METODI PRINCIPALI
PAHAI Interdimensional: metodo di espansione e armonizzazione della coscienza, inteso a facilitare il rilascio della percezione separata e il recupero della natura unificata e multidimensionale dell’essere; esplora e risveglia intenti e caratteristiche primarie dell’identità multidimensionale, attraverso l’identificazione di tre profili (alto, medio, basso) e 12 settori. Lati ombra e aree di malessere sono impiegati come energia intesa a faciitare scambi con altre dimensioni e promuovere guarigioni nella realtà ordinaria.
Danza e teatro astrosciamanico: servono per accedere allo spazio sacro interiore e avere un’esperienza diretta della natura estatica e multidimensionale, una profonda comprensione dei tuoi potenziali, doni e spiriti guida; a passare dalla realtà superna a quella ieratica. Le energie dei Settori configurano i pezzi dell’anima frammentata, con frequenze specifiche, che attraverso danza e teatro puoi esprimere e integrare. Nella realtà teatrale, tutto può essere rappresentato senza causare inconvenienti, trasformandosi e consentendoti poi di operare nella realtà quotidiana con saggezza e armonia.
Tocco astrosciamanico: metodo di guarigione spirituale finalizzato al recupero dell’anima, al rilascio della percezione separata dell’esistenza, al risveglio della sessualità multidimensionale e dei talenti naturali. Tramite l’uso sensibile di contatti e posture, rilascia condizionamenti e rancori, risvegliando il ricordo del proprio intento originario, insieme alla forza e la chiarezza per procedere lungo il cammino della vita. Il tocco consente di avere un rapporto diretto con gli aspetti sciamanici degli archetipi astrologici, derivandone sensazioni fisiche, emozioni, intuizioni che permettono di comprendere l’essenza dei tuoi potenziali e di chi sei veramente.
Cerchio sul pavimento: il tema natale è riprodotto a terra e la persona si sposta fisicamente al suo interno, sperimentando l’energia o le caratteristiche dei Settori. Nelle sessioni s’impiegano carte o pietre rappresentanti i segni zodiacali, disposte in cerchio o tappeti in cui figura il cerchio, insieme alle quattro direzioni e altri elementi. Nell’astrosciamanesimo il cerchio sul pavimento è disposto con i segni in senso orario, invece che antiorario per favorire un’esplicita connessione con i cicli stagionali, solari, lunari e diurni/notturni della terra. Il cerchio permette di avere una percezione tridimensionale e visibile di una realtà multidimensionale e invisibile, consentendo di muoverti in spazi inconcepibili per la coscienza ordinaria, riportandone tuttavia una comprensione di base in linea con le capacità umane. Nel cerchio puoi sostare e muoverti, esplorando ogni Settore.
Esplorazione dei Settori: comporta avere un’esperienza diretta delle energie corrispondenti a ciascun Settore. Il riferimento usato per determinare quale Settore visitare è la posizione del Sole o Luna nel cielo. Un altro tipo di esplorazione consiste nell’incontrare gli Spiriti Totem corrispondenti ai pianeti come sono siti nella carta natale. Un’altra possibilità riguarda il collegamento con due o più Spiriti Totem in base alle posizioni dialettiche di Sole, Luna e pianeti. Tali incontri sono impiegati per guarire situazioni conflittuali tra Spiriti e il Paheka Rubhe. Nelle pratiche con lo Spirito Totem sono fatte queste domande: a) Qual è il principale Intento del Settore? b) Qual è la Funzione e cosa necessito lasciare andare o fare per onorare il mio Intento principale in questo Settore? c) Cosa ho bisogno di ricevere e recuperare da questo Settore? Allo Spirito Totem può essere chiesta una Medicina Spirituale.
Astrologia Multidimensionale: un’applicazione astrologica dell’astrosciamanesimo che aiuta a comprendere chi e dove sei a un livello ampio di coscienza e qual è il tuo scopo e funzione in questa realtà. Secondo questo approccio vivi simultaneamente in tante dimensioni e mondi. Questo metodo offre un’esplorazione completa della carta natale basata sul ciclo della vita e sulle intenzioni correnti in rapporto con la tua natura multidimensionale. L’intento è dare supporto allo scopo dell’anima, riconoscendo punti di forza, doni in questa e altre dimensioni, creando collegamenti con altri universi, trovando modi efficaci per affrontare situazioni di sfida e liberare rancori. Le sessioni sono sia esperienziali sia teoriche, intese a promuovere consapevolezza e potenziamento delle risorse dell’individuo per il suo benessere e quello collettivo.
Recupero dell’anima: tradizionalmente la pratica del recupero dell’anima, si basa sulla consapevolezza che i problemi più dolorosi della vita sono dovuti al fatto che parti importanti della nostra anima sono andate perdute, o sono intrappolate in realtà separate. Il compito dello sciamano è identificare e recuperare queste parti, restaurandole nell’integrità della persona. I 12 Settori rappresentano strategicamente l’organico completo dell’anima, per cui la carta astrologica è impiegata come mappa operativa per individuare le parti perdute, comprendere le loro dinamiche di guarigione e compiere il loro recupero e integrazione. Nel recupero dell’anima tradizionale il cliente rimane passivo e inconscio, mentre lo sciamano compie il lavoro, mentre nelle nostre sessioni, i clienti sono presenti e completamente coinvolti nel processo di recupero, mentre il facilitatore offre supporto e validazione. Il recupero dell’anima comporta dapprima il riconoscimento delle parti mancanti e il motivo della loro separazione originaria, seguito dalla loro ricerca e recupero. Il nostro approccio comprende un lavoro di restaurazione e trasformazione, per prevenire successive perdite e consentire un’integrazione armonica nella vita della persona.
Connessione con lo Spirito Guida: lo Spirito Guida è qui inteso come una risorsa strategica di conoscenza, un’espressione diretta del Centro, accessibile per l’individuo a un livello comprensibile per la sua percezione, per promuovere trasformazione, perdono, amore incondizionato, equilibrio, sviluppo dei potenziali e direzione spirituale. Durante le sessioni non ci sono intermediazioni, e la persona incontra e interagisce con la Guida, mediante l’uso di semplici tecniche. Gli operatori usano la loro esperienza e conoscenza per discernere e dare supporto al processo in modo che la persona abbia un’esperienza signicativa e sia in grado di continuarla autonomamente.
Intento e Manifestazione: questo metodo fornisce direzione e strumenti pratici intesi a identificare e raggiungere risultati tangibili e comprendere le dinamiche dei propri obiettivi secondo una prospettiva multidimensionale. È ideale per chi vive un periodo intenso o delicato; sente l’urgenza di discernere il miglior corso di azioni e fare scelte significative; desidera esprimere pienamente il suo potenziale, ma si sente bloccato da rancori e paure; ha bisogno di assistenza per fare emergere la fonte del suo potere interiore e delle paure, per dirigere le loro energie in modo che diano supporto alla manifestazione dei suoi veri talenti e aspirazioni; sente che gli manca chiarezza riguardo il suo scopo nella vita; vuole esprimere pienamente i suoi doni, ciò che gli dà veramente gioia e soddisfazione, apportando beneficio anche agli altri e al suo ambiente.
Adorcismo – Rilascio di intrusioni: se esistono situazioni o persone che continuano a restare nei tuoi pensieri, causando forte rabbia, colpa, dolore o disagio, ciò può essere causato da forme pensiero negative, entità perniciose, malocchi e altri fenomeni non ordinari di intrusione, la cui descrizione cambia in base ai sistemi di credenza. A lungo andare ciò può provocare una grave perdita dell’anima. Potresti essere oggetto di intrusioni anche quando sei cronicamente bloccato o infelice in alcuni aspetti della vita, come relazioni, sessualità, lavoro, creatività, risorse. Emozioni e pensieri negativi sono in buona parte entità multidimensionali che operano dietro le quinte del mondo visibile. Lo scopo è esplorare lo stato generale del soggetto, individuando spiriti alleati e punti di potere idonei a operare il rilascio e trasformazione di forze dissonanti. Diamo priorità al dialogo, comprensione e accettazione delle energie in gioco, qualunque sia la loro natura, promuovendo possibilità di negoziazione. V. anche adorcismo.
Geomanzia astrosciamanica: il luogo in cui vivi, lavori o trascorri molto tempo svolge un ruolo decisivo nella tua vita e per coloro che ti circondano. Le tecniche astrosciamaniche possono essere impiegate con efficacia per consentire al tuo ambiente di funzionare nel modo migliore. Esse liberano e trasformano energie dissonanti, emozioni e forme pensiero tossiche e spiacevoli, rafforzando fonti luminose e punti di potere. Nelle sessioni impieghiamo un cerchio astrogeomantico, una rete olistica di guarigione che collega ogni aspetto del territorio, inclusi edifici, piante, animali, uomini e tutto ciò che esiste in un luogo in qualsiasi tempo presente, passato e futuro. Il cerchio permette all’ambiente di diventare uno spazio sacro, che dispensa energia e benedizioni a chiunque vi risiede o transita. Questo spazio si collega e risuona inoltre con altri luoghi di potere nel mondo e oltre. Le consultazioni hanno luogo sul posto o a distanza, e possono coprire ogni punto nel mondo.
PRATICHE
Pratica individuale: Pratica svolta da tre a una volta al giorno. Può trattarsi di una meditazione, un viaggio sciamanico, una preghiera, una danza, un canto, o una delle pratiche semplici indicate in questa sezione. Non importa che tipo di tecnica adotti. Ciò che conta è onorarla regolarmente. Rimani fedele alla tecnica che hai scelto per un minimo di 12 giorni e idealmente 28 giorni. Poi, se ti avvedi che la pratica non è più fonte d’ispirazione o gioia, puoi cercarne una nuova.
È una pratica tipica dello sciamanesimo che consente di rapportarsi con il mondo interiore, le realtà multidimensionali, le relative entità e spazi di potere, interagendo, ricevendo risposte e guarigioni, acquisendo conoscenza.
A seguire alcuni suggerimenti e norme operative:
1) Evita ogni droghe, sostanze alcoliche o psichedeliche, prima e dopo il viaggio. Possiedi già tutte le sostanze chimiche psicoattive di cui necessiti e le pratiche sciamaniche sono intese ad attivarle naturalmente. Mantieni un collegamento tra ambiente circostante e corpo. L’esplorazione delle realtà sciamaniche non è un’esperienza fuori dal corpo; è intimamente connessa al corpo fisico. Usa l’immaginazione attiva, che comporta tutti i sensi e una presenza vigile. Senti e non solo vedi l’ambiente interiore e consideralo dalla prospettiva dei tuoi occhi e della percezione dei tuoi sensi.
2) Inizia e finisci i viaggi con una sequenza di apertura e chiusura, per marcare il momento di entrata e uscita da una realtà all’altra. Ciò serve a facilitare il passaggio dallo stato ordinario allo stato sciamanico di coscienza e un’agevole integrazione delle esperienze non-ordinarie nella realtà quotidiana. La durata dei viaggi varia da 15 a 40 minuti. All’inizio è preferibile non andare oltre questi tempi.
3) Impiega il suono di un tamburo o altri effetti sonori, utili per sincronizzare gli emisferi del cervello e generare le lunghezze onde cerebrali espanse; evita musiche melodiche, che potrebbero facilmente manipolare lo sviluppo spontaneo della visione. Puoi procedere anche in silenzio o consentire a qualsiasi suono esistente di dare supporto al viaggio.
4) Prima di cominciare assicurati che l’ambiente sia confortevole e che nessuno ti disturberà; accendi una candela, circondarti di oggetti sacri, fumiga l’ambiente e apri il Cerchio.
5) Sdraiati o siedi comodamente. Assicurati che la spina dorsale sia eretta. Svolgi il viaggio in ambiente buio, impiega qualcosa per coprire gli occhi o tienili chiusi durante l’intera esperienza. Porta l’attenzione al respiro, lasciandolo muovere in ogni parte del corpo. Rilassati e prendi coscienza delle sensazioni. Consenti al tuo Intento di emergere gradualmente attraverso il respiro.
6) Una volta espresso l’Intento, sviluppa la tua visione. Sii aperto e lascia andare pregiudizi o aspettative. Mantieni l’equilibrio tra atteggiamento attivo e approccio ricettivo. Da un lato sei consapevole del tuo obiettivo e tieni d’occhio il percorso, dall’altro segui il flusso di energia e ti apri ai suoi sviluppi. Il momento che segue l’affermazione, o attivazione del tuo Intento è decisivo. Sii rilassato e, allo stesso tempo, all’erta poiché ciò che arriva segue procedure inconsuete per la mente. Evita di irrigidirti e diventare troppo serio. Se perdi concentrazione, riporta l’attenzione all’Intento, focalizzandoti sul ritmo del suono di accompagnamento.
8) Analizzare, giudicare o spiegare razionalmente quel che accade durante il viaggio, può comportare la distorsione o blocco dell’esperienza sciamanica. Preconcetti e giudizi sono ostacoli in questo lavoro. Se ti senti confuso, porta l’attenzione sul corpo.
9) Per alcune persone è difficile riuscire a vedere alcunché durante i viaggi. Nella nostra cultura la vista ha assunto un ruolo privilegiato, per cui ricorda che esistono anche gli altri sensi. Se non vedi nulla, ricorri a udito, olfatto, gusto e le sensazioni del corpo. Il tuo canale visivo si apre nella misura in cui dai spazio ai sensi che sono più attivi. A volte in un viaggio non accade nulla perché hai delle aspettative riguardo quel che dovrebbe succedere e non sei disponibile ad accettare ciò che sta accadendo. Allora ne deriva confusione, frustrazione. Se l’attenzione viene meno, riportala all’ultimo momento in cui era presente. Non rimproverarti se ti distrai ed evita di giudicare la tua esperienza, perché così finirai sicuramente con l’interromperla. La pazienza è una necessità operativa essenziale. Lascia che l’esperienza si sviluppi spontaneamente invece di controllarla.
10) Nelle realtà non ordinarie usanze e circostanze sono diverse da quelle delle realtà cui sei abituato. Quando esplori il mondo sciamanico inizi a sviluppare le basi di un nuovo linguaggio. Presta attenzione a messaggi, segni, immagini, sensazioni, non importa quanto strani o banali possano apparire. All’inizio, forse, capirai poco, poi in seguito, procedendo con il lavoro e prendendo nota di quel che succede, farai probabilmente scoperte incredibili e ti renderai conto della grandezza del mistero che esiste dentro di te.
11) Il viaggio è affrontato con la Guida, la cui funzione è guidarti lungo i percorsi ignoti delle realtà sciamaniche, operando come interprete, protettore e consigliere. La Guida è sempre presente. Si tratta solo di chiamarla e di concedergli il permesso di esserci. Talvolta le resistenze dell’ego creano blocchi inoffensivi sotto forma di buio, nebbia, mostri o conoscenti che cercano di distrarti. Non fare caso a ciò che accade prima di aver contattato la Guida. Una volta che l’hai incontrata, il viaggio può iniziare in condizioni di sicurezza. Se sei confuso o non sai più che cosa accade, puoi chiedergli delle spiegazioni. In qualsiasi circostanza rapportati e rimani sempre con lo Spirito Guida.
12) Talvolta, può sembrare che la Guida o le entità che incontri rimangano in silenzio o scompaino. In questi casi, invece di interpretare arbitrariamente cosa significa quel silenzio o scomparsa, insisti e concedi espressamente il permesso alla Guida di essere presente. Accordare il permesso e insistere aggira i sistemi di difesa dell’ego. In genere le Guide non interferiscono con la tua esperienza, non interagiscono a meno che non ci siano richieste esplicite; non esprimono giudizi e si astengono dal fare previsioni sul futuro o dall’impressionarti con manifestazioni spettacolari dei loro poteri.
13) Evita di lavorare con o su persone che conosci salvo che non abbia ricevuto il loro permesso nella vita ordinaria. Se una figura conosciuta ti appare durante un viaggio, chiedigli di assumere la forma che rappresenta nel tuo mondo sciamanico. A questo punto, un amico, marito, moglie o padre potrebbero, trasformarsi in cavallo, cavaliere, principessa, strega, drago, ecc. Considera quindi quella forma sciamanica e rifiuta di interagire con l’immagine fisica della persona originaria.
14) Dopo il viaggio prendi subito appunti dei momenti salienti dell’esperienza. La trascrizione di queste informazioni è di per sé una potente pratica poiché consente di legittimare il rapporto con il mondo sciamanico. Una documentazione del tuo lavoro sciamanico consente anche di disporre di informazioni per future valutazioni. Quando ti rendi conto di aver ricevuto insegnamenti o consigli importanti dal viaggio, fai in modo di manifestarli concretamente nella vita quotidiana. Dando valore ai contenuti dei primi viaggi, puoi dimostrare che sei maturo per ulteriori esperienze.
15) I viaggi sciamanici fanno parte della tua essenza più intima e appartengono a una dimensione difficilmente comprensibile per i canoni della vita ordinaria. Parlane solo con persone in grado di apprezzarle e comprenderle. Quest’atteggiamento evidenzia rispetto per il tuo spazio sacro e per gli esseri che lo popolano.
16) Quando ricevi informazioni e consigli nei viaggi sciamanici, questi non devono essere accettati ciecamente. Le vere Guide danno buoni consigli, ma può accadere di fraintenderne i messaggi o ricevere indicazioni da guide false. Sii cauto e accerta la fondatezza di ogni messaggio. Evita di arrenderti ai consigli che ricevi o di adorare la Guida come una divinità. Metti alla prova le sue indicazioni e astieniti dall’attualizzarle se sospetti qualcosa. V. anche Cautela verso messaggi e visioni
17) Momenti di resistenza, paura, confusione, crisi, rancore o stranezza fanno parte integrante di ogni processo di trasformazione. Sii consapevole di quanto ti capita, ma evita di giudicare queste situazioni o fare interpretazioni. L’espansione della consapevolezza costituisce una minaccia per l’ego e le idee fisse che hai sulla vita. La chiave della crescita spirituale consiste nell’avere il coraggio di provare sensazioni di resistenza o paura, passare attraverso esse e poi fare un salto di apertura verso le benedizioni che attendono oltre la soglia. Le situazioni di apparente malessere possono diventare così momenti di massimo potere che consentono di mettere a fuoco l’Intento e rafforzare una scelta di pace e benessere.
18) Sii consapevole dei risultati nei viaggi. Se dopo diversi tentativi incontri ancora forti difficoltà, domandati cosa ti potrebbe accadere di male in caso di successo. Considera questa domanda, anche se sei sicuro di volere ottenere buoni risultati. Alcune persone credono di non essere degne di viaggiare nelle realtà non ordinarie o provano colpa perché ritengono di fare qualcosa di proibito. Altre temono di perdere il controllo o dover rinunciare a qualcosa cui tengono nella vita. Svolgi un attento esame dei tuoi condizionamenti e relative credenze. Se ti rendi conto che esse hanno un ruolo importante nella tua vita, allora è preferibile rinunciare ai viaggi sciamanici. In caso contrario, riconosci che hanno fatto il loro tempo e, con questa consapevolezza, rimettiti fiducioso al lavoro.
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Apertura delle Direzioni e del Sacro Cono
Le procedure d’apertura del Cerchio corrispondono a quando lo spazio sacro è riconosciuto. L’apertura consiste spesso nel modellare l’energia nella forma di un doppio cono: il Sacro Cono. Dapprima si tratta di chiamare le 4 Direzioni orizzontali (base del cono) e poi le 3 Direzioni verticali (gli apici dei coni e il Centro del cerchio comune di base).
Prima di iniziare la sequenza d’apertura, predisponi oggetti e materiali necessari e, se t’ispira, procedi alla fumigazione. Rivolgiti fisicamente verso ogni direzione, cominciando da Est. Per chiamare le direzioni puoi usare la voce, la danza, le mani, o un sonaglio, tamburo, campana, ecc. Puoi anche usare una frase del tipo “Io chiamo lo Spirito dell’Est”. Una volta terminato con l’Est, spostati in senso orario verso le altre direzioni (Sud, Ovest, Nord) finché non le hai chiamate tutte. Poi rivolgiti al Centro e apri l’asse verticale. Guarda in l’alto, alzando le mani e chiama il Cielo o Mondo dell’Alto, abbassa le mani o tocca il suolo e chiama la Terra o Mondo del Basso, infine entra nello spazio del Centro, Mondo di Mezzo, ponendo le mani sul cuore. Questa procedura di apertura è già di per sé un lavoro di guarigione, poiché tende a compensare e armonizzare eventuali squilibri nel rapporto con i 4 elementi e i 3 Mondi.
L’invocazione o preghiera d’apertura che segue è uno tra i tanti esempi di chiamata delle direzioni. Esistono entità e qualità specifiche, associate con ciascuna direzione, che possono essere nominate. Questo non significa che occorre escludere altri riferimenti. La chiave consiste nel riconoscere e onorare la visione che si manifesta spontanea. Le parole, i nomi delle entità, le gestualità e le procedure, ben lungi dall’essere rigide e prestabilite, si aprono all’energia del momento presente e a ciò che risuona nel cuore di chi sta invocando.
Oh Grande Forza di Amore e Luce Che Si Muove Per Ogni Dove. Io chiamo le 7 Direzioni e i 12 Settori.
Chiamo i Tenutari dell’Est, Direzione del Fuoco, luogo dello spirito e dell’intuizione, primavera e alba, Settore 1, 2 e 3, luogo di nascita, inizio, chiarezza, saggezza, ispirazione, illuminazione e animali predatori. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il sentiero.
Convoco i Tenutari del Sud, Direzione della Terra, della dimensione fisica, estate e mezzogiorno, Settori 4, 5 e 6, luogo di vitalità, stabilità, passione, crescita, fiducia, amore e animali pacifici della Terra. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il sentiero.
Mi rivolgo ai Tenutari dell’Ovest, Direzione dell’Acqua, regno emozionale, autunno e tramonto, Settori 7, 8 e 9, luogo di rilascio, forza, esperienza, introspezione e animali dell’acqua, rettili e pesci. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il sentiero.
Invito i Tenutari del Nord, Direzione dell’Aria, del regno mentale, dell’inverno e della notte, dei Settori 10, 11 e12, luogo di depurazione, rinnovamento, purezza e degli uccelli del cielo. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.
Elevo lo sguardo e le mani verso il Cielo e chiamo il Mondo dell’Alto, la testa, il regno luminoso delle stelle e delle galassie. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.
M’inchino al suolo, pongo le mani a terra e saluto il Mondo del Basso, la pancia, i regni oscuri sotterranei e tutti i loro esseri, visibili e invisibili. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.
E ponendo le mani sul cuore, mi rivolgo infine al Mondo Medio, il Sacro Centro, il luogo dove dimora lo Spirito Guida, dove risiede l’Intento e la Funzione. Resta con noi, donaci supporto e guidaci lungo il Tuo sentiero.
Chiedo che questo lavoro sia in accordo con il Piano di Salvezza e il mio Intento connesso alla Funzione.
Ricorda che non si tratta di un incantesimo o codice. Occorre solo essere spontanei e permettere a parole e suoni di uscire dal cuore. Molte tradizioni fanno uso di sonagli, tamburi o altri utensili per chiamare le direzioni. Sebbene questo possa essere utile, il suono o il sussurro della tua voce è altrettanto efficace. Una semplice parola di benvenuto o saluto come “Salve”, “Ciao”, “Ave” può essere tutto quello che occorre. Quando hai concluso la pratica o il rituale per cui hai fatto la chiamata, è atto onorevole liberare le Direzioni e procedere alla chiusura del Cerchio. Tradizionalmente esso è spesso chiuso, rilasciando ciascuna direzione nell’ordine inverso a quello dell’apertura.
La fumigazione è un metodo di purificazione impiegato in molti rituali, per cui il fumo derivato dalla combustione di erbe o incensi è usato per pulire l’energia di persone, luoghi e oggetti. Il fumo è una sostanza eterica in grado di passare dalle sfere più dense dell’esistenza alle più sottili. Il corpo fisico è circondato da vari involucri sottili (aura), influenzati regolarmente dal contatto con agenti esterni e interni. La fumigazione ripulisce l’aura dagli agenti indesiderati così da rendere persone, luoghi e lcose disponibili a operazioni rituali. È un modo efficace per disperdere emozioni, stati d’animo o pensieri che potrebbero essere d’ostacolo e, allo stesso tempo, per attirare energie di supporto e protezione.
Le erbe impiegate tradizionalmente sono vari tipi di salvia (artemisia tridentata, salvia apiana e salvia officinalis) e cedro (thuja occidentalis, thuja plicata¸ calocedrus descurrens), lavanda (lavendula officinalis), copale (bursera odorate) e pino (pinus sylvestris). Se non sono disponibili, qualunque altra erba o incenso a te gradita va bene. È preferibile impiegare piante locali poiché ciò onora la consuetudine sciamanica di usare quel che è disponibile nell’ambiente. Ciò che rende potente ed efficace l’atto di fumigazione è l’Intento connesso alla Funzione. Le piante servono ben poco e addirittura possono avere effetti indesiderati, quando l’Intento non è chiaro o privo di connessione con la Funzione.
Una procedura classica consiste nel mettere delle erbe direttamente su un braciere o carboncino. Dopo aver rivolto un atto di ringraziamento verso la pianta, focalizza sull’Intento e connettilo con la Funzione. Accendi e rivolgi il fumo nelle 4 Direzioni, muovendolo tre volte verso ciascuna di esse. Poi offri il fumo alle Direzioni verticali, tenendolo alto per il Mondo dell’Alto, calandolo per il Mondo del Basso, e all’altezza del cuore per il Mondo Medio. Purifica l’aura, tenendo con una mano il braciere e impiegando l’altra mano per dirigere il fumo verso cuore, testa e pancia, 4 volte per ciascun’area. Concludi la pratica ponendo il braciere dinanzi a te e riportando nuovamente il fumo verso il cuore, mentre adagi le mani su quel punto per qualche momento. Il fumo può essere diretto anche verso parti del corpo corrispondenti alla posizione diSole e Luna, in direzione di oggetti, persone, piante e degli angoli della stanza.
Oltre alla fumigazione, vi sono altre forme di purificazione, tra cui acqua e suono. Tutto può diventare un atto di purificazione se è celebrato con quest’Intento. Ogni elemento ha specifici strumenti per la purificazione: ventagli, bandiere, campane, fischietti, piume, dondoli e fumo per l’aria; sabbia, pietre, cenere, cristalli, sale, gesso, farina, riso per la terra; acqua, olio, saliva, sangue, urina per l’acqua; candele, torce, pire, braci ardenti, lampade a olio per il fuoco.
Sii consapevole che la fumigazione e altre pratiche comportanti l’uso di agenti esterni per purificazione o guarigione sono forme di magia e perciò relativamente illusorie. Questi materiali non possiedono un reale potere di guarigione poiché sono parte integrante della malattia. Allo stesso tempo, l’impiego di pratiche magiche può essere in certe circostanze la migliore soluzione strategica.
Santa Pratica del Cerchio dei 12
La pratica dura da 5 minuti a un’ora, e può essere svolta da una a 5 volte al giorno. Essa serve per consentire alle esperienze e stati fisici, emotivi, mentali e spirituali individuali di allinearsi col Cerchio e successivamente con il Centro, creando un ponte di guarigione tra orizzontale e verticale, e per gestire le tre tipologie base di esperienza della vita:
1) intento, spazio di potere, chiarezza, lucidità, entusiasmo, determinazione, alta energia, capacità di operare in modo positivo e luminoso nella realtà ordinaria
2) rilascio, rancori, confusione, impedimenti, blocchi,episodi spiacevoli, bassa energia, incapacità di operare in modo positivo e luminoso nella realtà ordinaria
3) epifanie, sogni, visioni, centratura, connessione multidimensionale, neutralità e distacco dalla realtà ordinaria
La pratica consente di riportare l’energia di queste esperienze e dello stato in cui ci troviamo nel Cerchio per il beneficio di tutti. In cosa consiste la pratica, eccola passo per passo.
Stadio Zero) CENTRO: Interrompi le attività o passività quotidiane, ti fermi, chiudi gli occhi e porti immediatamente l’attenzione al respiro, collegandoti con il Centro. Percepisci il mondo esterno e i tuoi pensieri, emozioni, sensazioni, ecc. che si muovono nel Cerchio, mentre tu dimori nel Centro. Inspiri quel che provi e poi lo espiri nel Centro. Se fai la pratica di soli 5 minuti, basta che fai cinque respiri (uno per ogni elemento più il quinto elemento per il Centro), altrimenti 13 respiri, o un massimo di 144 respiri. Durante questo stadio puoi assumere la seguente postura: in piedi, con i piedi paralleli in apertura uguale alla larghezza delle spalle, le ginocchia e le anche leggermente flesse, la schiena eretta con le spalle rilassate, la punta della lingua preme contro il palato, le mani sono appoggiate sul centro del petto (la destra sopra la sinistra).
Stadio 1) INTENTO – ALTO (dal Cerchio al Centro): Rimanendo nel Centro prendi atto di ciò che nel Cerchio, nella tua esperienza della vita quotidiana di questo momento, in relazione al tuo intento, l’energia alta (1). Può essere un obiettivo di manifestazione, qualcosa che ti dà entusiasmo, motivazione, piacere, luminosità riguardo gli eventi della vita passata, presente o potenziale nel futuro. Può essere qualcosa che riguarda sia intenti personali sia collettivi.
Porta l’attenzione al Cerchio e immagina qualunque cosa consideri come pienamente realizzata nel presente, fissandoti su una scena particolare che ne rappresenta il compimento. La condizione per questa parte è che essa apporti benefici nella tua vita e in quella altrui. Deve trattarsi di qualcosa che non arreca danni a nessuno, incluso te stesso, e che è intesa a essere condivisa con tutti. Inspiri tutto questo dal Cerchio e poi lo espiri nel Centro. Se fai la pratica di soli 5 minuti, basta che fai un minimo di cinque respiri, altrimenti 13 respiri o un massimo di 144 respiri.
Durante questo stadio puoi assumere la seguente postura: in piedi, con i piedi paralleli in apertura uguale alla larghezza delle spalle, le ginocchia e le anche leggermente flesse, la schiena eretta con le spalle rilassate, la punta della lingua preme contro il palato, le braccia sono alzate con le mani al di sopra del capo, tenute immobili per tutto lo stadio. Quando hai concluso il primo stadio riporta le mani sul centro del petto (la destra sopra la sinistra).
Stadio 2) RILASCIO – BASSO (dal Cerchio al Centro): Rimanendo nel Centro prendi atto di ciò che nel Cerchio, nella tua esperienza della vita quotidiana di questo momento, è in relazione con il secondo stadio, rancori, limiti, l’energia bassa (2). Può essere una situazione dolorosa, spiacevole, un impedimento, qualcosa che causa malessere, paura, confusione, oscurità riguardo eventi della tua vita passata, presente o potenziale nel futuro. Può essere qualcosa che riguarda sia una tua situazione personale sia collettiva.
Immagina qualunque cosa consideri fissandoti su una scena particolare che la rappresenta. Inspiri tutto questo dal Cerchio e poi lo espiri nel Centro, liberando l’energia relativa come fertilizzante sia per il Centro sia per il Cerchio. L’energia che liberi si muove verticalmente e multidimensionalmente, favorendo processi di manifestazione luminosa orizzontalmente o/e verticalmente. Se fai la pratica di soli 5 minuti, basta che fai un minimo di cinque respiri, altrimenti 13 respiri o un massimo di 144 respiri. Durante questo stadio puoi assumere la seguente postura: in piedi, con i piedi paralleli in apertura uguale alla larghezza delle spalle, le ginocchia e le anche leggermente flesse, la schiena eretta con le spalle rilassate, la punta della lingua preme contro il palato, le braccia sono abbassate e con le mani all’altezza della regione pelvica, tenute immobili per tutto lo stadio. Quando hai concluso il secondo stadio riporta le mani sul centro del petto (la destra sopra la sinistra).
Stadio 3) EPIFANIA – CENTRO (nel Centro): Epifania è un termine che designa la manifestazione di una realtà soprannaturale o divina, un salto intuitivo improvviso, un momento profondo di estasi o connessione con la propria natura multidimensionale, o qualunque altra esperienza di guarigione che giunge come un dono (3). Questa è la caratteristica del Centro.
A questo punto ti colleghi unicamente al Centro, respirando verticalmente dall’alto al basso. Inspiri focalizzandoti sull’Alto e poi espiri puntando sul Basso. Se fai la pratica di soli 5 minuti, basta che fai un minimo di cinque respiri, altrimenti 13 respiri o un massimo di 144 respiri.
Durante questo stadio puoi assumere questa postura: in piedi, con piedi paralleli in apertura uguale alla larghezza delle spalle, ginocchia e anche leggermente flesse, schiena eretta con spalle rilassate, la punta della lingua preme contro il palato, le mani sono appoggiate sul centro del petto (destra sopra sinistra).
Stadio di Apertura (dal Centro al Cerchio): Rendi disponibile l’energia del Centro al Cerchio, riversandola come benedizione sul mondo, in qualità di rappresentante di una delle 12 Matrici. Inspiri l’energia del Centro e poi la espiri nel Cerchio. Se fai la pratica di soli 5 minuti, basta che fai un minimo di cinque respiri, altrimenti 13 respiri o un massimo di 144 respiri.
Durante questo stadio puoi iniziare con questa rapida sequenza: porti le mani sul centro del petto (destra sopra sinistra), poi alzi velocemente le braccia nella posizione del primo stadio, riportando subito dopo le mani sul centro del petto, poi spalancando le braccia orizzontalmente all’altezza del petto e riportandole al centro del petto, e infine abbassandole rapidamente per formare la postura del primo stadio riportandole nuovamente al cento del petto. In seguito per tutto il resto del tempo le braccia vanno tenute orizzontalmente all’altezza del petto, formando un semicerchio parallelo al suolo, come nell’atto di abbracciare un albero. A conclusione la mani vanno riportate sul centro del petto (la destra sopra la sinistra) e tenute in questa posizione per un minimo di tre respiri.
Rituale di Base del Sacro Cono
Pratica classica dell’astrosciamanesimo che può essere svolta in gruppo o individualmente, attraverso il movimento o l’immobilità fisica; comprende tre stadi cui corrispondono tre specifiche aree del Cerchio.
1) Nella versione dinamica cammini in senso orario intorno al cerchio. Dopo diversi giri, fermati davanti a uno dei dodici settori astrologici, quello verso cui provi più attrazione. Quel punto è in risonanza con il tuo Intento e consente di assaporarne al massimo l’essenza.
In genere si tratta del settore più allineato con volontà e desideri. In quel punto sei invitato a incorporare l’espressione più alta dei tuoi desideri, e a focalizzarti su ciò che vuoi per te e per gli altri. Durante questa fase del rituale ti colleghi con la tua identità multidimensionale nella frequenza più elevata che sei in grado di concepire (Doppio dell’Alto).
Si tratta, come per ogni altro stadio del rituale, di aprirti a sensazioni, immagini, parole, suoni, o qualunque cosa accade, senza giudicare né premeditare. L’Intento, una volta maturato, viene in seguito espresso attraverso gesti, danza, espressioni verbali, canti, suoni o rimanendo immobili in silenzio.
2) Terminato lo stadio dell’Intento, muoviti in senso antiorario. L’esternazione dell’Intento è destinata ad attrarre l’energia necessaria alla manifestazione, sovente attraverso forme apparentemente contrastanti, e a creare le basi per il secondo stadio: quello della Funzione.
Lasciati di nuovo guidare verso uno dei dodici settori. Quel punto è in risonanza con l’energia che richiede di essere liberata. Spesso è percepita come limite, blocco, eccesso, problemi, istinti e pulsioni inespresse.
L’energia di quel settore si può evidenziare mediante sensazioni, pensieri, emozioni, ricordi, immagini di persone, o qualunque cosa succede in quel momento, non importa se di natura apparentemente negativa o positiva. Il modo di esprimere l’energia è simile a quello usato nello stadio dell’Intento, anche se in questo caso è richiesta una partecipazione più intensa.
Durante questa fase del rituale ti colleghi con la tua identità multidimensionale nella frequenza più bassa che sei in grado di concepire (Doppio del Basso).
Questo secondo stadio rappresenta il momento chiave della pratica. Qui ti apri a dare il contributo energetico per il sacrificio rituale. Sacrificare significa compiere un’azione sacra che, in questo caso, consiste nel liberare, trasformare, o rinunciare a, qualcosa per donarla alla rete della vita.
Nell’astrosciamanesimo il sacrificio rituale è considerato come offerta dei rancori. Il rancore, o graha è qui inteso come ogni tipo di malessere fisico, emotivo, mentale e spirituale, incluso qualsiasi situazione o atteggiamento, anche di apparente benessere, che alimenta l’ego e il senso di separazione. Al contrario di ciò che comunemente si pensa, i rancori, il Buio, sono qui l’offerta preferita dalle dimensioni di Luce. Nelle attività di scambio con le realtà non ordinarie, essi rappresentano il materiale di maggiore valore. Ogni situazione in cui ne siamo carichi è sempre un momento di grande potere.
3) Nel terzo stadio, detto della Ricezione, dopo esserti mosso in senso orario, ti posizioni in un altro punto del cerchio. Qui si tratta unicamente di ricevere e abbandonarsi a tutto quello che arriva come frutto del lavoro e del sacrificio precedente.
Una volta che hai offerto i rancori, il Buio, alle dimensioni di Luce, puoi aprirti a ricevere. La posizione scelta a questo proposito è spesso in rapporto con il settore da cui puoi ottenere maggiore energia.
A conclusione del rituale, annota e riconosci i fatti salienti di ogni sequenza.
Il rituale può essere svolto efficacemente come regolare pratica sciamanica individuale, in versione dinamica o immobile (in posizione eretta, seduta o sdraiata). Diverse registrazioni di accompagnamento al Rituale di Base sono state prodotte.
Canti astrosciamanici: sono impiegati per onorare e connettere le varie parti del Cerchio e come pratica spirituale in cui il corpo e la sua voce diventano strumenti di comunicazione con le Guide e gli Spiriti. I canti impiegati nell’astrosciamanesimo comprendono i canti degli Spiriti Totem e delle Guide, i canti del Sacro Cono, il Sistema dei Canti Planetari e i canti delle tradizioni del Sacro Cerchio.
Questi canti attivano il campo energetico rappresentato da ciascun Settore e permettono la connessione con lo specifico Spirito Totem. Il loro effetto è potente, soprattutto quando sono praticati in gruppo. L’energia dei Settori può essere equilibrata, rilasciata, attirata e trasformata cantando i nomi degli Spiriti Totem e delle Guide. La struttura tradizionale dei canti consiste nel ripetere il nome di un dato Spirito Totem seguito dal termine Sadoh, che può essere tradotto come Spirito Guida. Questa combinazione favorisce la trasformazione di uno Spirito Totem in Spirito Guida. Per esempio, il canto del Settore 5 (Surahim Tahe) sarebbe Surahim Tahe Sadoh. Sii consapevole che questi nomi rappresentano potenti energie da trattare con rispetto. Usa questi canti solo se intendi stabilire o supportare la relazione con lo specifico Spirito Totem. Il canto può anche essere impiegato per accompagnare un viaggio sciamanico di connessione con lo Spirito Totem in questione, o come pratica autonoma e, in questo caso, è preferibile cantare una o due volte il giorno per 7 minuti durante un periodo di 28 giorni.
Una variazione dei canti astrosciamanici (Paheka Rubhe Korah) gestisce il Paheka Rubhe, o Rete Binaria degli Spiriti Totem, vale a dire le 144 combinazioni dei Dodici Spiriti Totem, e mira a liberare le relative componenti di rancore. In questo caso la prima parte del nome di uno Spirito Totem è combinata con quella di un altro Spirito Totem e seguita dal termine Sadoh. Lo Spirito Totem di polarità maschile (Hare Paheka) precede quello di polarità femminile (Mare Paheka). Per esempio, il risultato dell’unione tra Hare Sauter Kitaya (l’Hare Paheka del Settore 10) e Mare Kahe Pahe (Mare Paheka del Settore 1) è Sauter Kahe Sadoh. L’introduzione finale di Sadoh sancisce il riconoscimento della terza parte e il rilascio del blocco di quella specifica rete binaria.
SETTORI | SEGNI | PIANETI | SPIRITI TOTEM | COLORI |
1 | Ariete | Marte | Kahe Pahe | rosso |
2 | Toro | Venere, Terra | Rata Sahe Pah | rosso-arancione |
3 | Gemelli | Mercurio | Mahe Rahe Tahe | arancione |
4 | Cancro | Luna | Quiushade | arancione-giallo |
5 | Leone | Sole | Surahim Tahe | giallo |
6 | Vergine | Mercurio, Asteroidi | Kahesepoh Sadeh | giallo-verde |
7 | Bilancia | Venere | Ataherah | verde |
8 | Scorpione | Plutone, Marte | Harassadoah | verde-blu |
9 | Sagittario | Giove | Nivaya Sadhu | blu |
10 | Capricorno | Saturno | Sauter Kitaya | blu-viola |
11 | Acquario | Urano, Saturno | Uriah Tapeh | viola |
12 | Pesci | Nettuno, Giove | Taepeh | viola-rosso |
Sistema delle scale planetarie
Il sistema delle scale planetarie consiste in una serie di canti e colori abbinati a ciascun pianeta astrologico. La loro funzione è emettere vibrazioni che consentono l’attivazione di livelli energetici elevati. L’effetto è potente, e si manifesta attraverso il riequilibrio e l’integrazione delle caratteristiche del pianeta cui si riferiscono. Lo scopo essenziale è sviluppare la capacità di muovere l’energia dalle sue espressioni più basse alle più elevate. L’uso regolare dei canti planetari, consente inoltre di allargare la propria sfera di consapevolezza, di distinguere i vari stati della coscienza e avere esperienze sempre più frequenti delle loro manifestazioni più elevate.
La Tabella 1 presenta i canti abbinati a ciascun pianeta e il colore impiegato per la costruzione dei rosari planetari, mentre la Tabella 2 fornisce un quadro dei temi delle scale con riferimento a ciascun pianeta. La colonna dei rancori indica gli aspetti dissonanti del pianeta. Quella delle risorse elenca gli aspetti armonici o più elevati. La scala o il canto del pianeta in questione può essere impiegato anche quando le risorse sono bloccate, deboli o si esprimono al contrario.
Tabella 1
PIANETA/SETTORE | CANTO (4 volte) | CANTO (chiusura) | COLORE PERLE |
Sole | Oh Hey Yah | Oh | Rosso chiaro |
Mercurio | Oh Hi Ti Nah | Ti Oh | Porpora |
Venere | Nah Ti Nah | Oh | Verde chiaro |
Terra e Luna | Si Idriah | Neh Hah Mah Set | Bianco |
Marte | Neizy Dey Hoh Hi Mah | Kah Kah | Nero |
Asteroidi | Si Ti Yah Kah | Mah Si Kah (dopo l’ultima ripetizione del canto, si aggiunge: Ai Hey Poh) | Chiazzato |
Giove | Hi Su Mayo | Ey | Giallo |
Saturno | Dah Ti Kah | Oh Ey | Marrone |
Chirone | Kah Si Mah | Kah | Grigio |
Urano | Nah Mitriah | Nah Simitri | Argento |
Nettuno | Oh Myss | Oh | Verde marino o menta |
Plutone | Ti Yah | Ah | Legno chiaro |
Tabella 2
PIANETA | RANCORI | RISORSE |
Sole | Egocentrismo, arroganza, distruttività, esibizionismo, inflessibilità, orgoglio, paranoia, pomposità, tirannia, vanità. | Autostima, centratura, creatività, generosità, integrazione, intento, potere, unità, vitalità, volontà. |
Luna | Abitudini insane, attaccamento al passato, difesa eccessiva, dipendenza, indecisione, inibizioni, insicurezza, instabilità emotiva, isterismo, pigrizia, timidezza. | Amore incondizionato, appagamento interiore, cura di se stessi e degli altri, intimità, memoria, protezione, sensibilità, sicurezza. |
Mercurio | Agitazione, comunicazione distorta, imbrogli, iperattività, intellettualismo, mancanza di profondità e intimità, nervosismo, preoccupazioni, superficialità. | Capacità d’apprendimento, co-municazione efficace e luminosa, coordinamento, destrezza, illuminazione, intelligenza, leggerezza, potere di discriminazione, servizio. |
Venere | Ambiguità, avidità, compromessi, indolenza, proiezioni, erotismo cronico, dolori sentimentali, relazioni simbiotiche. | Amore, armonia, arte, bellezza, condivisione, cooperazione, equilibrio, perdono, piacere, relazioni sacre. |
Marte | Crudeltà, distruttività, egocentrismo, impazienza, irritabilità, ostilità, violenza. | Autoaffermazione, azione retta, chiarezza, coraggio, energia, iniziativa, pionierismo, volontà. |
Asteroidi | Critica, frammentazione, lamentela, pignoleria, perfezionismo, sacrificio masochista. | Analisi, capacità di lavoro, discriminazione, efficienza, servizio, sintesi. |
Giove | Deliri di grandezza, dispersione energetica, dogmatismo, esagerazioni, fiducia eccessiva, golosità, ingenuità, irresponsabilità, rischi smisurati o paura di rischiare. | Credenze di supporto all’Intento, espansione, fede, fiducia, ricerca e frequentazione della Guida Interiore, ottimismo, saggezza, senso del rischio. |
Saturno | Apprensione, cinismo, critica, depressione, freddezza, sfiducia, manipolazione, materialismo, limiti, paura, perfezionismo, pessimismo, rigidità, tristezza. | Affidabilità, autorità, disciplina verso l’Intento, fede, organizzazione, pazienza, realismo, senso di responsabilità. |
Chirone | Eccessivo idealismo, battaglie futili, malattie, autodistruzione. | Ricerca della verità, guarigione, servizio. |
Urano | Bisogno costante d’eccitazione e cambiamenti, caos, eccentricità, estremismo, incidenti, paranoia, perversione, ribellione, traumi. | Genio, indipendenza, intuizione, inventiva, libertà, originalità, rinnovamento. |
Nettuno | Confusione, dipendenze da alcool e droghe, vaghezza, fuga dalla realtà, illusioni, vittimismo. | Compassione, connessione con le realtà non ordinarie, misticismo, sintonia con il Tutto, trascendenza. |
Plutone | Il Canto non riguarda le altre caratteristiche di Plutone. Esso è usato solo nelle situazioni di crisi relative alla morte sia propria sia d’altre persone. |
Posture estatiche di trance sciamanica
Dall’antichità ci sono giunte statue, incisioni, pitture rupestri ed altri oggetti che, ben lungi dall’essere semplici espressioni creative delle culture di quei tempi, costituiscono insegnamenti per la connessione con altre dimensioni. Queste figure ritraggono persone in particolari posizioni fisiche le cui caratteristiche consentono di accedere a realtà non ordinarie. Si tratta di cerimonie rituali che si esprimono per mezzo di posizioni fisiche statiche. Le precauzioni e i suggerimenti usati per i viaggi sciamanici si applicano ugualmente alle posture.
Posture astrosciamaniche: si riferiscono alla relazione diretta con particolari spiriti ed entità multidimensionali, Graha, Paheka e Sadoha, comportano uno stadio esclusivamente superno, seguito da l’applicazione della postura e da un successivo stadio con graduale movimento fino a permetterre totale espressione mediante il corpo. Per ciascuno stadio vi sono varianti che permettono l’esperienza dello spirito dalle sue vibrazioni più basse alle più alte.
Segnature: Una formula di guarigione tradizionale italica, che opera tracciando segni sul corpo o su forme e luoghi fisici di quanti richiedono il loro intervento, praticata da individui che avevano ricevuto una chiamata interiore o scelti per le loro qualità da parte di un familiare o conoscente al fine di tramandare la pratica. La potenza di un segnatore derivava dalla quantità di segni e formule che poteva usare. Le segnature astrosciamaniche riguardano l’uso del sigilli astrosciamanici sul corpo, per la divinazione, il tocco astrosciamanico, la sessualità multidimensionale e tutto il complesso lavoro del Pahekarubhe
Astroshamanic Healing Touch, Sequenza di Base:
Premessa: Si parte con le mani incrociate sul petto, con i due pollici agganciati, in segno di unione con il Divino. Si immagina un altro pollice in fondo alla mano dopo il mignolo, per entrambe le mani (così abbiamo dodici dita). Anche i due pollici immaginari si agganciano in modo da rinforzare l’unione con il Divino.
Fase I: La mano destra si stacca dal petto e si muove nello spazio intorno. La mano destra rappresenta l’Intento consapevole, la Volontà in azione. Ci serve quindi per manifestare intenzioni e desideri di cui siamo coscienti, il cui percorso decidiamo noi in piena consapevolezza. Qui ti muovi in una dimensione di Luce. Muovi la mano destra per qualche istante e poi alzi entrambe le mani sopra la testa, restando così per almeno un minuto. Questo serve a dare più forza all’Intento consapevole. Poi incroci nuovamente le mani sul petto.
Fase II: La mano sinistra si stacca dal petto e si muove nello spazio intorno. La mano sinistra rappresenta l’inconscio, tutto ciò di cui non siamo consapevoli, tutte le pulsioni e le paure rimosse o nascoste. Ci serve quindi per manifestare il lato oscuro, e non possiamo in alcun modo determinare il percorso, ma soltanto prendere e accettare tutto quello che arriva. Qu ti muovi in una dimensione di oscurità. Muovi la mano sinistra per qualche istante e poi abbassi entrambe le mani, restando così per almeno un minuto. Questo serve a dare più forza al lato oscuro.
Fase III: Rimetti le mani incrociate sul petto (sempre con dodici dita) in segno di unione e resa totale al Divino. In questo spazio tutto quello che è emerso nelle prime due fasi viene restituito al Divino e noi ci svuoti completamente. Qui siamo in una dimensione sacra, oltre la luce e l’oscurità (la terza polarità).
Benocchio: l’opposto del “malocchio”, consiste nel guardare gli altri e il mondo in fermo allineamento con frequenze luminose, fondate sull’unità e l’accettazione di ogni aspetto dell’esistenza, attraverso gli occhi amorevoli dell’innocenza, vedendo gli altri privi d’invidia, rancori e miseria. Praticare il benocchio significa scandagliare la mente e il cuore, facendo attenzione a come guardi dentro e fuori di noi. Spesso tendi a identificare gli altri con età, aspetto fisico, salute, qualità, difetti, facendo confronti, generando invidie, competizione e ogni tipo di rancore. Metti gli occhi al servizio di un’immaginazione perversa, creando sceneggiate sadiche e masochiste riguardo ciò che gli altri pensano o fanno, a tuo favore o contro.
Contropiede ieratico: tecnica provocatoria che consiste nell’esprimere o simulare l’esatto opposto di ciò che l’identità ordinaria percepisce al fine di assumere controllo vigile sui propri stati d’animo e pensieri: per esempio, quando sei felice fingere di essere triste e vice versa.
Loop: nel teatro o danza astrosciamanica consiste nella ripetizione della stessa scena al fine di identificarne la matrice e favorire processi di adorcismo, discernimento degli spiriti, ricapitolazione e discriminazione multidimensionale.
Ricapitolazione: Il presupposto della ricapitolazione è che eventi passati possono bloccare l’energia vitale fino a quando non vengono individuati e liberati. In caso contrario il passato continua ad essere trattenuto nel corpo emozionale e costantemente riciclato, riattivato e condensato nel presente. Come esseri umani tendiamo a investire enormi quantità di energia in queste memorie, finché, proprio come in un computer, la memoria si esaurisce, e le nostre vite crollano o si bloccano. Oltre al riesame della propria vita e delle proprie memorie, al rilascio di rancori ed emozioni bloccate, la ricapitolazione può consentire ad energie precedentemente intrappolate di rendersi disponibili per implementare i risultati e gli obiettivi desiderati.
Il termine convivio è tratto dal latino convivium (banchetto, simposio). Lo scopo è condividere visioni, idee, emozioni, sogni ed altre esperienze, promuovere una comunicazione trasparente, attenta e onesta, prendere decisioni collettive giuste, apportare guarigioni, onorare la voce e presenza di ogni parte, creare un senso esperienziale di unità collettiva, rilasciare il senso di separazione, fornire nutrimento fisico, emotivo, mentale e spirituale, insieme anche alle condizioni per rilasciare i residui del nutrimento stesso a ogni livello.
Entrando nel Convivio, ogni membro è consapevole che si tratta di uno spazio sacro, la cui frequentazione favorisce un processo di guarigione comprendente non solo partecipanti, comunità e territorio circostante, bensì l’intero pianeta, e ogni forma di vita visibile e invisibile. Il Convivio ricorda che sebbene le circostanze del tempo atmosferico, emotivo e mentale, con diversi livelli di buio e luminosità, possono cambiare in un gruppo o per ogni individuo, la presenza del Centro, chiamato anche Sacro Cono, permane costante e accessibile ugualmente per tutti. Ciò insegna a rilasciare l’identificazione con i nostri processi emotivi e mentali personali, diventando coscienti di fare parte di una più ampia realtà.
Negli incontri i partecipanti si siedono in cerchio impiegando protocolli diversi in base alle tradizioni e consuetudini locali. In genere si inizia con alcuni momenti di silenzio e un’invocazione. In seguito a ogni partecipante è data la possibilità di intervenire, ricevendo attenzione da tutti gli altri. Ognuno può vedersi rispecchiato in chi parla. In questo modo si sviluppa intimità e fiducia, e si impara ad accettare gli altri come parte di sé stessi. Il Centro del Cerchio rappresenta l’asse verticale, e a esso è fatto regolare riferimento.
È la capacità di essere consapevoli, riconoscere e comprendere la qualità delle energie e dei vari tipi di entità e spiriti che le veicolano; l’abilità di distinguere tra l’autentica natura spirituale dell’essere, basata sull’unità, l’amore incondizionato, da illusione, separazione e inganno. In particolare comporta arginare la tendenza dell’ego a soffocare la nostra natura multidimensionale riconducendola esclusivamente all’identificazione con il corpo fisico e all’interazione con altri esseri umani. Gli spiriti sono per noi percepibili a livello emotivo e mentale, nelle sensazioni, forme pensiero e immagini interiori che consideriamo private. Secondo una prospettiva spirituale, non esistono pensieri o emozioni private. Il nostro corpo fisico è l’effetto tridimensionale della condensazione di forme pensiero ed emozioni, in cui queste transitano a diversi livelli di velocità, talvolta sostandovi provvisoriamente. Per divenire coscienti degli spiriti e sviluppare la capacità di discernere la loro natura, è necessario esercitare una disciplina che permette di essere testimoni dei processi mentali, emotivi e fisici, senza identificarsi o farsi possedere da essi. Il discernimento degli spiriti è impiegato per trovare e comprendere la volontà più profonda e giusta in una data situazione, e la natura della fonte di un’ispirazione, idea o impulso di cui abbiamo esperienza; consente di aprirci alla realtà occulta che esiste oltre il velo delle illusioni della vita ordinaria, permettendo di scorgere l’espressione di angeli, demoni e altre entità umanamente invisibili. Trattasi di un processo piuttosto complesso, che va affrontato con estrema cautela, avvalendosi idealmente del supporto di consiglieri spirituali o altri ricercatori, oltre che di spiriti luminosi, tenendo conto del fatto che gli spiriti più “malvagi” sono spesso quelli che si spacciano per gli spiriti più luminosi.Il discernimento degli spiriti, è presente in tutte le tradizioni sciamaniche e in molte tradizioni religiose, tra cui quella cristiana e cattolica, dove è considerato un carisma, o dono della grazia di Dio.
Discriminazione interdimensionale
Gestione di situazioni di crisi nel rapporto con gli altri secondo il processo di discriminazione multidimensionale.
1) osserva e prendi atto obiettivamente di quel che succede in terza dimensione, senza confonderlo con la quarta dimensione (emozioni), la quinta dimensione (pensieri, giudizi, interpretazioni), la sesta dimensione (intuizioni spirituali, visioni, esperienze trascendentali). L’osservazione può applicarsi relativamente anche a quanto succede nella sfera dei sogni e della trance.
2) osserva e prendi atto delle tue emozioni, come ti senti riguardo ciò che è successo in terza dimensione.
3) osserva e prendi atto dei tuoi pensieri, delle tue interpretazioni, valutazioni, giudizi riguardo ciò che è successo in terza dimensione e in quarta.
4) libera la terza dimensione dagli elementi che vi hai proiettato di quarta e quinta dimensione. Decidi in modo assoluto e risoluto di recuperare le proiezioni, traendole interamente da quanto hai osservato per riversarle nel tuo spazio interiore di potere, dove è sito il cerchio del sacro cono e liberare verticalmente le emozioni e pensieri proiettati, lasciandole riciclare nel reticolo multidimensionale della vita per il bene più alto.
5) riguardo la situazione che hai osservato riconosci il tuo intento, ciò che vuoi, che per te ha valore e/o di cui hai bisogno. Prenditi responsabilità a riguardo, comunicalo apertamente o prendi provvedimenti relativi. Distingui questo da ciò che vogliono gli altri, da quello che ha valore per loro e di cui hanno bisogno. Avendo liberato gli altri dalle tue proiezioni emotive e mentali, ora sei disponibile a comprendere cosa succede davvero agli altri. Gli altri se lo chiedi a loro te lo possono dire o meno, possono dirti la verità o meno. In ogni caso credi sempre alla versione data dagli altri, sia che sia vera o meno.
Hotspots multidimensionali: Luogo o individuo che facilita una connessione diretta a realtà non ordinarie, fruibile da parte di chi entra nell’aria di copertura del segnale o a chi dispone dei requisiti per accedere alle realtà in questione. Nella maggior parte dei casi gli individui che operano come hotspot, non sono consapevoli della loro funzione, perché incompatibile con i loro sistemi di credenza. La stessa situazione si applica a chi frequenta o abita in luoghi con caratteristiche hotspot.
Opera Curiale Pellegrinaggi: Progetto teatrale inteso ad attivare 144 delle 1728 Unità Territoriali del Sacro Cono attraverso una serie di viaggi e rituali misterici in luoghi di potere conosciuti e ignoti del continente europeo mediante eventi rituali e teatrali multidimensionali.
La versione teatrale astrosciamanica della Liturgia delle Ore, un insieme di rituali, preghiere, invocazioni, posizioni sacre, movimenti, danze, atti di culto e servizi pubblici celebrati in diverse ore del giorno in accordo con il relativo Binario e Trinità. Possono essere praticati sia nella sfera dell’immaginazione o del teatro o in entrambi. Il formato completo è praticato sette o otto volte al giorno, ogni volta è chiamato “ora” e dura da 30 minuti a 5 minuti.
Questa è la struttura di base di ogni ora:
– Apertura del Sacro Cono e Invocazione
– Canto, danza, postura o movimento di apertura
– Tre salmi scritturali, preghiere, canti o danze
– Breve lettura scritturale (dall’Epica del Sacro Cono o altri testi)
– Responsorio del binario e della trinità
– Cantico
– Rilascio binario, Intenzioni, Funzioni e Intercessioni
– Sigillatura del Sacro Cono
– Erogazione del Sacro Cono
– Benedizione conclusiva
Le ore sono le seguenti:
Matins (durante il sogno)
Lodi (all’alba)
Prime o preghiera del mattino
Terce o preghiera del mezzo-mattino
Sesto o preghiera del mezzogiorno
None o preghiera del pomeriggio
Vespri o preghiera serale
Compieta o preghiera notturna
La versione ridotta dell’Ufficio Divino del Sacro Cono include solo la pratica del mattino, della sera e della notte. Questo è il formato raccomandato. L’intero processo potrebbe semplicemente includere la Santa Pratica di cinque minuti eseguita tre volte al giorno, mentre almeno una volta alla settimana fare una pratica binaria completa, il sacro servizio del Sacro Cono o il Rituale Base, o partecipare idealmente a servizi tenuti via Skype.
La fase Intenzioni, Funzioni e Intercessioni coinvolge richieste di manifestazione da parte di vari membri del gruppo, gruppo di cerchi e convivi (come quello su comunità, facilitazione, primal embrace, manuale, ecc.), così come per la comunità, il paese e il mondo.
Il rilascio binario consente di riconoscere e comprendere sia il doppio superiore sia il doppio inferiore, in modo che ci uniamo anche agli universi paralleli cui si attengono.
Mentre pratichi ogni giorno sarai esposto alle diverse posizioni del Sole, della Luna, della Terra, dei settori, del ciclo lunare, solare e giornaliero, imparando esperienzialmente l’essenza del linguaggio astrologico da una prospettiva multidimensionale e sciamanica profonda. Poiché la pratica implica l’uso dell’immaginazione, del movimento, delle posture e dell’intelletto, il tuo corpo fisico, le emozioni, la mente, l’anima e lo spirito diventeranno sempre più intimamente allineati, facendo luce su misteri inaccessibili.