con lo stravolgimento perverso della percezione consensuale, e in particolare con lo stridore multidimensionale derivato dall’identificazione con il corpo fisico e il suo aspetto estetico. La vita umana è per molti una continua lotta intesa a fare trionfare la bellezza sulla bruttezza. Questo proposito può apparire nobile se non fosse per il fatto che bellezza e bruttezza si basano su giudizi arbitrari o, per meglio dire, allucinatori. In natura e da una prospettiva multidimensionale tutto quello che esiste è semplicemente ciò che è, e non ci sono linee di demarcazione tra bello e brutto. Ogni parte del nostro corpo è quello che è. Le parti del nostro corpo che consideriamo belle e che mettiamo in evidenza, hanno lo stesso valore delle parti che riteniamo brutte e che di conseguenza nascondiamo o di cui ci sentiamo a disagio. La nostra idea di bellezza è uno degli aspetti più perversi e nefasti della realtà separata umana. Essa è altamente distruttiva e conflittuale poiché si fonda sull’antagonismo con qualcosa che è giudicato brutto. Non può esistere un’idea di bellezza se non nella svalutazione di una controparte, definita arbitrariamente come bruttezza. L’opinione pubblica s’infiamma per le discriminazioni razziali, sociali, economiche, sessuale, ma nessuno sembra fare una piega riguardo la discriminazione estetica. La ricerca della bellezza arbitraria determina un simultaneo confronto con la bruttezza arbitraria, che rende la bruttezza necessaria al fine di preservare la bellezza. In altre parole, l’idea perversa della bellezza umana per poter sopravvivere necessita della bruttezza. Questa dinamica è presente incessantemente nelle nostre interazioni umane allorché confrontiamo il nostro o altrui corpo con quello di altri, valutando quale di essi è più bello o brutto, esprimendo giudizi su misure, forme, ecc. Quando diciamo che qualcuno è bello che cosa stiamo effettivamente esprimendo? In base a chi o che cosa decidiamo che qualcuno è bello? Se osserviamo bene dietro a questa affermazione c’è il confronto con qualcuno che non è altrettanto bello o che riteniamo essere decisamente brutto. In base a quali valori esprimiamo questi giudizi di bellezza e bruttezza? Dire che qualcuno è bello può apparire un complimento ed espressione gentile, tuttavia ogni volta che facciamo queste valutazioni stiamo esplicitamente giudicando altri come non belli, li stiamo privando di bellezza, li stiamo dichiarando brutti. Se facciamo ancora più attenzione, dietro la dichiarazione di bellezza verso qualcuno, non solo facciamo confronti con altri, che sono meno belli, dando loro meno valore, ma stiamo escludendo dalla bellezza soprattutto noi stessi. Più lottiamo per mantenerci belli o per inseguire persone o situazioni belle, più ciò che è brutto si amplifica dentro e fuori di noi. Tutta questa ricerca e valutazione della bellezza è intesa a fomentare solo bruttezza e svalutazione di chi siamo veramente, dentro e fuori di noi. Per poter comprendere chi siamo davvero è necessario che andiamo oltre le definizioni di bello e brutto, che cominciamo ad accettare ciò che esiste per quello che è. La bellezza del corpo fisico è una totale allucinazione. Si tratta dell’allucinazione che tiene in piedi la realtà separata umana, che si fonda appunto sulla separazione e negazione di ciò che viene giudicato brutto. È una totale allucinazione perché quello che vediamo del corpo è solamente la sua silhouette, la forma esterna, quello che appare al di fuori, fondato sull’oblio o negazione di quanto esiste dentro il corpo, degli organi interni. I trucchi per apparire belli al di fuori, la messa in evidenza di forme, i profumi, sono un tentativo disperato per occultare ciò che riteniamo brutto, che è fonte di grande imbarazzo, gli organi interni e i cattivi odori che ne derivano. Si tratta di una guerra persa già in partenza perché più lottiamo per fare trionfare la bellezza, più la bruttezza si rafforza, fino al punto in cui avrà la meglio e si prenderà la sua rivincita definitiva. I nostri canoni di bellezza umana condannano tutto ciò che è bello a diventare a un certo punto brutto e addirittura orribile, inguardabile, quale è la natura del corpo umano una volta che decade, si ammala e muore. Vale la pena di seguitare con questa misera attitudine? In natura e da una prospettiva multidimensionale tutto quello che esiste è semplicemente ciò che è, e non ci sono linee di demarcazione tra bello e brutto. Andare oltre la demarcazione arbitraria tra bello e brutto è la chiave per liberarsi da questa realtà separata.
Fattore tempo: oggi è una particolare data, così come ora è una data ora, ma il tempo in cui ci troviamo è totalmente irrilevante da una prospettiva multidimensionale. Da quest’ultimo punto di vista una data e un orario sono meri elementi di classificazione che servono a identificare un accadimento che ha avuto luogo nel tempo, permettendo a quest’ultimo di essere riconosciuto nello spazio, similmente alla collocazione di un libro in una biblioteca. Riconosciamo la data odierna e qualunque riferimento identificativo, quali il binario in questione, come riferimenti strategici privi di alcun elemento vincolante, che possono quindi essere anche cambiati. In effetti, da un lato c’è la data in cui quel che leggi è stato detto, la data in cui è stato scritto, che può essere distinta dalla prima, così come la data o le date della sua revisione, e la date le date in cui tu o qualcun altro lo leggi. Come esseri umani ci identifichiamo in maniera ossessiva con il tempo, da cui siamo arbitrariamente dominati, laddove la nostra coscienza autentica dimora oltre. Proviamo ora a identificarci come esseri oltre il tempo. Siamo condizionati a riconoscerci nel tempo, in base a quel che ci è accaduto nel passato, secondo le circostanze presenti della vita e gli eventuali potenziali futuri. Adesso, invece possiamo compiere uno sforzo creativo per concepirci in uno stato di coscienza che è immune allo scorrere del tempo. Si tratta di uno stato in cui abbiamo il potere di manipolare il tempo, di muoverci in esso in qualunque direzione e con ogni possibile velocità, così come di fermarci. Quando un bambino emerge nella terza dimensione passa i suoi primi anni imparando a gestire lo spazio a tre dimensioni, apprendendo a muoversi in esso. Egli diventa via via un protagonista creativo all’interno dello spazio, per cui non vi rimane bloccato né si lascia trasportare passivamente da esso. Questa capacità di apprendere a muoversi ed essere protagonisti creativi nello spazio per gli esseri umani non si estende al tempo, di cui restiamo sostanzialmente vittime inermi. In quanto esseri umani siamo abili nell’impiegare i nostri arti di terza dimensione, ma possediamo arti di quarta dimensione atrofizzati consciamente, di cui appunto non siamo consapevoli. Se vogliamo liberarci da questa situazione d’incoscienza si tratta d’imparare a risvegliare la nostra facoltà di mobilità nel tempo. Questo è un processo che è necessario affrontare per gradi. Un bambino riesce a camminare normalmente solo dopo un lungo periodo di apprendimento durante il quale si spostato in maniera piuttosto approssimativa. Lo stesso accade quando cominciamo a muoverci nel tempo. Il problema è che mentre lo spostamento nello spazio è riconosciuto dalla realtà consensuale umana, per cui è promosso e incoraggiato in tanti modi, quello nel tempo è inconcepibile. Possiamo indubbiamente ricevere supporto e accettazione riguardo i nostri movimenti nello spazio, ma non per quelli nel tempo. Nessuno ci insegna a muoverci nel tempo, perché questa impresa è ritenuta impossibile. Di conseguenza seguitiamo a muoverci nello spazio, riuscendolo a fare molto bene. Ogni essere umano in genere si muove nello spazio con massima libertà, decidendone la direzione, la durata e la velocità in completa autonomia. Al contrario gli spostamenti nel tempo hanno luogo per tutti allo stesso modo, nella stessa direzione, con uguale velocità, senza possibilità di cambiare senso di marcia, di velocizzare, rallentare o fermarsi. Nello spazio ci muoviamo liberamente, mentre nel tempo siamo forzati a spostarci in maniera lineare, tutti allo stesso modo. Proviamo ora a fare qualche tentativo approssimativo per muoverci nel tempo oltre la sua linearità. Può apparire impossibile, ma in realtà ogni essere umano si muove regolarmente oltre la linearità del tempo, e pure in maniera assai radicale. Questo accade in primo luogo durante i sogni. Il tratto più distintivo dei sogni è l’incoerenza temporale, per cui incontriamo persone e ci muoviamo in spazi di tempi diversi. Ciò accade in genere in maniera incosciente, senza aver deciso espressamente di procedere a questi spostamenti o incontri. Ora invece, usando l’immaginazione, spostati nel tempo liberamente, come atto esplicito di volontà. Decidi dove andare, cosa fare e chi incontrare. Puoi spostarti indietro nel tempo, così come in avanti, considerando ogni aspetto della tua vita passata e futura, cambiandola liberamente. Inoltre puoi muoverti oltre il tempo concepibile riguardo il tuo corpo, percorrendo esistenze precedenti o future, incluse quelle di qualunque possibile altro. Gli altri sono tali solo da una prospettiva di terza dimensione, laddove nella multidimensionalità diventano gradualmente parti di te, con cui puoi sempre più identificarti a tuo piacimento. Considerando tutte queste ampie prospettive, come scegli di muoverti nel tempo adesso? Dove vai, indietro o avanti, cosa fai, cosa succede? E quale prospettiva usi? Quella del testimone, per cui osservi quel che accade senza interferire? O quella del protagonista che diventa qualcuno o qualcosa, compie azioni e cambiamenti? Apriti liberamente all’esperienza che decidi di avere, facendola durare a tuo piacimento, estendendola o riducendola come vuoi, e pure cambiandola, spostandoti altrove, senza alcun vincolo. Prendi atto del contrasto tra le due realtà, multidimensionale e ordinaria, nelle loro espressioni più estreme. In una esiste libertà incondizionata, nell’altra ci sono rigidi limiti e blocchi. Accetta che ci siano entrambe. Ma con determinazione non permettere alla natura di terza dimensione di prevalere su quella multidimensionale!
Invito al viaggio e partenza: 9.2 comprende gli estremi polari dell’elemento fuoco e terra. Da un lato il fuoco più raffinato, quello mutevole del Sagittario, dall’altro la terra più densa, quella del Toro. In questo confronto la priorità è data al Sagittario e al suo slancio libertario inteso sia a riconoscere le istanze della dimensione terrena che a soddisfarle a un livello profondamente effettivo, oltre i limiti e all’impotenza della sua condizione. Ora con testardaggine taurina puoi invocare le entità luminose multidimensionali che ti supportano, quelle che dimorano nel livello più libero e paradisiaco della realtà. Le chiami attraverso una postura fisica che assumi a questo scopo con il corpo e tramite un’espressione vocale, che può essere un semplice suono, così da enfatizzare il lato Toro. Dallo spazio più denso della materia ti rivolgi alle dimensioni più elevate dello spirito rappresentate qui dal Sagittario. Da queste dimensioni ti giunge l’invito a compiere un viaggio che conduce alla massima esaltazione dei tuoi sogni più intimi. Si tratta di un viaggio legittimo, che ti spetta di diritto, per cui niente può impedirti di compierlo. Allorché nulla ti ostacola e ricevi massima energia e supporto per andare nello spazio e tempo migliore possibile, cosa succede? Come ti prepari a partire? Cosa succede alla partenza? Il momento più critico per chi aspira alla liberazione multidimensionale non è il viaggio bensì la fase che precede la partenza e la partenza stessa. In quel tempo cruciale possiamo ancora rinunciare al viaggio, credere che non sia possibile andare da nessuna parte o che sia troppo rischioso partire. Una vecchia pubblicità di una nota azienda di carburante automobilistico recita: “il momento più critico per il motore non è la guida ma la partenza” spiegando che “è al momento dell’accensione che gli organi meccanici cominciano a girare e hanno bisogno di una lubrificazione immediata, ecco perché la ricerca e la tecnologia hanno prodotto …”. Si tratta allora di rispondere all’invito al viaggio, avviare il motore, farlo riscaldare e partire.
Recita il filosofo Manlio Sgalambro (9.2) in “Invito al viaggio” (1999, Fleurs), celebre brano di Franco Battiato (1.5.5) tratto da Les Fleurs du mal di Charles Baudelaire (1.4.6):
Ti invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto. I soli languidi dei suoi cieli annebbiati hanno per il mio spirito l’incanto dei tuoi occhi quando brillano offuscati. Laggiù, tutto è ordine e bellezza, calma e voluttà; il mondo s’addormenta in una calda luce di giacinto e d’oro; dormono pigramente i vascelli vagabondi, arrivati da ogni confine per soddisfare i tuoi desideri.
Punto di partenza – viaggio – destinazione: I binari del Sagittario sono i grandi esploratori e navigatori delle realtà multidimensionali, che con 9.2 diventano assai pragmatici, in grado di portare nella sfera della visibilità terrena immani orizzonti. La multidimensionalità implica la percezione di distinte realtà, la consapevolezza che esistiamo simultaneamente in ogni realtà e che possiamo rivendicare pure il diritto di esistere coscientemente dove scegliamo di farlo. A questo riguardo vi sono tre collocazioni di base. Una è la destinazione desiderata, il luogo più luminoso, felice e gradito che possiamo concepire, un sito che siamo liberi di stabilire come nostra residenza primaria o definitiva, da cui niente e nessuno può allontanarci. L’altra collocazione è la sfera opposta, un luogo oscuro, spiacevole o colmo di limiti, in cui siamo finiti contrariamente al nostro volere o tramite un inganno, e dove siamo trattenuti, incapaci di spostarci altrove. L’altro spazio è quello del viaggio, l’itinerario che separa le due precedenti collocazioni, che implica il movimento da un punto all’altro, o in tutti i possibili punti intermedi. Una parte di noi risiede in un mondo luminoso, un’altra si è messa in viaggio verso o da quel mondo, ci sta arrivando o ha deciso di cercarlo, o se ne sta allontanando, mentre un’altra ancora è bloccata in un mondo oscuro, ingannevole, separato, impossibilitata a raggiungere altri mondi o ignara che ci siano. Con 9.2 permettiamo alla coscienza luminosa multidimensionale di avvedersi di questa nostra remota parte separata. Consideriamo a questo scopo gli aspetti più limitanti e sgradevoli della nostra esperienza fisica. Dapprima eravamo liberi di volare nello spazio e nel tempo, poi le nostre ali si sono rotte e siamo precipitati in un mondo da cui non siamo più in grado di uscire. In questo spazio abbiamo bisogno di rapportarci di forze che sono capaci di raggiungerci, di entità che riescono a comunicare nelle limitazioni della nostra realtà. Qualcosa o qualcuno nella dimensione terrena può ricordarci chi siamo, e che stiamo viaggiando per tornare a casa, o che siamo già arrivati. E riesce a farlo nel punto più buio possibile, in un modo per noi comprensibile, sul piano fisico. Quindi, riepilogando, da un lato una realtà illimitata e luminosa, che ha dissolto ogni traccia del mondo dove eravamo bloccati, dall’altro una realtà separata in cui siamo bloccati, priva di contatti con ogni altra realtà. Solo un immane stretching consente di estendersi in entrambe le realtà. Si tratta di un’espansione radicale ed essenziale, che 9.2 enfatizza con determinazione assicurandosi di garantire punti di supporto sia nelle parti estreme che in quelle intermedie. Una volta che l’itinerario è spianato dal punto più oscuro a quello più luminoso, si tratta solo di viaggiare. Il viaggio inizia nella massima oscurità e nel bel mezzo di una disastrosa tempesta, e in questa circostanza gravosa è fondamentale scorgere davanti a sé la parte di noi che già ben si è inoltrata lungo l’itinerario, così come quella che è già arrivata. Nella prima parte del viaggio ci portiamo dietro l’identità ordinaria, con tutti i suoi limiti e la sua devastante ignoranza, assecondandola in qualche modo, per poi lasciarla andare decisamente in seguito. Tutto inizia quando decidiamo di cavalcare nel buio e nella tempesta.
Canta Jim Morrison (9.2.11)
Riders on the storm
Riders on the storm
Into this house, we’re born
Into this world, we’re thrown
Like a dog without a bone
An actor out on loan
Riders on the storm
(Cavalieri nella tempesta Cavalieri nella tempesta In questa casa, siamo nati In questo mondo, siamo gettati Come un cane senza osso Un attore in prestito Cavalieri nella tempesta).
Stretching della coscienza: lo sforzo che necessitiamo compiere riguarda l’estensione della nostra coscienza dal punto in cui è bloccata, attraverso la sua progressiva espansione fino al raggiungimento delle mete maggiormente desiderabili. Si tratta di uno sforzo creativo, che richiede l’uso dell’immaginazione pura, affrancata il più possibile dai condizionamenti e dalle credenze limitanti della realtà umana. A questo riguardo è essenziale che ci assicuriamo di frequentare regolarmente lo spazio più luminoso che siamo in grado di concepire, considerandolo in tutti i suoi particolari, improvvisando liberamente. Questo spazio è sconosciuto all’umanità ordinaria, per cui nell’esplorarlo si tratta di sperimentarlo, rettificandolo e raffinandolo ogni volta. In particolare, qui occorre riconoscere le traccie del nostro cammino e permettere loro di essere chiaramente identificate. Il lavoro di 9.2 implica il viaggio espansivo e avventuroso, insieme alla costruzione dell’itinerario, la redazione della mappa e l’edificazione di strutture visibili e sensoriali lungo il tragitto. Si tratta di accettare eventuali errori, salvaguardandosi dall’unico errore fatale, quello d’identificarci esclusivamente con un corpo fisico separato. A causa dei limiti e abusi fisici che subiamo sul piano umano, abbiamo perso la capacità di muoverci volontariamente a livello multidimensionale. Questa capacità va recuperata a tutti i costi, partendo dalle facoltà della coscienza che ancora non sono state corrotti totalmente. Tra di esse, in primo luogo, l’immaginazione. Immagina cosa comporta dimorare in un corpo immune da malattie, morte, dolore, distruzione od ogni altro limite, così come in uno stato emotivo e mentale di massima pace, gioia e benessere. Concepisciti in uno spazio di libertà assoluta e totale. Poiché non siamo in grado di comprendere umanamente cosa sia questo spazio, ecco che occorre accettare la sfida di andare avanti per tentativi, di fare esperienza diretta. In seguito, capiremo meglio come stanno le cose, ma nessuno ce lo può dire dalla realtà consensuale, il cui scopo è incompatibile con la multidimensionalità. Nella realtà terrena possiamo trovare solo alcune forme di supporto, tra l’altro piuttosto scarne, intese a prepararci per il viaggio e partire davvero. Solo durante il viaggio troveremo ciò che ancora non conosciamo. Se pretendiamo di sapere prima ancora di partire che cosa succede nel viaggio e qual è la destinazione, finiamo col bloccarci ancora di più nella realtà fondata sulla separazione.
Documentazione: prendere nota delle proprie esperienze multidimensionali e consentire loro di essere visibili e presenti nella realtà ordinaria è la cosa più importante che possiamo fare nella dimensione fisica. Ciò che materializzi riguardo le tue esperienze luminose ti permette di ravvivarne i contenuti nei momenti di buio, così come di renderli disponibili per altri in tempi presenti e futuri. L’importanza di documentare è fondamentale in quanto ci consente di seguitare a essere consapevoli delle parti di noi che stanno ancora viaggiando e che sono arrivate a disposizione, anche quando siamo bloccati.
Scritti gnostici: l’apostolo tradizionalmente associato con il Sagittario è Giacomo il Maggiore, a cui non è associato alcun scritto. Al Sagittario associamo arbitrariamente L’ Esegesi dell’Anima, uno tra i più antichi scritti gnostici ritrovato tra i manoscritti di Nag Hammadi, di cui riportiamo per ciascun binario alcuni brani: [13] Divenne una vedova povera e desolata senza aiuto; non le fu lasciato cibo per il tempo della sua afflizione; da essi non ricevette nulla salvo la contaminazione che le diedero mentre ebbero con lei rapporti sessuali. [14] E la sua prole da adultera fu muta, cieca e malata. [15] Essi furono di mente debole. [16] Ma quando suo padre tornò a visitarla, guardò in basso e vide il suo sospiro con la sua sofferenza e disgrazia e la vide pentita della prostituzione in cui era impegnata, e quando ella cominciò a chiamare il Suo nome cosicché egli potesse aiutarla […]ella, con tutto il cuore, disse “Salvami padre mio, poiché io voglio render conto a te, per l’abbandono della mia casa e per aver lasciato il quartiere ove vivevo da nubile. [16] Riportami di nuovo a casa”. [17] Quando egli vide in quale stato ella era, la ritenne degna di misericordia per tutte le afflizioni che aveva subito per aver abbandonato la sua casa.
[18] Ora riguardo alla prostituzione dell’anima, lo spirito santo ha profetizzato in molti luoghi.
[19] Attraverso di lui profetizzò Geremia (Ger.: 3: 1-4), [20] “Se un uomo ripudia la moglie ed essa, allontanatasi da lui, si sposa con un altro uomo, tornerà il primo ancora da lei? [21] tornerà il primo ancora da lei? [22] Forse una simile donna non è tutta contaminata? [23] “Tu ti sei disonorata con molti amanti e osi tornare da me? [24] Dice il Signore. [25] “Sii onesta onesto e guarda dove ti sei prostituita. [26] In quale strada non ti sei seduta corrompendo la terra con i tuoi atti di prostituzione ed i tuoi vizi [27] Ed hai preso molti uomini come pietra d’inciampo per te stessa. [28] Sei diventata svergognata con tutti. [29] Non chiamarmi parente o padre per la tua verginità.
ARTE
Renato Birolli (7Ur) (Verona, 10 dicembre 1905) pittore italiano, L’Angelo, Gineceo, Il Caos, Trinité sur mer
Albino Galvano (8) (Torino, 16 dicembre 1907) pittore, storico dell’arte, filosofo italiano, espressionista, astrattista.
Oscar Niemeyer (Rio de Janeiro, 15 dicembre 1907) architetto brasiliano, figura chiave nello sviluppo dell’architettura moderna.
Diego Rivera (6NvPf) (Guanajuato, 8 dicembre 1886) pittore messicano, muralista, di ideologia comunista, marito di Frida Kahlo.
FIL/PSIC.
Benedictus de Spinoza (1Sp) (Amsterdam, 24 novembre 1632) filosofo olandese di origine ebraica portoghese, Ethica; Tractatus theologico-politicus (1670; suscitò notevole scandalo negli ambienti ecclesiastici). Il suo sistema si basa sulla sintesi tra la filosofia e il pensiero scientifico dei suoi tempi e la tradizione metafisica e mira a conseguire la soluzione di un problema etico. “Dopo che l’esperienza mi insegnò che tutto quello che si incontra comunemente nella vita è vano e futile, vedendo che tutto ciò da cui temevo e che temevo non aveva in sé nulla né di bene né di male se non in quanto il mio animo se ne commuovesse, stabilii finalmente di ricercare se ci fosse un vero bene che si comunicasse a chi l’ama e ne occupasse da solo l’animo respingendo tutte le altre cose: se ci fosse qualcosa, trovata e ottenuta la quale, io potessi in eterno godere continua e somma letizia”. La ragione è lo strumento della ricerca del vero bene e impone di accettare il criterio dell’evidenza come segno di verità. Un terzo genere di conoscenza, chiamata “scienza intuitiva”, consente di conoscere l’essenza delle cose.
“La stessa cosa può essere al tempo stesso buona, cattiva o indifferente”, “Gli uomini non si creano, ma soltanto si generano, e i loro corpi esistono già in precedenza, sia pure sotto altra forma”, “Quanto poi a ciò che alcune Chiese aggiungono, e cioè che Dio ha assunto forma umana, io ho espressamente dichiarato che non so cosa vogliano dire; anzi, a voler dire il vero, mi sembra che esse parlino un linguaggio non meno assurdo di chi mi dicesse che il cerchio ha rivestito la natura del quadrato”, “Se il triangolo avesse la possibilità di parlare, direbbe allo stesso modo che Dio è eminentemente triangolare”.
MANLIO SGALAMBRO (Lentini, 9 dicembre 1924) filosofo, poeta, saggista, paroliere, cantautore italiano, Trattato dell’empietà (1987), Anatol (1990), Del pensare breve (1991), Dialogo teologico (1993), Dell’indifferenza in materia di società (1994), La consolazione (1995), Trattato dell’età (1999), De mundo pessimo (2004), La conoscenza del peggio (2007), Del delitto (2009), Della misantropia (2012).
“Vero, la società dovrebbe salvarci dall’universo che ci ingoia. Ma cosa ci salva dalla società?”, “Fingiti perdigiorno, proteggi ciò che fai non facendo nulla. O facendo in modo che tutti lo pensino”, “Per la terribile semplicità delle idee che la tradizione filosofica ci impone, più che fare direi che il compito dell’ora è disfare”.
Opere e interventi musicali con Franco Battiato: “Invito al viaggio” (1999; Ti invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto. I soli languidi dei suoi cieli annebbiati hanno per il mio spirito l’incanto dei tuoi occhi quando brillano offuscati. Laggiù, tutto è ordine e bellezza, calma e voluttà; il mondo s’addormenta in una calda luce di giacinto e d’oro; dormono pigramente i vascelli vagabondi, arrivati da ogni confine per soddisfare i tuoi desideri); “La porta dello spavento supremo” (2004; Quello che c’è / ciò che verrà / ciò che siamo stati / e comunque andrà /tutto si dissolverà (…) Sulle scogliere fissavo il mare / che biancheggiava nell’oscurità / tutto si dissolverà).
Voce in “Verso di te” (2014) di Alan Magnetti (“Sono stato Cercatore di Silenzi, nonostante la fatica dei rimorsi, ho calpestato addormentate primavere come i resti di un inverno che ho trovato in ricordi ripetuti sottovoce”. Io mi trasformo in una nuvola, cercandoti sono una goccia e con la pioggia rinuncio al cielo
per ritrovarti sulla terra e brillerò se tu mi guardi, diventerò come il bagliore di una stella che nasce per spostarsi… Verso di Te, quando mi ascolti, Verso di Te, per Te. Verso di Te, so che mi senti. Verso di Te, per Te. “Io sono nei frammenti della luce che veloce si scagliava sulla neve”. Io mi trasformo, divento un’onda,
sono agitato, sono inquieto e trovo calma, serenità, un po’ di pace nella tua voce ed il silenzio avvolge tutto, perché non può toccare niente. Io divento il silenzio mentre sono… Verso di Te, quando mi ascolti, Verso di Te, per Te. Verso di Te, so che mi senti. Verso di Te, per Te. In un momento io sarò vicino, presente. In un momento scriverò di Te. Verso di Te, una canzone. Verso di Te, per Te. Verso di Te, so che la senti, Verso di Te, per Te).
Pietro Verri (Milano, 12 dicembre 1728) filosofo, economista, storico, scrittore italiano illuminista, Osservazioni sulla tortura, Del piacere e del dolore.
LETT.
Louis de Bernières (Londra, 8 dicembre 1954) scrittore britannico, Il Mandolino del Capitano Corelli (Captain Corelli’s Mandolin, 1993; film: John Madden, 2001).
Caterina Bonvicini (Firenze, 27 novembre 1974) scrittrice italiana, Penelope per gioco (2000), L’equilibrio degli squali (2008), “Camminare insieme… è un dialogo. Come ogni dialogo muto, come ogni dialogo puramente fisico, ti mette di fronte a una verità anche quando non vuoi. Se ci fai caso, il tuo modo di camminare insieme a qualcuno dice tutto sulla relazione che hai con l’altro. C’è chi è troppo nevrotico e tende a stare sempre qualche metro davanti a te, anche se tu gli corri dietro. Chi si stanca e si ferma e si trascina e, tenendoti sotto braccio, ti frena. Chi si appoggia, magari senza accorgersene. Chi ti strattona sempre in qua e in là, perché non sa andare dritto. E c’è chi ha il tuo stesso passo”, “Quando riconosci un tuo simile camminando con lui, senti una specie di scossa che parte dall’asfalto e ti arriva dritta alla testa, attraversandoti intero. E’ un piccolo corto circuito che ha il valore di un’epifania: forse hai capito qualcosa in più sul rapporto. A volte il ritmo comune è così naturale che ti dimentichi che stai camminando con qualcuno. Ti viene in mente solo quando ti serve una mano per tirare fuori qualcosa dalla borsa e allora ti ricordi che la tua mano è impegnata a stringerne un’altra. Ti volti e non ci credi, senti il bisogno di controllare. Effettivamente è così: non sei solo, c’è una persona che sta avanzando con te. Ti spunta un sorriso, sei un po’ sorpreso.”
Alain de Botton (Zurigo, 20 dicembre 1969) scrittore, conduttore televisivo, imprenditore svizzero-britannico, impegnato nella “School of life” (Scuola di vita), nella quale viene offerta un’istruzione che ha come fine una vita completa (“L’intenzione è sfidare le università tradizionali e riorganizzare la conoscenza, orientandola verso la vita, e lontana dal sapere fine a se stesso. In parole povere, è un istituto che cerca di dare alla gente quello che penso le università dovrebbero sempre dare: un senso di orientamento e saggezza per la vita con l’aiuto della cultura”). Religion for Atheists (2012; sui benefici delle religioni per coloro che non vi credono; “Mi è chiaro che le religioni sono alla fine troppo complesse, interessanti e talvolta sagge per essere abbandonate semplicemente a chi ci crede”).
Anne Brontë (Thornton, 17 gennaio 1820) scrittrice britannica, sorella minore di Charlotte ed Emily, Agnes Grey, The Tenant of Wildfell Hall.
Anna Gavalda (Boulogne-Billancourt, 9 dicembre 1970) scrittrice, giornalista francese.
Giordano Guerri (4Sr) (Monticiano, 21 dicembre 1950) storico, saggista, giornalista italiano, studioso del XX secolo italiano, del ventennio fascista e dei rapporti fra italiani e Chiesa cattolica.
EUGÈNE IONESCO (9SrPb) (Slatina, 26 novembre 1909) drammaturgo francese di origine rumena, esponente del Teatro dell’Assurdo, volto a denunciare l’inutilità della realtà consensuale. Nonostante il nichilismo e pessimismo, le sue opere abbondano di umorismo e vitalità. Il teatro è catabasi, discesa nell’Inferno, in cui l’autore s’interroga sulla vita e sulla morte, ed esplora il reale. La cantatrice calva (La cantatrice chauve, 1950: consiste in conversazioni insignificanti tra due coppie; la parola si disarticola, e ne risulta una tragedia del linguaggio), La lezione (La Leçon, 1951; dramma comico con giochi sul linguaggio), Le sedie (Les Chaises, 1952; due personaggi preparano freneticamente le sedie per degli ospiti invisibili che, più tardi, ascolteranno un oratore. Gli ospiti invitati sono forse tutte le persone di un mondo post-apocalittico), Il rinoceronte (Rhinocéros, 1959; tra le opere di maggior successo del teatro dell’assurdo), Il re muore (Le roi se meurt, 1962; il sovrano dell’Universo ha una malattia incurabile ma non sa ancora che dovrà morire; le due regine rivelano la notizia al marito che, incredulo, non ne vuole sapere).
“Tutti i miei spettacoli hanno origine in due stati fondamentali di coscienza: ora l’uno, ora l’altro è predominante, e a volte sono combinati. Questi stati fondamentali della coscienza sono la consapevolezza dell’evanescenza e della solidità, del vuoto e della presenza eccessiva, della trasparenza irreale del mondo e della sua opacità, della luce e della densa oscurità”, “È la nostra propria mediocrità che ci fa innamorare e che ci fa rinunciare. Il vero amore non conosce il significato della rinuncia, non è nemmeno preoccupato di questo problema; non rinuncia l’amore stesso, la rinuncia è per la gente sconfitta, e come un sentimento di sconfitta si adatta solo agli sconfitti”.
Nikolaj Karamzin (Michailovsk, 1º dicembre 1766) scrittore, storico russo, noto per aver rivoluzionato il linguaggio letterario nazionale.
Gertrud Kolmar (8Si) (Berlino, 10 dicembre 1894) poetessa tedesca.
Jean-Patrick Manchette (Marsiglia, 19 dicembre 1942) scrittore, sceneggiatore, critico letterario francese, di genere noir. Que d’os! (Piovono morti), Laissez bronzer les cadavres (Che i cadaveri si abbronzino).
JOHN MILTON (9UbNf) (Londra, 9 dicembre 1608) scrittore, poeta, filosofo, saggista, statista e teologo inglese, potente e attraente, abbondante di nichilismo metafisico e ispirato, sposato tre volte con donne che gli causarono grandi problemi; Paradiso perduto (Paradise Lost, 1667; una delle più grandi opere della letteratura inglese, narra la storia di Adamo ed Eva, con Lucifero, che viene cacciato dal Cielo per corrompere l’umanità; M. rappresenta Satana come un essere ambizioso e orgoglioso che sfida Dio Onnipotente, suo tirannico creatore, e muove guerra contro il paradiso, per esser poi sconfitto e fatto precipitare in terra; nell’opera compare per la prima volta il termine Pandæmonio, la capitale dell’inferno), L’Areopagitica (1644).
Citazioni: “Meglio regnare all’inferno che servire in cielo”, “Così addio speranza, e con la speranza, paura addio, | Addio rimorso: ogni bene a me è perduto: | Male, sii tu il mio bene”, “Milioni di creature spirituali | si muovono non viste sulla terra, quando siamo svegli | come quando dormiamo”, “La verità non viene mai nel mondo, se non come un bastardo, fino all’ignominia di colui che l’ha fatta nascere”, “Nella Sacra Scrittura la verità è paragonata a una fonte che scorre: se le sue acque non fluiscono in perpetua continuità, imputridiscono in uno stagno melmoso di conformismo e tradizione”, “Did I request thee, Maker, from my clay | To mould me man? | Did I solicit thee | From darkness to promote me?” (Ti ho chiesto, Creatore, dalla mia argilla? Per plasmarmi uomo? Ti ho sollecitato? Dalle tenebre per promuovermi?)”, “Scendi, Urania, dal ciel, scendi, se questo | nome a te si convien, la cui divina | voce soave accompagnando, io m’ergo | sopra l’Olimpio monte ed oltre il volo | delle Pegásee favolose penne”; “Il tempo tornerà indietro, e porterà l’età dell’oro” (Time will run back and fetch the Age of Gold),
Cezar Petrescu (9.2/1) (Hodora-Cotnari, 1º dicembre 1892) scrittore, giornalista rumeno, La Sinfonia fantastica, La vera morte di Guynemer.
Betty Smith (Elisabeth Wehner) (Brooklyn, 15 dicembre 1896) scrittrice statunitense, A Tree Grows in Brooklyn (Un albero cresce a Brooklyn, film: E.Kazan).
MUSICA
Christina Aguilera (11Np) (New York, 18 dicembre 1980) cantante pop statunitense.
Gem Archer (Durham, 7 dicembre 1966) musicista inglese noto per il suo lavoro con Heavy Stereo e Oasis.
Alfredo Bandelli (Pisa, 15 dicembre 1945) cantante, cantautore italiano, rappresentativo del movimento del ’68 italiano. Scrisse parole e musica di protesta con la dicitura “Parole e musica del proletariato”. Le sue canzoni divennero ben presto tipiche dei primi movimenti del 1968, raccolte nel suo unico album Fabbrica galera piazza. “Cambierà” (1988; Eppure anche oggi il padrone non sente ragioni eppure anche oggi il profitto non ha condizioni eppure comandano ancora gli stessi signori eppure licenziano ancora i lavoratori. Chi dice che tutto è passato, che il mondo è cambiato è per mantenere il potere per sempre immutato. Ma cambierà, sì, cambierà perché necessario ed è giusto, vedrai che cambierà. Ma cambierà, sì, cambierà perché necessario ed è giusto, vedrai che cambierà), “Gira la ruota” (1981; Nasce una stella nella notte è un altro giorno che va via si spenge piano ogni colore ogni rumore ogni passione Gira la ruota del tempo che ci dà un’occasione per sognare ancora un altro mondo un’altra realtà di pace di lavoro e libertà. Sorge dai monti un altro sole è un’altra notte che va via spenge la luna il suo candore e si risvegliano le ore Gira la ruota del tempo che ci dà un’occasione per sognare ancora un altro mondo un’altra realtà di pace di lavoro e libertà. Nel cielo limpido del giorno nasce una nuova poesia un’altra rabbia un altro amore un altro grido di dolore Gira la ruota del tempo che ci dà un’occasione per sognare ancora un altro mondo un’altra realtà di pace di lavoro e libertà. Suona una marcia la fanfara sventolano mille bandiere cantano i lavoratori si spengono le ciminiere).
Tom DeLonge (6) (Poway, 13 dicembre 1975) cantante, chitarrista statunitense, cofondatore della band pop punk Blink-182, leader della alternative rock band Angels & Airwaves; noto per la sua passione per l’ufologia e i libri sulle cospirazioni, fondatore della “To the Stars Academy of Arts & Science”, un’organizzazione privata composta da scienziati, ingegneri aerospaziali e molte altre persone con lo scopo di studiare spazi inesplorati della scienza. “Landscapes” (2015; “Our ability to understand things instantly, so called “common sense”, derives from a certain range of size and speed and duration that are appropriate for human existence. We know about things from a tenth of a millimeter to a few kilometers, from a fraction of a second to a lifetime. So when we are dealing with matters of quantum physics or particles tenth to the minus thirteenth centimeter or in cosmology where we are talking about 10 billion light years…” I can see your eyes Electric light comes between things Too close to paradise I hear you say my name), “New World” (2015; I’ve heard a phantom ring I’ve awakened to a lie Prying up the eyes To a shitty view with a shot of life I felt a tidal wave And I watched the city lights Illuminate ‘em bright And a little walk in the dead of night Why must, we not, act tonight Too many lies here We wait, the knife, we take a bite Nobody wins here It violates and blinds the eyes But I found a new world)
Kara DioGuardi (Ossining, 9 dicembre 1970) cantautrice, produttrice, dirigente A&R statunitense, di origini italo-albanesi, ha lanciato molti giovani cantanti emergenti scrivendo e co-producendo per loro.
Lilly Goodman (Santo Domingo, 19 dicembre 1980) cantante, compositrice dominicana di musica cristiana, con voce potente, chiara e impeccabile, grandi bassi e alti. “Sin Miedo a Nada” (2008; ¿Quién podrá apartarme de tu amor? ¿Qué concepto me hará alejarme? ¿Quién podrá comprar mi corazón? Cambiar de parecer olvidando mi fe … Sin miedo a nada Yo vivo sin miedo a nada Yo vivo a prueba de toda lanza Yo sé dónde estaré mañana), “Vuelve a casa” (2003; Eres un oveja del rebaño del Señor Tu pastor te esta llamando vuelve hoy Vuelve como el prodigo a su casa regreso Cuando lejos de su padre se encontro Vuelve a casa hoy, vuelve a casa hoy).
Polina Iodis (Np) (Mosca, 12 dicembre 1978) cantante, sportiva surf russa.
Teairra Marí (Detroit, 2 dicembre 1987) cantautrice, attrice, modella, ballerina statunitense.
John Mayall (9) (Macclesfield, 29 novembre 1933) cantante, cantautore, polistrumentista blues inglese, fondatore dei John Mayall & the Bluesbreakers, abile nella scoperta di grandissimi talenti. “Broken Wings” (1967; Somebody broke your wings – little bird, you can’t fly Somebody hurt you bad, beaten down and left to cry And the price you have to pay, you’ll be paying in years of your life Somebody is to blame – can’t you see I’m feeling sad Somebody got away, and it makes me feel so bad And the price you have to pay, you’ll be paying in years of your life Somebody’s got to help you, I believe I love you so Somebody’s gonna touch you, I don’t believe I’ll let you go And the love I have to give, I’ll be giving in years of my life And the love I have to give I’ll be giving in years of my life), “The Mists Of Time” (2002; Somewhere in the world Are friends I’ve missed from so long ago Could be drifting by the wayside Or even dead – I just don’t know And now my memories are fading Like melting footprints in the snow … So far my life’s a journey And I wouldn’t change for anything All those years of bold adventures The highs and lows that make me sing Within the swirling mists of time Such sweet memories still often ring).
JIM MORRISON (11UrPb) (Melbourne, 8 dicembre 1943) cantante, compositore, scrittore, attore, poeta statunitense, cantante e paroliere del gruppo rock statunitense The Doors. “The Crystal Ship” (1967; Before you slip into unconsciousness I’d like to have another kiss Another flashing chance at bliss Another kiss, another kiss The days are bright and filled with pain Enclose me in your gentle rain The time you ran was too insane We’ll meet again, we’ll meet again Oh tell me where your freedom lies The streets are fields that never die Deliver me from reasons why You’d rather cry, I’d rather fly The crystal ship is being filled A thousand girls, a thousand thrills A million ways to spend your time When we get back, I’ll drop a line), “The End” (1967; This is the end, beautiful friend This is the end, my only friend The end of our elaborate plans The end of everything that stands The end No safety or surprise The end I’ll never look into your eyes again Can you picture what will be So limitless and free Desperately in need of some stranger’s hand In a desperate land … It hurts to set you free But you’ll never follow me The end of laughter and soft lies The end of nights we tried to die This is the end), “Light My Fire” (1967; You know that it would be untrue You know that I would be a liar If I was to say to you Girl, we couldn’t get much higher Come on, baby, light my fire Come on, baby, light my fire Try to set the night on fire The time to hesitate is through No time to wallow in the mire Try now we can only lose And our love become a funeral pyre), “Not to Touch the Earth” (1968; Not to touch the earth Not to see the sun Nothing left to do, but Run, run, run Let’s run Let’s run House upon the hill Moon is lying still Shadows of the trees Witnessing the wild breeze C’mon baby run with me Let’s run), “Riders On the Storm” (1971; Riders on the storm Into this house, we’re born Into this world, we’re thrown Like a dog without a bone An actor out on loan Riders on the storm There’s a killer on the road His brain is squirmin’ like a toad Take a long holiday Let your children play If you give this man a ride Sweet family will die Killer on the road, yeah “Roadhouse Blues” (1970; Yeah, keep your eyes on the road, your hand upon the wheel Keep your eyes on the road, your hands upon the wheel Yeah, we’re goin’ to the Roadhouse We’re gonna have a real Good time … The future’s uncertain, and the end is always near), “Soul Kitchen” (1967; Well, the clock says it’s time to close now I guess I’d better go now I’d really like to stay here all night The cars crawl past all stuffed with eyes Street lights share their hollow glow Your brain seems bruised with numb surprise Still one place to go Still one place to go Let me sleep all night in your soul kitchen Warm my mind near your gentle stove Turn me out and I’ll wander, baby Stumblin’ in the neon groves), “Waiting for the Sun” (1970; At first flash of Eden We race down to the sea Standing there on freedom’s shore Waiting for the sun Waiting for the sun Waiting for the sun Can you feel it Now that spring has come And it’s time to live in the Scattered sun).
“Se la mia poesia cerca di arrivare a qualcosa, è liberare la gente dai modi limitati in cui vede e sente”.
Jorge Negrete (7Sv) (Guanajuato, 30 novembre 1911) cantante, attore messicano.
Damien Rice (Np) (Celbridge, 7 dicembre 1973) cantautore, musicista folk irlandese.
Nino Rota (9) (Milano, 3 dicembre 1911) compositore italiano di colonne sonore, in particolare i film di Fellini.
John Rzeznik (Buffalo, 5 dicembre 1965) cantautore, chitarrista rock statunitense (Goo Goo Dolls).
Manlio Sgalambro vedi FILOS.
Tola Szlagowska (Varsavia, 27 novembre 1992) cantante, compositrice pop, attrice polacca (Blog 27).
Angie Stone (Columbia, 18 dicembre 1961) cantante statunitense R&B e neo soul.
Corey Taylor (Np) (Des Moines, 8 dicembre 1973) cantante, polistrumentista statunitense, frontman degli Slipknot e degli Stone Sour. vocalist di Slipknot, membro fondatore della rock band Stone Sour.
POLIT/ECON.
Emmanuel Macron (10) (Amiens, 21 dicembre 1977) funzionario, politico francese, presidente della Repubblica francese.
SCIENZA
John David Barrow (Londra, 29 novembre 1952) cosmologo, matematico e astrofisico inglese, TP.
SPETTACOLO
Kristin Bauer (Racine, 26 novembre 1966) attrice statunitense.
Dharmendra (Sahnewal, 8 gennaio 1935) leggendaria star del cinema indiano di Bollywood.
Jamie Foxx (Terrell, 13 dicembre 1967) attore, cantante, comico di cabaret americani, Oscar.
Jean-Luc Godard (7SrUbPf) (Parigi, 3 dicembre 1930) regista, sceneggiatore, montatore, critico francese uno dei membri più influenti della Nouvelle Vague, o “French New Wave”, Alphaville: une étrange aventure de Lemmy Caution (Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, 1965. Nella città di Alphaville, capitale di un’altra galassia, ogni aspetto della vita quotidiana è regolato dal supercomputer Alpha 60, che bandisce ogni emozione e comportamento illogico individuale. Lemmy, un agente segreto, cerca un agente scomparso e deve catturare o uccidere il creatore di Alphaville e il suo computer).
Armando Iannucci (2Nb) (Glasgow, 28 novembre 1963) comico scozzese, scrittore, autore satirico e radio.
Van Heflin (Walters, 13 dicembre 1908) attore statunitense, Oscar (Johnny Eager).
Garson Kanin (Sv) (Rochester, 24 novembre 1912) commediografo, sceneggiatore, regista statunitense.
Lucy Liu (New York, 2 dicembre 1968) attrice cinese-statunitense.
Jean Marais (Cherbourg, 11 dicembre 1913) attore, scrittore, scultore francese.
Mandy Patinkin (Chicago, 30 novembre 1952) attore, cantante statunitense.
Christopher Plummer (Toronto, 13 dicembre 1929) attore canadese, Oscar (Beginners).
Bill Pullman (Hornell, 17 dicembre 1953) attore statunitense, The Serpent and the Rainbow, The Sinner.
Gianfranco Rosi (9.2/3) (Asmara, 30 novembre 1963 regista, documentarista italiano, Leone (Sacro).
Rufus (4UvNr) (Riom, 19 dicembre 1942) attore francese.
Rosanna Schiaffino (10SrUv) (Genova, 25 novembre 1939) attrice italiana.
Henry Selick (Glen Ridge, 30 novembre 1952) regista, produttore cinematografico e scrittore statunitense. Coraline (Coraline e la porta magica) 2009, Coraline trova un mondo parallelo idealizzato dietro una porta segreta nella sua nuova casa, ignara che il mondo alternativo contenga un segreto oscuro e sinistro).
George Stevens (Oakland, 18 dicembre 1904) regista statunitense, Oscar (A Place in the Sun, Giant)
SPIRIT/REL.
Giulio II (1) (Albisola, 5 dicembre 1443) papa cattolico.
BKS Iyengar (9.2/1) (Bellur, 14 dicembre 1918) mistico indiano, tra i più famosi maestri di yoga.
VITO MANCUSO (Carate Brianza, 9 dicembre 1962) teologo, docente italiano, Il dolore innocente. L’handicap, la natura e Dio, L’anima e il suo destino, Dio e il suo destino, “Credo in Dio, ma non più nel Dio della dottrina ufficiale della Chiesa cattolica. Non credo più nel Dio del Credo, il Padre ‘onnipotente’”, “Ma il mondo merita di essere amato? Oppure, a causa del prezzo altissimo di dolore che esso impone, meriterebbe disprezzo, avversione, persino odio?”, “Chi è innamorato non è più padrone di sé, il suo corpo e la sua mente non gli obbediscono più come prima, si scopre in balia di una sorta d’irresistibile magnetismo fisico e psichico. Si tratta di una vera e propria dipendenza“, “Noi non siamo semplicemente una macchina da far funzionare, siamo una libera coscienza personale, unica e irripetibile. La tecnica è uno strumento, non può diventare la padrona. Nel mare ignoto delle applicazioni tecnologiche dentro cui siamo destinati a navigare, il faro verso cui fare rotta è la libertà del singolo, di questo singolo concreto, non di un altro ipotetico, magari più bello ma diverso dall’io originario. La libertà personale è la cosa più preziosa che abbiamo, da non vendere a nessuno, neppure alla tecnologia“, “L’affermazione del primato della vita come dono non può esercitarsi a scapito di chi, tale dono, non lo riconosce o non lo vuole più. Se è un dono, dono deve rimanere, e non trasformarsi in un giogo. Nel Vangelo è lampante la libertà di cui si gode: i figli se ne possono andare da casa, le pecore allontanarsi dal gregge, persino le monete si possono perdere. Dio rispetta l’autodeterminazione dei singoli. Se così non fosse, non sarebbe la fede ciò che ci lega a lui, ma l’evidenza che non ammette deviazioni”.
Masaharu Taniguchi (22 novembre 1893) leader giapponese New Thought leader, fondatore del Seicho-no-Ie.
Sigillo: una testa di toro e una stella e un grappolo di stelle (Pleiadi). “Dai forma alla tua visione, ignorando il fatto che sembra comportare sforzi. Esprimi ciò che hai dentro”
VISIONI 9.2: 031298, Nel Mondo del Basso, in Quiumakai, la tribù è accampata in un ampio spazio. Il posto ha acquisito una certa familiarità e ci sono una serie di riferimenti: alberi, cespugli, un piccolo lago, rocce. Vado verso le rocce e sento un senso di sicurezza. Sento dolore nella parte sinistra della pancia e permetto alla Guida, Pahai Sadoh, di lavorarci sopra. Dopo aver bevuto la pozione, un uccello scende e mi dà un ramoscello. Lo prendo e noto che c’è un pezzo di carta. Lo apro e vedo l’immagine di una testa di toro seguita da alcune stelle. Questa immagine appare sul glifo. Mi rendo conto che sono le Pleiadi. Vedo i volti luminosi e sorridenti del Sadoha di Urplei. Vedo anche la frattura con quel regno. Ora questo spazio ti sta parlando. La sua voce viene da te. Chiedo una guida su cosa fare. Dai forma alla tua visione. Ignorare il fatto che questo sembra comportare uno sforzo. Esprimi ciò che hai dentro e comunicalo ovunque.
Riferimento Handoriano
ILYNO (Ilyno Narodo): 9.2, Nazione dello Stato di Vanjuli, sita nell’area sud-occidentale confinante a ovest con la nazione di Uturiano nelle Nazioni Unite di Handor, a sud con Vatarsals, a nord con Vistar, e a est Vanjulsali. La capitale è Ilyno Lyn Lyno, uno dei centri culturali, economici e industriali di maggior rilievo dello Stato, pregiatissimo porto sul fiume Lyn e al centro di una fiorente area di manifestazione, polo rilevante nelle opere di costruzione del Sistema grazie all’intima relazione con la Configurazione di Urplei. La città possiede il più antico tempio dello Stato ed è celebre per gli Irogatyi Bhi Ilyni, gnomi cornuti stellari e varietà di Bhi Jinah, dal cui massimo condottiero prende il nome. Ciò che rende la città molto conosciuta e attira molti visitatori è la sua spettacolare arena, in cui milita Lyn, la squadra a strisce arancioni, uno dei team storici del Sacro Cono più popolari. Presso la città si tiene la Fiera Interstatale di Ilyno. L’area meridionale della nazione è coperta da fitte foreste, mentre quella settentrionale e centrale è costituita da terreni altamente produttivi, grazie alla presenza di una sostanza naturale assai fertilizzante e alle floride valli di Lyn.
Storia: l’area fu abitata sin dal primo tempo dell’era 0, seguito una spedizione urpleiana. Successivamente passò sotto il dominio di Bodho, liberandosi nell’era 1 grazie all’opera del santo urpleiano Iak Tego e della comunità urpleiana degli Alti Costruttori Vysokiye Stroiteli) di Vo Viramo, che hanno ispirato in seguito gli sviluppi più illuminanti nella nazione.
Morfologia: principalmente il territorio è piano con alcune aree collinari nella zona nord-ovest mentre l’area a sud del fiume Vatar culmina nelle pianure che si affacciano sul Mare di Yukal. L’idrografia presenta una rete alimentata dal corso del Lyn a nord e a ovest, e al sud dal Vatar.
Gioco: Lyn è la squadra di maggiore rilievo, seguita da Viramo. Cultura: Le lingue ufficiali sono l’handoriano, il kortexo e il vanjulo soyuzo (impiegato anche dalle nazioni di Isankarn, Vanvanarc e Iziglamarod).
Viabilità: Sanjuli è collegata con Ilyno Lyn Lyno attraverso la linea Sanjuli – Ilyno Lyn Lyno – Uturiano – Ontrac – Framg, la linea Sanjuli – Ilyno Lyn Lyno – Bijini – Bapiajn Hill – Trent – Farzanah – Draco – Callex – Charlosmer, e la Sanjuli – Ilyno Lyn Lyno – Bijini – Bapian Hill – Bond – Biltoush – Harnort – Hartem City – Al Kirware. L’accesso è consentito al livello B.
Suddivisione: Ilyno è suddivisa in 12 trinità (troitsa), 144 square (kvadrat) e 1728 penta (pyatiugolnik).
9-2-0 ILYNO LYN LYNO: 9.2.0, capitale della Nazione di IIlyno (Ilyno Narodo), Stato di Vanjuli, accesso B, capienza: 2100. Uno dei centri culturali, economici, edilizi e industriali di maggior rilievo dello Stato, pregiatissimo porto sul fiume Lyn e al centro di una fiorente area di manifestazione, al centro di una pianura assai fertile, polo rilevante nelle opere di costruzione del Sistema grazie all’intima relazione con la Configurazione di Urplei. La città possiede numerosi teatri, gallerie d’arte, musei e monumenti, siti soprattutto nell’Istare Miasto, dove si trova la Piazza del Vysshiy Rynoko e la Isoboro Sanlyno, il più antico tempio dello Stato, l’Ilyno Zamoko, il possente castello nazionale, l’Isoboro Sadohi Urplei (il tempio dei Sadoha di Urplei), sito della cattedrale e dell’eparchia superna di Ilyno, in cui si manifestano le emanazioni dei pristini Sadoha urpleiani. Ciò che rende la città più conosciuta è la sua spettacolare arena, in cui milita Lyn, la squadra a strisce arancioni, uno dei team storici più popolari del Sacro Cono. Nell’era 2 la squadra fece un’eccezionale rimonta passando dalla terza alla prima divisione interstatale di allora, conquistando il supremo campionato, e mantenendosi da allora nella vetta delle classifiche. Presso la città si tiene la Fiera Interstatale di Ilyno (Mezhgosudarstvennaya Yarmarka di Ilyno). Simbolo della capitale sono gli Irogatyi Bhi Ilyni, sorta di gnomi cornuti stellari, una varietà di Bhi Jinah, dal cui massimo condottiero prende il nome la capitale. Nodo stradale rilevante con linee in tutte le principali direzioni
9-2-1 VALYNO JAIDEO
9-2-2 VALYNO VIKALPO: 9.2.2.0, capoluogo della Trinità di Ilyno Lyn Lyno, Nazione di Ilyno a sud-est della capitale, sulla riva meridionale del fiume Lyn, con accesso B e capienza 90.
9-2-3 IMO, Ibo
9-2-4 JAYO, Juno, Joab
9-2-5 VOLNO: 9.2.5, Trinità della Nazione di Ilyno, Stato di Vanjuli, a nord della capitale e confinante a nord con la Nazione di Vistar. L’omonimo capoluogo (9.2.5.0) è sito sulla riva alta del fiume Lyn, con accesso B e capienza 300, ed è principalmente un rinomato centro culturale e ricreativo, oltre che un confortevole luogo di ritiro e soggiorno.
Altre square di rilievo: Imano, Josho; Inkub, Jutro, Vsego (in all), Vedro (bucket)
9-2-6 VESELO: 9.2.6, Trinità della Nazione di Ilyno, Stato di Vanjuli, a sud della capitale e confinante a est con la Nazione di Vanjulsali. L’omonimo capoluogo (9.2.6.0, con accesso B e capienza 240, è sede della comunità dei Veseli Volonteri (i volontari gioiosi) fondata da Vo Veselo.
Altre square: Vysoko, Viramo, Voisko (army), Wajido, Vimalo, Vinito; Imadlo, Iak Po
9-2-7 VOEDINO (together), Vimukto, Inesoco, Jednego
9-2-8 VSEMERNO, Vsetselo (entirely), Vimarsho, Iak Tego
9-2-9 VO VIRAMO: 9.2.9, Trinità della Nazione di Ilyno, Stato di Vanjuli, sita nell’area nord est in prossimità del versante meridionale del fiume Lyn. Il capoluogo omonimo (9.2.9.0), con accesso B e capienza 180, è sede della comunità degli Alti Costruttori (Jake Vysokiye Stroiteli), contribuì in modo determinante alla liberazione dal dominio di Bodho nell’età 1, ispirando in seguito gli sviluppi più illuminanti nella nazione. Centro editoriale e educativo, con diverse cattedre universitarie, titolare della celebre squadra omonima. Gli Alti Costruttori amministrano l’intera Trinità, il cui motto è “Un paradiso è perduto per l’eccitazione e la soddisfazione di ritrovarlo e, nella peggiore delle ipotesi, di ricostruirlo”. Altre square: Iskusstvo (art), Vo Vidimo.
9-2-10 VO VISMAYO
9-2-11 VODITELSTVO (leadership), Iak Wiadomo
9-2-12 VALYNO WARTO, Vladychestvo (dominion).
Unità Territoriale Provvisoria:
REGION D9-2: POLAND Greater Poland, Lower Silesian, Lubusz, Opole D9-2: POLAND, GREATER POLAND, Poznań (1); Konin (2); Kalisz (3); Złotów (4); Pila (5). LOWER SILESIAN, Wrocław; Milicki; Olawscki; Olesnicki (8); Glagovski; Gorowski; Legnica; Lubinski (6); Boleslawiecki; Jeleniogorski; Kamiennogorski; Lubanski; Lwowecki; Zgorzalecki (7). LUBUSZ, Gorzów Wielkopolski (9); Zielona Góra (10); Krosno Odrzańskie; Slubice; Świebodzin (11). OPOLE: Opole (12).