“Quando la vita ti chiede di cambiare, vedi chiaramente cosa è necessario e cambia senza alcuna resistenza. Consideralo come un trampolino di lancio verso rivelazioni più grandi e meravigliose che sono lì in attesa di essere fatte” (Eileen Caddy)
Come forse saprete, lo scorso novembre, l’Institutum Provisorium (istituto provvisorio) si è trovato in uno stato piuttosto pragmatico di provvisorietà, a causa di vari accadimenti, tra cui la perdita della sede operativa. Per metafora, siamo “finiti sul tappeto”, provvisoriamente s’intende, perché questa momentanea “perdita di coscienza” ha rafforzato la coscienza multidimensionale che ci motiva. Pertanto, sull’onda della ferma decisione di restare a essa fedeli, ci siamo prontamente rialzati. La recente crisi ci ha permesso di rilasciare situazioni obsolete, focalizzandoci sull’essenza spirituale della nostra missione e preservando senza compromessi l’integrità del lavoro. Questo processo pone le basi per il passaggio a una nuova luminosa operatività allineata con il network di anime con cui siamo autenticamente in risonanza. In particolare, ci siamo avveduti che la nostra sede operativa è per sua coerente natura sia provvisoria che itinerante. Finché saremo di passaggio in questo mondo continueremo a ricercarla e a scoprirla ogni giorno in qualunque luogo ci troveremo.
Laddove nella stagione invernale abbiamo sempre continuato le nostre attività online, con l’inizio della primavera l’istituto ha ripreso le sue prime attività in presenza, mentre con l’imminente estate il calendario è colmo di eventi in diverse luoghi. Si tratta sia di luoghi assai familiari (Bologna, Corvaro, Trevignano e Saltburn-by-the-Sea) che di destinazioni inedite (Narni, Arcidosso, Genova, Padova). Colgo l’occasione per ringraziare profondamente quanti in questi mesi ci hanno sostenuto con la loro solidarietà, risonanza e amicizia.
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