C’è chi sostiene che non esistono malattie incurabili, ma solo pazienti incurabili, per cui siamo noi esseri umani a provocare le nostre malattie come conseguenza di pensieri negativi e ingannevoli, e a causa di emozioni tossiche, risentimenti, avidità, sensi di colpa, ecc. Da qui ne deriva che il modello d’individuo ideale è colui che si ammala di meno ed è più longevo, che possiamo quindi identificare come persona sana, equilibrata, positiva, priva di risentimenti, avidità, sensi di colpa, ecc.
A questo riguardo numerosi studi scientifici, tra cui uno recente segnalato dall’Università di Oxford (clicca qui), hanno rilevato che i politici godono della durata di vita più lunga rispetto a ogni altra categoria della popolazione generale. Invito quindi coloro che seguitano a sostenere che siamo responsabili delle nostre malattie ad adottare lo stile di vita dei politici, onde salvaguardarsi il più possibile dalle malattie e dalla morte che ne deriva.
Alcuni estratti a seguire dall’articolo dell’Università di Oxford, vedi: https://www.ox.ac.uk/news/2022-06-24-new-study-finds-politicians-typically-enjoy-longer-lives-general-populations
“Nuovi dati mostrano che i politici hanno un notevole vantaggio di sopravvivenza rispetto alla popolazione generale, sulla base d’informazioni provenienti da 11 paesi e oltre 57.500 politici. In alcuni paesi questo vantaggio di sopravvivenza è al livello più alto da 150 anni e l’aspettativa di vita all’età di 45 anni è risultata essere di circa sette anni superiore per i politici rispetto alla popolazione generale in alcuni paesi. … Lo studio ha raccolto informazioni su politici provenienti da Australia, Austria, Canada, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Per ogni paese, i dati erano disponibili tra il 1945 e il 2014, tuttavia l’analisi completa andava dal 1816 (Francia) al 2017. Il set di dati combinato comprendeva 57.561 politici, di cui 40.637 morti
Lo studio ha rilevato:
• Per quasi tutti i paesi, i politici avevano tassi di mortalità simili a quelli della popolazione generale tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
• Nel corso del XX secolo, le differenze nei tassi di mortalità si sono notevolmente ampliate in tutti i paesi, cosicché i politici hanno avuto un crescente vantaggio di sopravvivenza rispetto alla popolazione generale.
• C’era una notevole variazione tra i paesi nella portata di questo vantaggio di sopravvivenza. Negli ultimi anni, ad esempio, mentre in Italia un tipico membro del pubblico in generale aveva 2,2 volte più probabilità di morire entro l’anno successivo rispetto a un politico della stessa età e sesso, in Nuova Zelanda erano solo 1,2 volte più probabili.
• In diversi paesi, il vantaggio di sopravvivenza dei politici è al suo massimo livello negli ultimi 150 anni, simile a quello visto a metà del 19° secolo.
• Anche la differenza nell’aspettativa di vita a 45 anni tra i politici e la popolazione in generale è aumentata in modo significativo durante la seconda metà del XX secolo”.
E per concludere con Rumi:
Dissotterrare il tesoro
La salute dei sensi di questo mondo viene dal benessere del corpo; la salute del proprio senso spirituale nasce dalla rovina del corpo. Il sentiero spirituale distrugge il corpo, ma poi lo risana: distrugge la casa per portare alla luce il tesoro, poi con quel tesoro lo costruisce meglio di prima. L’acqua viene fermata e il letto del fiume purificato, perché sgorgasse acqua più pura. La carne viene tagliata per estrarre la freccia in modo che la pelle fresca possa guarire la ferita.