L’Institutum Provisorium sostiene la multidimensionalità della coscienza, per cui si propone di operare nel rispetto di ogni diversità. Questo significa che dinanzi a qualsiasi forma di conflitto e dualismo l’Istituto si adopera per mostrare uguale empatia nei confronti di ciascuna parte, facendo al tempo stesso il possibile per evidenziare visioni alternative o neutrali, sia sul piano ordinario che multidimensionale. Qualora inoltre una delle parti in conflitto sia in netta minoranza od oggetto di forti censure e pregiudizi, l’Istituto tende in genere a darne maggiore rilievo, onde ristabilire l’equilibrio e non perché né condivide necessariamente la visione. Da questa prospettiva se da un lato l’Istituto è in antitesi con il “pensiero unico”, il “globalismo” o qualsiasi forma di dogmatismo assoluto e separazione, dall’altro integra e onora questo tipo di visione come espressione della diversità. Ne deriva che, qualora tale visione fosse censurata od oggetto di forti pregiudizi, l’Istituto ne prenderebbe le difese, così come si comporterebbe similmente nei riguardi di qualunque altra visione.
La posizione del sottoscritto riguardo quanto sopra è riassumibile in questo link https://astrosciamanesimo.org/idee-provvisorie/
Ora vorrei illustrare una delle visioni maggiormente minoritarie nella realtà umana, che di conseguenza è spesso argomentata nella letteratura dell’Istituto, seppure non rappresenti necessariamente, per le ragioni espresse in precedenza, la sua propria visione.
Secondo questa visione il mondo in cui ci troviamo è una realtà arbitraria separata fondata sulla negazione di ogni altra realtà e su attività perverse indicibili di occultamento della nostra effettiva natura, causa incessante d’immani sofferenze, crudeltà e inganni. A tale riguardo uno degli scopi primari dell’Istituto è promuovere l’emancipazione multidimensionale, che comporta il riconoscimento della nostra esistenza in diverse realtà e l’affrancamento dal mondo predatorio in cui la nostra coscienza è intrappolata.
Coloro che sono sensibili a quanto sopra riconoscono che il proprio intento primario è liberarsi dall’asservimento a un mondo perverso per accedere a dimensioni di autentica luce e libertà. Sono quindi “profughi da una realtà separata”, migranti multidimensionali.
Nell’offrire strumenti per questo intento l’Istituto opera su tre piani: superno, ieratico e omologato.
Il piano superno concerne l’operatività esclusivamente multidimensionale o spirituale, tramite la frequentazione di realtà alternative, indipendentemente dalla propria collocazione od operatività fisica.
Il piano ieratico implica operazioni che trasferiscono sul piano fisico quanto è esperito sul piano multidimensionale. Tali operazioni sono di natura teatrale o rituale, per cui, sebbene si sviluppino a livello materiale, non hanno effetti diretti ed espliciti sulla realtà convenzionale.
Il piano omologato comporta conseguenze effettive nella realtà ordinaria, inquadrabili quindi sul relativo piano legale e formale.
Quanto sopra sarà oggetto in buona parte dei prossimi corsi e seminari dell’Istituto. A questo proposito sottolineo che i corsi dell’Istituto sono aperti a partecipanti di qualunque visione spirituale, così come politica e sanitaria, nella misura in cui abbiano tolleranza per l’altrui diversità.