Fai attenzione quando noti molta incoerenza in certe persone, tanta da mandarti su tutte le furie o da farti provare forte dolore e frustrazione. Lo scopo funzionale delle incoerenze che vedi negli altri è inteso a farti notare le tue incoerenze. A tale riguardo vale il celebre detto evangelico “togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello” (Mt. 7:5).
Inoltre, un’incoerenza potrebbe apparire tale solo dalla tua prospettiva, ma potrebbe non esserlo affatto secondo altre prospettive. Quindi, anche quando una contraddizione risulta più che evidente in una certa realtà, non puoi garantire che lo sia in altre realtà. Un comportamento può arrecare seri danni a una dimensione, apportando invece grandi benefici ad altre dimensioni. Un comportamento può anche provocare danni per tutte le dimensioni, incluse quelle che lo promuovono, tuttavia da una prospettiva assai multidimensionale, assolutamente incomprensibile per un essere umano, potrebbe svolgere una funzione legittima. Per comprenderla occorre andare oltre tutto ciò che abbiamo concepito come reale finora, inclusa la nostra stessa esistenza. Ciò potrebbe risultare impossibile per ora o nella maggior parte dei momenti di quella che ci sembra essere la nostra vita.
Ecco perché ogni volta che proviamo intolleranza od ostilità verso qualcuno o qualcosa, specialmente quando riconosciamo plateali incoerenze, occorre che facciamo molta attenzione. Ci sono situazioni che riteniamo ingiuste e che di conseguenza avversiamo solo perché disponiamo d’informazioni faziose. In questo caso si tratta di acquisire informazioni alternative e soprattutto antagoniste, prendendone atto senza alcun pregiudizio. Poiché tali informazioni potrebbero essere state occultate o corrotte la nostra ricerca può essere integra solo se facciamo il possibile per procurarci tutto ciò che occorre sapere e manteniamo una posizione di neutralità fino a quando non abbiamo maturato le necessarie conoscenze. Se escludiamo questo processo o fingiamo di averlo esercitato a vantaggio esclusivo della nostra posizione, alla quale rimaniamo fermamente arroccati, difendendola strenuamente anche a costo della vita, ecco che creiamo una dimensione illusoria e arbitraria. Diventiamo spazzatura e immondizia multidimensionale, destinata alla morte, ossia il costo che sin dall’inizio eravamo disposti a pagare. La spazzatura può anche diventare letame multidimensionale nel momento in cui ce ne disfiamo volontariamente con l’intenzione di favorire un processo di fertilizzazione.
Una dimensione illusoria o arbitraria è di fatto una simulazione, per cui un eventuale suo infortunio o abbattimento non provocherebbe alcun danno effettivo. Quando poi si tratta di una simulazione di una realtà velenosa e aggressiva, che vuole essere l’unica dimensione possibile, la sua distruzione sarebbe un atto di liberazione per tutti.
Sei proprio certo che la tua prospettiva sia la sola possibile? Sei davvero sicuro di non trovarti in una simulazione? Hai la certezza assoluta riguardo la tua coerenza?
Il termine “coerenza” deriva dal latino co (insieme) e haerere (essere attaccato), per cui implica l’essere “attaccato insieme” o “unito”. La coerenza è un’unione stretta e salda, l’esatto opposta della separazione e del conflitto. In altre parole, dalla prospettiva di una realtà separata, sia che si tratti di quella dell’intero genere umano o di un piccolo gruppo di persone in conflitto con altri gruppi, ci può essere solo incoerenza, ossia separazione.
La coerenza è raggiungibile quando riconosci il tuo stato di separazione e l’ignoranza che ne deriva, per cui t’impegni a sanare tale condizione. La coerenza implica il recupero e l’acquisizione di una coscienza multidimensionale che riconosce l’insieme delle realtà da cui ci siamo separati.
La coerenza è essere tutti uniti insieme. La coerenza è in effetti qualcosa che è incoerente cercare di descrivere a parole, per cui mi scuso a riguardo.