Quando una persona si lamenta regolarmente del malessere e delle frustrazioni che derivano dalla mancata realizzazione di qualcosa che vuole, così come degli sforzi richiesti, o degli ostacoli che incontra, nel tentativo di realizzare un obiettivo, questo è un chiaro segno che quella persona, probabilmente senza rendersene conto, non ha alcuna intenzione di manifestare ciò che asserisce di volere. Quindi, anche impiegando il massimo delle risorse, sia proprie che di eventuali sostenitori o benefattori, tutto è destinato a concludersi con un nulla di fatto. In molti casi, inoltre e perfino, la persona in questione può colpevolizzare in modo estremo sé stessa e/o provare forte ostilità verso coloro che l’hanno aiutata, imputando a questi il motivo del suo fallimento.
Quanto sopra rappresenta un caso piuttosto consueto esistente in diverse varianti più o meno accentuate. Quindi, se alcuni di noi lo identificano in conoscenti così come in sé stessi, si tratta di essere prima di tutto comprensivi e compassionevoli.
In breve, chi vuole davvero realizzare un obiettivo occorre prima di tutto che si impegni a sospendere sistematicamente ogni lamentela cronica sia nella sua comunicazione esterna che nei suoi processi di pensiero. Il tempo dedicato alla lamentela necessita essere invece usato per immaginare e concepire integralmente quello che si vuole come se fosse totalmente realizzato nel presente. Inoltre, similmente a un attore, si tratta di recitare e comportarsi quindi fisicamente come se il proprio obiettivo fosse già realizzato. In questo modo ci si abitua a convivere con quel risultato, che diventa via via parte integrale della propria esistenza e identità, e quindi prende prevale e infine prende il posto dell’identità fondata sulla critica, il malessere e la frustrazione. Procedendo con l’immaginazione e la teatralizzazione, il passo verso la effettiva realizzazione è molto breve, soprattutto perché sin dal momento in cui cessa la lamentela e inizia l’immaginazione e la teatralizzazione la realizzazione è già effettiva.
Certo, le cose potrebbero non essere proprio così semplici. Inoltre, ci sono tante persone che provano una grande gioia e soddisfazione nel lamentarsi in continuazione, nel dare la colpa a questo e quello per tutto ciò che non funziona, nel condannare, giudicare e accusare incessantemente gli altri. Talvolta, la via del successo e della realizzazione personale è intesa proprio in questi termini e magari funziona davvero. Personalmente, preferisco essere un grande fallito piuttosto che avere successo con queste strategie