Che differenza c’è tra finzione e realtà? In termini pratici, nessuna, se sei capace di fingere bene. La finzione tuttavia ha un vantaggio rispetto alla realtà, perché si fonda su una tua scelta, quella appunto di fingere, invece che su una circostanza indipendente dalla tua volontà.
La finzione, dal latino “fingere” (foggiare, plasmare, rappresentare qualcosa mediante una forma) è un atto creativo, mentre la realtà, da “res” (cosa) è qualcosa che esiste in sé e per sé, che c’è già, che non richiede alcuna decisione per esserci.
Per esempio, fingere di essere felice, è un atto creativo inteso a dare forma alla felicità, e in quanto tale richiede intelligenza, forza di volontà, capacità di espressione, mentre essere felice, e basta, è qualcosa che capita, che non dipende da te.
Quando impari a fingere bene, puoi decidere sempre tu che cosa è reale o meno, senza dipendere dalle circostanze, da ciò che c’è già. La finzione è una realtà evoluta, accessibile solo a pochi iniziati, a coloro che sono capaci di sfidare la realtà, plasmando, foggiando le realtà che decidono loro.
La maggior parte delle persone vuole essere felice, ma nell’essere felice purtroppo non esiste nessun atto di volontà, è qualcosa che può succedere, una possibilità, e anche se accade, può in seguito non succedere più. Quindi più insistiamo a volere essere felici più rendiamo improbabile il conseguimento della felicità. Ma se veramente vuoi essere felice, come conseguenza di una tua scelta, in totale autonomia, senza dipendere da niente e nessuno, si tratta di fingere di essere felice. Allora, se sai farlo bene, lo puoi diventare proprio in questo momento e continuare ad esserlo fino a quando ti pare.
Quando la realtà e la verità che si dichiarano reali e vere sono finte e false, la finzione che si dichiara finzione, per lo meno è onesta, e in quanto tale reale e vera.
Fingendo coscientemente possiamo renderci conto di quanto fingiamo senza rendercene conto. Inoltre, fingendo consapevolmente di avere stati dell’animo che riteniamo non vivere realmente in un dato momento (come felicità, pace, abbondanza, ecc.), possiamo, talvolta per caso, allinearci con una realtà nascosta di noi, che ha totale esperienza di quanto credevamo di non avere.
© Franco Santoro