Sì, è vero, in questo mondo dall’inizio dei tempi, così come adesso, hanno luogo ingiustizie, violenze e abusi immani. Chi è al potere, e la massa che a tale potere si sottomette, commette atti nefandi, così come chi si ribella a tutto ciò. In effetti, la violenza e gli abusi trovano sempre una giustificazione luminosa, da una parte e dall’altra. C’è sempre un fin di bene in qualunque male sia fatto in questo mondo. Qui le cose stanno così, in ogni aspetto della vita umana, c’è poco da fare. La violenza e l’ingiustizia fanno parte della natura. In un mondo predatorio in cui per sopravvivere occorre uccidere altre creature, dove tutti sono destinati a invecchiare o ammalarsi e, senza alcuna eccezione, a morire, che altro ti puoi aspettare?
Quindi se questo mondo ti appare crudele, non prendertela con i governanti, gli scienziati o chiunque altro si anima tra gli orrori del genere umano. La vita terrena è crudele. Nel momento in cui veniamo in questo mondo dobbiamo accettare il dolore e una condanna a morte da parte della natura stessa. Se da un lato può essere nobile combattere battaglie contro ogni ingiustizia politica e sociale, dall’altro occorre che ci ricordiamo che questo mondo è di per sé ingiusto per il solo fatto di essere relegati in corpi separati soggetti a ogni forma di dolore e vulnerabilità, e a una morte inevitabile.
La situazione della miseria umana non si riduce alla presenza o meno di libertà politica o di pensiero, non riguarda il fatto che ci venga imposto qualcosa o meno. Le leggi umane sono orrende, così come quelle naturali di questo mondo. A questo riguardo non puoi proprio farci nulla.
Se non sopporti che questo accada, è perché forse sei un alieno in questo mondo. In quanto alieno non hai il diritto di opporti a quello che succede da queste parti, a quanto i suoi abitanti vogliono. Se vuoi continuare a stare qui si tratta di adeguarti ai costumi locali, non importa quanto folli essi siano, o di trovare un modo per evaderli, seppure questa evenienza potrebbe essere ben poco dignitosa. Se non ti va bene quello che succede, puoi lottare per cambiare le cose, unendoti ad altri che la pensano come te. Ma a questa lotta c’è un limite. Questo limite giunge quando ti avvedi che non puoi riuscire a fare nulla qui perché così è la natura del luogo in cui ti trovi. In quel momento puoi domandarti per quale motivo dovresti continuare a lottare quando potresti scegliere di andare da un’altra parte. Allora puoi avvederti che l’unica lotta nei riguardi delle ingiustizie di questo mondo consiste proprio nel lasciarle stare così come sono, andandotene altrove in un mondo migliore o, nel caso non ci sia, creandone uno totalmente nuovo. Tutto questo ovviamente, forse.