Se non riesci a trovare il senso della tua vita e in particolare quali sono i tuoi talenti, i tuoi doni, ciò che permette di mostrare il tuo autentico valore, di essere davvero utile in questo mondo, questo è perché hai perso il rapporto con la tua ingenuità e innocenza originale.
Hai considerato la tua ingenuità e innocenza come un peso, qualcosa che causa imbarazzo, di cui liberarti al più presto, così da diventare serio, razionale, ambizioso. Hai compiuto sforzi immani per inculcarti le idee perverse e corrotte di questo mondo in vista di una remota ricompensa che seguita a restare costantemente frustrata.
Eppure i tuoi veri talenti, i santi doni che puoi dare al mondo e pure a te stesso sono sempre rimasti al loro posto sin dall’inizio e ci sono ancora, seppure sepolti da copiose negazioni, amnesie, condanne, giudizi e sensi di colpa.
Il recupero di questo patrimonio dimora nel risveglio della tua ingenuità e innocenza originaria. Come dice Gesù: “Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,1-5). Questo vale per il regno dei cieli, per cui si può obiettare che per quanto riguarda invece il regno terreno si tratta di diventare adulti. Ma a che pro? Per diventare persone competenti, serie, abili, stracolme di conoscenze intellettuali, tecniche, scientifiche, pronte a dire sempre come stanno le cose e a sostenere quel che è giusto e sbagliato? Per seguitare a imporre idee e azioni folli e perverse quali quelle che si susseguono dall’inizio dei tempi e di cui pare ore che stiamo raggiungendo l’apice estremo?
Non riusciremo mai a ritornare innocenti se non prendiamo le distanze dalle astuzie di questo mondo, se non decidiamo fermamente d’iniziare a liberarci di tutte le idee perverse di cui è stato riempita la nostra coscienza. Questo è il primo passo per recuperare la nostra innocenza e ingenuità. Solo ritornando ingenui potremmo avere l’apertura della mente e del cuore che ci consente di scoprire il nostro autentico talento e acquisire la percezione di chi siamo davvero.