Inizia il mese di aprile, termine che deriva dal latino “aperire” (aprire), ad indicare il mese in cui si schiudono i fiori. Inoltre aprile nel calendario dell’antica Roma, era anche il mese dedicato a Venere, dea dell’amore.
Se ne deduce che aprile è il mese ideale per aprirsi all’amore, per farlo sbocciare e fiorire. Con l’inizio del mese di aprile si tratta di aprire il cuore. E poiché aprile inizia tradizionalmente con il “primo di aprile“, che porta l’ardore dell’immaginazione, la sovversione e la follia al potere, questo può fornire elementi di riflessione…
E quale potrebbe essere l’apertura all’amore più ardita, folle e sovversiva?
Immagine: “La riunione dell’Anima e del Corpo”, Luigi Schiavonetti, nato il 1° aprile 1765, Sole in Ariete e Luna in Leone, incisore italiano, da un disegno di William Blake, autore de “Matrimonio del Cielo e dell’Inferno”
Eventi miracolosi si sviluppano ogni giorno in una parte della nostra mente che risiede nella Luce. In quello spazio esiste l’Amore e tutto ciò che cerchiamo altrove. L”altrove” è solo uno specchio, che quando è distante ci attira. Poi quando lo raggiungiamo, ci sbattiamo contro e questo fa male. Allora pensiamo che si tratta dello specchio sbagliato e ne cerchiamo un altro. Così continua finché siamo ridotti all’osso e non abbiamo più alcuna forza, né sappiamo più dove altro andare.
Fin tanto che scambiamo gli specchi per ciò che riflettono, vivremo nella frustrazione e nell’illusione. Non potremo fare alcuna esperienza reale e la Luce non avrà alcun senso per noi, perché crediamo nel buio, e nel buio non abbiamo vita, siamo morti.
Ma la Luce seguita ad esistere, così come la parte di noi che in essa vi dimora. Questa parte insiste a chiamarci, paziente e indefessa, usando ogni mezzo e strategia, fino a quando non ci sveglieremo. E questo risveglio avviene proprio oggi, adesso. Potrebbe essere un “pesce di aprile”… E se invece tutti gli altri giorni della nostra vita fossero stati un “pesce di aprile”.
Franco Santoro