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Doni: efficacia, semplicità, modestia, analisi, praticità;Rancori: critica, biasimo, cavillosità.
Riferimento Handoriano: Stato di Kortex, Nazione di K. Dulkar.
Spirito binario: Sauter Kahesepoh
Unità Territoriale Provvisoria: Russia, Stavropol, Adygea.
Anatomia: udito, ginocchio, ossa, ossificazione, sistema scheletrico, pelle, denti; perone sinistro; 3ª falange anulare dorso sinistro.
Mansione lunare (Ibn Arabi): 23 ث Thâ (th), Al Sa’d al Bula, The Fortune of the Swallower, 12°51’22” Capricorn, Plants, The Nourisher.
10.6 è una miscela di terra cardinale e terra mutevole, che integra l’aspirazione, l’autorità, l’impegno e l’integrità del Capricorno con l’adattabilità, l’efficienza e il servizio della Vergine. Questo binario fornisce una percezione logica, pragmatica e analitica, in grado di concepire le strutture sia nel loro schema generale che nei dettagli. 10.6 può salire al massimo picco di coscienza preservando la memoria fisica e dando forme concrete ai suoi conseguimenti. Esprimendo il meglio di sé quando gli vengono assegnati compiti specifici e pragmatici, è un maestro nel dispensare la guarigione nella terza dimensione.
Tre giorni dopo la Luna Piena esatta ci troviamo nella fase Luna Disseminante o Luna Gibbosa calante. Quanto è stato messo in moto, deve essere concluso con integrità e impegno, al fine di ricevere i suoi doni. Quando il Sole e la Luna si muovono in un aspetto di trigono il ciclo è maturo per fornire benedizioni e ricompense. Questa fase supporta la condivisione di risorse e doni su ciò che è stato generato con la luna piena, sviluppando una decisiva trasformazione, che richiede impeccabilità e costanza, con l’adesione a un intento irremovibile.
10.6 delinea una fase di profonda e sistematica concimazione, in cui il passato personale si trasforma in un’epica eroica collettiva che consente di cogliere l’illusorietà della separazione e l’autenticità della propria unità con tutto e tutti. Da questa consapevolezza matura un’attitudine d’immane servizio e devozione ambiziosa, che da un lato mira alle vette delle aspirazioni umane mentre dall’altro si dona e dissolve integralmente a favore di una mutazione di forma radicale. Scrive il poeta sacerdote Clemente Rebora: “Io penso certe volte che devo forse, in questo stadio di esistenza, far da concime – io, che con irrefrenabile gioia mi sento fusto e fronde e fiore e frutto al cielo (lo dico perché lo sento, anche se non è modesto il dirlo); far da concime all’albero della Vita”.
10.6 evidenzia con cruda integralità ogni aspetto del vivere materiale umano, diurno e notturno, ed è soprattutto da quest’ultimo che apprende le più luminose lezioni, che sovente lo dotano di un’aurea insuperabile d’invulnerabilità. Scrive Susan Sonntag: “La malattia è il lato notturno della vita, una cittadinanza più onerosa. Tutti quelli che nascono hanno una doppia cittadinanza, nel regno dello star bene e in quello dello star male. Preferiremmo tutti servirci soltanto del passaporto buono, ma prima o poi ognuno viene costretto, almeno per un certo periodo, a riconoscersi cittadino di quell’altro paese”.
Questo binario, considerando le pene dell’esistenza umana, ben lungi dal piegarsi a esse accede a uno stato d’istintivo distacco e trascendenza che permette di rovesciare la percezione degli accadimenti della realtà consensuale. La chiave risiede qui nello smascherare l’illusorietà o arbitrarietà del tempo lineare, creando un varco verso la multidimensionalità dell’esistenza. Da quel momento la realtà ordinaria segue a esistere come sempre, tanto che 10.6 pure vi contribuisce in maniera laboriosa, ma senza più identificarsi con essa, prendendola come un gioco. Scrive Alan Watts: “L’uomo soffre perché prende sul serio ciò che gli dei hanno creato per divertirsi”. Watts credeva che la vita fosse un gioco e che i problemi umani sono dovuti all’incapacità di comprendere questo gioco. Ciò che vanifica questa comprensione è la preoccupazione umana con le linee del tempo. La preoccupazione per il passato e il futuro, insieme all’asservimento a idee fisse sulla realtà ci porta lontano dal qui e ora, dove il gioco della vita sta realmente accadendo. Dice Susan Sonntag: “La verità è sempre qualcosa che viene detto, non qualcosa che si conosce. Se non ci fosse il parlare o lo scrivere, non ci sarebbe verità su nulla. Ci sarebbe solo ciò che è”.
Le credenze dominanti del genere umano si basano su una versione distorta dell’esistenza finalizzata a bloccare la coscienza da qualunque possibilità di espansione. Nulla di diverso da quello che accaduto finora succederà finché non riusciamo a trascenderle. Dice John Lilly: “Nella sfera della mente qualunque cosa crediamo essere vera, è vera o lo diventa, entro certi limiti che si possono determinare in modo sperimentale ed esperienziale. Questi limiti, a loro volta, sono credenze che devono essere trascese. Nella mente non ci sono limiti… Nella sfera delle menti connesse ciò che la rete crede essere vero, è vero o lo diventa entro certi limiti che si possono determinare in modo sperimentale ed esperienziale. Questi limiti, a loro volta, sono credenze che devono essere trascese. Nella mente della rete non ci sono limiti”.
Ciò che di grandioso appare nella realtà fenomenica del tempo vi fa solo una fugace apparizione, per cui non sarà più possibile recuperarlo in tale realtà. Il tempo divora all’istante tutto ciò che crea, fornendo tuttavia talvolta l’illusione di una sua, sebbene precaria, permanenza. Una percezione rigorosamente pragmatica, quale 10.6, si avvede che quanto appare nel mondo visibile è solo la sembianza di una realtà che esiste e seguita a esistere altrove. Lo scopo della nostra vita nel tempo dimora nella capacità di accedere alla matrice della vita, così come l’obiettivo della realtà separata consiste nell’occultare a tutti i costi la verità su chi siamo. Scrive il sacerdote russo Pavel Florenskij: “La mia più intima persuasione è questa: nulla si perde completamente, nulla svanisce, ma si custodisce in qualche tempo e in qualche luogo. Ciò che è immagine del bene e ha valore rimane, anche se noi cessiamo di percepirlo”.
Individui con 10.6
ARTE
Charles Addams (2SiUfNr) (Westfield, 7 gennaio 1912) disegnatore, fumettista statunitense, creatore di The Addams Family.
Lawrence Alma-Tadema (Dronrijp, 8 gennaio 1836) pittore olandese, celebre per soggetti classici, raffigurazioni del lusso e della decadenza dell’Impero Romano, con figure languide ambientate in favolosi interni in marmo o sullo sfondo del Mar Mediterraneo.
FILOS/PSIC.
J. Bachofen (Basilea, 22 dicembre 1815) giurista, storico, antropologo svizzero, noto per teoria del matriarcato, Il matriarcato.
MICHEL ONFRAY (10Nf) (Chambois, 1º gennaio 1959) filosofo, saggista francese, della corrente del post-anarchismo, i suoi scritti celebrano i sensi, l’ateismo filosofico, l’edonismo, il piacere, insieme a una decisa impronta etica e politica). Sostiene che le religioni sono indifendibili in quanto strumenti d’oppressione e di frattura con la realtà o di elusione da essa. Appoggia lo sviluppo di una sinistra “dionisiaca”, libertaria che cerchi la felicità per tutti, avversa alla sinistra del risentimento, negativa, fondata sulla vendetta, “che non vuole che i poveri diventino ricchi ma vuole che i ricchi diventino poveri”. La politica del ribelle. Trattato di resistenza e insubordinazione (Théorie du corps amoureux: pour une érotique solaire, 1997), Il corpo incantato. Una genealogia faustiana (Féeries anatomiques, 2003),Trattato di ateologia. Fisica della metafisica (Traité d’athéologie, 2005). “Venire al mondo significa scoprire di essere per la morte; essere per la morte significa vivere giorno per giorno la delusione della vita. Solo la religione dà l’impressione di arrestare il movimento. In realtà lo accelera”, “Lezione numero uno: se rifiutiamo l’illusione della fede, le consolazioni di Dio e le favole della religione, se preferiamo voler sapere optando per la conoscenza e l’intelligenza, allora la realtà ci appare così com’è: tragica. Ma una verità che toglie subito la speranza e consente di non sprecare del tutto la vita collocandola sotto il segno del morto-vivente è meglio di una storia che sul momento consola, ma ci fa trascurare il nostro unico bene: la vita qui e ora”, “La Bibbia, col pretesto di contenere tutto, impedisce tutto ciò che non contiene. Per secoli il danno che ne deriva è notevole”, “Il pensiero laico non è un pensiero scristianizzato, ma cristiano-immanente, nel quale, dietro un linguaggio razionale, spostato sul piano del concetto, persiste la quintessenza dell’etica cristiana. Dio lascia il cielo per scendere sulla terra. Egli non muore, non viene ucciso, non viene utilizzato con parsimonia, ma lo si acclimata sul terreno della pura immanenza”, “Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell’epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque per loro, diventa immediatamente un ateo”, “Il non avere figli non deriva dall’antipatia, ma da un amore troppo grande per farli nascere in questo mondo, troppo limitato, troppo vanitoso, troppo crudele”.
Johann Heinrich Pestalozzi (Zurigo, 12 gennaio 1746) pedagogista, riformista svizzero.
Charles Renouvier (3Ub) (Montpellier, 1º gennaio 1815) filosofo francese, iniziatore e massimo rappresentante del neocriticismo francese; suo tema fondamentale è l’esigenza di rivendicare la libertà individuale, compromessa dai sistemi sia idealistici, sia positivistici. Inizialmente simpatizzante verso il politeismo, la sua teologia nasce dall’esigenza di garantire l’ordine morale del mondo. Polemizza contro le filosofie della storia che pretendono di mostrare una necessità degli avvenimenti, scrivendo una storia utopica della civiltà europea diversa da quella realmente accaduta.
LETT.
Nahman Bialik (6Sp) (Rady, 9 gennaio 1873) poeta ucraino.
Antoine Houdar de la Motte (Parigi, 18 gennaio 1672) scrittore francese.
Charles Augustin de Sainte-Beuve (12Pi) (Boulogne-sur-Mer, 23 dicembre 1804) critico letterario, scrittore, aforista francese.
Esther Hillesum (4Ni) (Middelburg, 15 gennaio 1914) autore olandese di lettere e diari confessionali.
Mikhail Isakovsky (Glotovka, 17 gennaio 1900) poeta russo.
Philip Levine (Nv) (Detroit, 10 gennaio 1928) poeta statunitense.
Yukio Mishima (6Ub) (Tokyo, 14 gennaio 1925) scrittore giapponese.
Kaj Munk (Maribo, 13 gennaio 1898) drammaturgo, pastore protestante danese.
Sandor Petofi (7) (Kiskőrös, 1º gennaio 1823) poeta, patriota ungherese.
Clemente Rebora (4Uv) (Milano, 6 gennaio 1885) presbitero, poeta italiano.
Jules Supervielle (Montevideo, 16 gennaio 1884) poeta francese.
Ildikó von Kürthy (UPv) (Aachen, 20 gennaio 1968) scrittrice tedesca.
MUSICA
Mina Agossi (6 gennaio 1972) cantante jazz francese-beninese.
Thomas Bangalter (8) (Parigi, 3 gennaio 1975) musicista elettronico francese.
Jean Cox (10Pb) (Gadsden, 16 gennaio 1922) cantante statunitense, tenore.
Bo Diddley (Nv) (McComb, 30 dicembre 1928) cantante, compositore, chitarrista statunitense.
Caleb Followill (Mt. Juliet, 14 gennaio 1982) cantante, chitarrista ritmico statunitense (Kings of Leon).
David Johansen (Sv) (New York, 9 gennaio 1950) protopunk, blues, cantante pop, compositore, attore statunitense (The Dolls).
Barbara Eramo (Taranto, 5 gennaio 1972) cantante, musicista italiana, di musica folk, indie pop e worldmusic; In Trasparenza (2008), Emily (2014), Emisferi (2020); “L’eclissi”, “Emisferi” (2020; seguo, il movimento, sillabe di un’intuizione, doppie forze e verità, che la mente svela, tra luce e ombra, e allora aspetto, come una foglia sa aspettare, la sua stagione, sarò più piccola, così che ti potrò guardare, senza interferire. L’euforia dell’attrazione, manda la ragione a puttane, equilibri stabili, tra i nostri misteri, amici e rivali, e allora io sarò come una stella, parte di una costellazione, e mi risveglierò da un lungo sonno incosciente. Senza le stelle sono niente), “Dreams Survive”, “Passaggio”, “Trasparente” (2009; una ragione per essere qui a dicembre, è il sapore della legna che brucia, seguire il disegno formarsi nel tempo trasparente e fantasticare su come sarà … guardo i tuoi occhi e il mondo intorno è piccolo).
Aaliyah Haughton (11) (New York, 16 gennaio 1979) cantante, ballerina, modella, attrice statunitense.
Jay Kay (8SbPv) (Stretford, 30 dicembre 1969) artista inglese, cantante solista del gruppo acid jazz Jamiroquai.
Lemmy (10) (Stoke-on-Trent, 24 dicembre 1945) musicista, cantante, compositore inglese (Motörhead, Hawkwind).
Raymond McGinley (8UvfNiPf) (3 gennaio 1964) cantautore scozzese (Teenage Fanclub).
Nek (Filippo Neviani) (3Pv) (Sassuolo, 6 gennaio 1972) cantautore italiano, cattolico, antiabortista; “Cielo e terra”, “Le mie mani” (2009; Ci vuole contatto altrimenti questa vita che cos’è? è come in un viaggio verso qualche meta che non c’è… Le mani, le mie mani tu potrai trovarle qui quando piangi, quando ridi stringeranno forte e ti diranno si), “Le cose da difendere”, “Congiunzione astrale” (2013; È per come mi guardavi, Per I tuoi silenzi seri, Per la voglia che hai di vivere e di lasciarmi fare, È per quanto mi hai insegnato, Senza averlo mai saputo, Per la voglia che hai di ridere e di sdrammatizzare, Non siamo mai distanti, Insieme andiamo avanti questo amore non si può fermare, È congiunzione astrale) .
Dolly Parton (6Uf) (Sevierville, 19 gennaio 1946) cantautrice country, attrice statunitense.
Sakis Rouvas (3) (Corfù, 5 gennaio 1972) cantante greco, “Na m’agapas”.
Samira Said (10 gennaio 1958) cantante marocchina.
Teresa Salgueiro (Lisbona, 8 gennaio 1969) cantante portoghese (Madredeus), “O mar”.
Ray Simpson (Bronx, 15 gennaio 1954) cantante statunitense (Village People).
Stephen Stills (6) (Dallas, 3 gennaio 1945) chitarrista, cantautore statunitense (Buffalo Springfield; Crosby, Stills & Nas).
Eddie Vedder (UPv) (Evanston, 23 dicembre 1964) cantante statunitense (Pearl Jam), Rise.
Malcolm Young (3) (Glasgow, 6 gennaio 1953) chitarrista scozzese-australiano (AC/DC).
SPETTACOLO
MEHMET BOZDAG (Kayseri, 1° gennaio 1983) sceneggiatore, produttore, regista turco, creatore di ispirate serie televisive di spiritualità sufi, tra cui Yunus Emre: Aşkın Yolculuğu. Diriliş: Ertuğrul; Mendirman Jaloliddinv.
Niki Caro (Wellington, 20 settembre 1966) regista, sceneggiatrice neozelandese, Whale Rider.
Colin Clive (8) (Saint-Malo, 20 gennaio 1900) attore britannico, Frankenstein.
Clive Dunn (Londra, 9 gennaio 1920) attore, comico, artista inglese, conosciuto per la sitcom Dad’s Army.
Josh Evans (8Ni) (New York, 16 gennaio 1971) produttore, regista, attore, scrittore statunitense.
José Ferrer (6Pf) (San Juan, 8 gennaio 1912) attore, regista portoricano-statunitense, Oscar.
Danny Kaye (2UfpNr) (Brooklyn, 18 gennaio 1911) attore, cantante, comico statunitense.
Regina King (11Sr) (Los Angeles, 15 gennaio 1971) attrice, regista statunitense, Oscar (If Beale Street Could Talk).
David Lowery (Milwaukee, 26 dicembre 1980) regista, sceneggiatore, montatore statunitense.
David Lynch (8) (Missoula, 20 gennaio 1946) regista statunitense, film con elementi surreali, provocatori, A Ghost Story, Eraserhead, The Elephant Man, Dune, Blue Velvet (Blue Velvet, 1986, mescolando l’horror psicologico con il film noir, dall’omonima canzone di Tony Bennett, il film riguarda un giovane studente universitario che, tornando a casa per far visita al padre malato, scopre un orecchio umano reciso in un campo che lo porta a scoprire una vasta cospirazione criminale e a entrare in una relazione sentimentale con un tormentato cantante di lounge), Twin Peaks, Wild at Heart, The Straight Story, Lost Highway, Mulholland Drive (2001), Inland Empire. Dune, 1984, basato sull’omonimo romanzo di Frank Herbert del 1965, ambientato in un lontano futuro, il film racconta il conflitto tra famiglie nobili rivali mentre combattono per il controllo del pianeta desertico estremamente aspro Arrakis, noto anche come “Dune”. Il pianeta è l’unica fonte del melange di droga che consente la prescienza ed è vitale per i viaggi spaziali, rendendolo il bene più essenziale e prezioso dell’universo.
Mark Rylance (Ashford, 18 gennaio 1960) attore, drammaturgo, direttore artistico britannico, Oscar (Bridge of Spies).
Maggie Smith (Ilford, 28 dicembre 1934) attrice britannica, Oscar (The Prime of Miss Jean Brodie, California Suite).
Steven Soderbergh (Pv) (Atlanta, 14 gennaio 1963) regista, direttore della fotografia, montatore, sceneggiatore statunitense, Oscar (Traffic), Palma (Sex, Lies, and Videotape). Altre opere: Out of Sight, Erin Brockovich, Traffic Contagion, Magic Mike, Side Effects, Logan Lucky, Unsane; temi metafisici, distorsioni della realtà, percezioni multidimensionali, narrazioni non lineari.
Betty White (5SvNi) (Oak Park, 17 gennaio 1922) attrice, comica, cantante, autrice statunitense.
SPIRIT/REL
JOHN C. LILLY (Pb) (St Paiul, 6 gennaio 1915) medico, neuroscienziato, psicoanalista, filosofo, scrittore statunitense, ricercatore della coscienza, utilizzava serbatoi di isolamento e comunicazione con i delfini, interessato al progetto SETI, sviluppò l’equazione di Drake per stimare il numero di civiltà extraterrestri nella nostra galassia, The Center of the Cyclone, Simulations of God: The Science of Belief.
“Non devi soffrire il caos continuo per crescere”, “Mi sento solo un agente, ti do alcune chiavi che mi sono state date per passarle a te. Queste chiavi servono per aprire le porte della tua prigione attuale. Porte che si aprono su nuovi orizzonti. Porte al di là di dove sei ora”, “Io non sono la mia opinione di me stesso, non sono nulla che possa descrivermi. Sono solo una parte di un grande sistema che non può descriversi completamente; quindi, mi rilasso e sto nella fonte puntuale della coscienza, del piacere, della mobilità, negli spazi interiori. I miei compiti non includono descrivermi né avere un’opinione sul sistema in cui vivo, biologico o sociale o diadico. Con la presente abbandono questa ‘responsabilità’. Sono molto più di quanto possa concepire o giudicare di essere. Tutte le opinioni negative o positive che ho di me sono false facciate, titoli di testa, programmi limitati e inutili scritti su una carta sottile che svolazza e fluttua nella vastità degli spazi interni”, “Nella provincia della mente, ciò che si crede vero è vero o diventa vero, entro certi limiti da trovare sperimentalmente. Questi limiti sono ulteriori credenze da trascendere. Nella mente non ci sono limiti… Nella provincia delle menti connesse, ciò che la rete crede essere vero, o è vero o diventa vero entro certi limiti da trovare sperimentalmente. Questi limiti sono ulteriori credenze da trascendere. Nella mente della rete non ci sono limiti”, “Al livello più alto di satori da cui le persone ritornano, il punto di coscienza diventa una superficie o un solido che si estende per tutto l’universo conosciuto. Questa si chiamava fusione con la Mente Universale o Dio. In termini più moderni hai fatto una trasformazione matematica in cui il tuo centro di coscienza ha cessato di essere un punto di viaggio ed è diventato una superficie o un solido di coscienza… È stato in questo stato che ho sperimentato ‘me stesso’ come fuso e intrecciato con centinaia di miliardi di altri esseri in un sottile strato di coscienza che era distribuito in tutta la galassia. Una ‘membrana’”.
Pavel Florenskij (Evlach, 9 gennaio 1882) filosofo, matematico, presbitero russo, The Pillar and the Ground of Truth.
Maharishi Mahesh Yogi (Jabalpur, 12 gennaio 1918) spiritualista indiano, leader del movimento TM, raggiunse la fama come guru dei Beatles.
John O’Donohue (Clare, 1° gennaio 1956) poeta, autore, sacerdote, filosofo hegeliano irlandese, noto per aver reso popolare la spiritualità celtica.
SUSAN SONTAG (Sp) (New York, 16 gennaio 1933) scrittrice, filosofa, storica statunitense; Contro l’interpretazione (Against Interpretation, 1966), Styles of Radical Will (1968), On Photography (1977), Illness as Metaphor (1978), Sotto il segno di Saturno. Interventi su letteratura e spettacolo (Under the Sign of Saturn, 1980),The Way We Live Now (1986), The Volcano Lover (1992), In America (1999), Davanti al dolore degli altri (Regarding the Pain of Others, 2003).
“L’interpretazione è la vendetta dell’intelligenza sull’arte”, “La malattia è il lato notturno della vita, una cittadinanza più onerosa. Tutti quelli che nascono hanno una doppia cittadinanza, nel regno dello star bene e in quello dello star male. Preferiremmo tutti servirci soltanto del passaporto buono, ma prima o poi ognuno viene costretto, almeno per un certo periodo, a riconoscersi cittadino di quell’altro paese”, “Io intendo descrivere non la realtà dell’emigrare nel regno della malattia e del viverci, ma le fantasie punitive o sentimentali costruite intorno a questa situazione; non una geografia reale, ma stereotipi di carattere nazionale. Il mio tema non è dunque la malattia fisica in sé, ma i modi in cui la malattia viene usata come figura o come metafora. La mia tesi è che la malattia non è una metafora, che la maniera più corretta di considerarla – e la maniera più sana di essere malati – è quella più libera e aliena da pensieri metaforici”.
Carlo Maria Viganò (Varese, 16 gennaio 1941) arcivescovo cattolico italiano, già nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America, accusatore di papa Francesco, critico verso la gestione della pandemia che ha dichiarato essere un grande complotto.
ALAN WATTS (9Sb) (Chislehurst, 6 gennaio 1915) filosofo, scrittore, oratore, teologo inglese-statunitense, pietra miliare nello studio della vera natura della realtà e degli stati di coscienza alternativi, noto per aver interpretato e divulgato il buddismo, il taoismo e l’Advaita Vedanta (non dualismo) per il pubblico occidentale; sacerdote episcopale dal 1945 al 1950, membro della facoltà dell’American Academy of Asian Studies; autore di più di 25 libri su religione e filosofia, come La via dello Zen (The Way of Zen, 1957), uno dei primi libri bestseller sul buddismo. In Psychotherapy East and West (1961) descrive il buddismo come una forma di psicoterapia. In The Joyous Cosmology (1962) esplora le sostanze psichedeliche. Per W. l’intero universo è un nascondino cosmico (Lila), per cui la nostra concezione di noi stessi come un “ego in un sacco di pelle” o “ego incapsulato nella pelle” è un mito; le entità che chiamiamo le “cose” separate sono semplicemente aspetti o caratteristiche del tutto. Altre opere rilevanti: Behold the Spirit: A Study in the Necessity of Mystical Religion (1947), The Wisdom of Insecurity: A Message for an Age of Anxiety (1951), Myth and Ritual in Christianity (1953), Nature, Man and Woman (1958), Beat Zen Square Zen and Zen (1959), The Book: On the Taboo Against Knowing Who You Are (1966), Does It Matter?: Essays on Man’s Relation to Materiality (1970), In My Own Way: An Autobiography 1915–1965.
“Cercare di definirsi è come provare a mordersi i denti”, “L’ego è un’istituzione sociale senza realtà fisica. L’ego è semplicemente il tuo simbolo di te stesso. Proprio come la parola ‘acqua’ è un rumore che simboleggia un certo liquido senza esserlo, così anche l’idea di ego simboleggia il ruolo che interpreti, chi sei, ma non è lo stesso del tuo organismo vivente”, “La base del problema è capire che non esistono cose come le cose; vale a dire cose separate, eventi separati. Questo è solo un modo di parlare. Cosa intendi per una cosa? Una cosa è un sostantivo. Un sostantivo non è una parte della natura, è una parte del discorso. Non ci sono nomi nel mondo fisico. Non ci sono cose separate neanche nel mondo fisico”, “La maggior parte dell’attività umana è destinata a rendere permanenti quelle esperienze e quelle gioie che sono amabili solo perché stanno cambiando”, “Deve essere ovvio… che c’è un contraddizione nel voler essere perfettamente al sicuro in un universo la cui natura stessa è la momentaneità e la fluidità”, “Lo Zen… non confonde la spiritualità con il pensare a Dio mentre si sbucciano le patate. La spiritualità zen è solo pelare le patate”, “È particolarmente importante per gli occidentali capire che gli alti lama, i maestri Zen e i guru indù nella disciplina dello yoga sono esseri umani, non superuomini. Non dobbiamo metterli, come abbiamo posto Gesù Cristo, su piedistalli di riverenza così alti da escluderci automaticamente dai loro stati di coscienza”, “Voglio che una cosa sia assolutamente chiara. Non sono un buddista zen, non sto sostenendo il buddismo zen, non sto cercando di convertirvi nessuno. Non ho niente da vendere. Sono un intrattenitore. Vale a dire, nello stesso senso, che quando vai a un concerto e ascolti qualcuno che suona Mozart, non ha nulla da vendere se non il suono della musica. Non vuole convertirti a niente. Non vuole che tu ti unisca a un’organizzazione a favore della musica di Mozart rispetto, diciamo, a quella di Beethoven. E mi avvicino a te con lo stesso spirito di un musicista con il suo pianoforte o di un violinista con il suo violino. Voglio solo che tu goda di un punto di vista che mi piace”, “C’è ovviamente un posto nella vita per un atteggiamento religioso per la soggezione e lo stupore per l’esistenza. Questa è anche una base per il rispetto dell’esistenza. Non ne abbiamo molto in questa cultura, anche se la chiamiamo materialista. In questa cultura che chiamiamo materialista, oggi siamo ovviamente inclini alla distruzione totale del materiale e alla sua conversione in spazzatura e gas velenosi. Questa ovviamente non è una cultura materialista perché non ha rispetto per il materiale. E il rispetto è a sua volta basato sulla meraviglia”, “Non esiste una formula per generare il calore autentico dell’amore. Non può essere copiato. Non puoi convincerti o risvegliarlo sforzandoti sulle emozioni o dedicandoti solennemente al servizio dell’umanità. Tutti hanno l’amore, ma può venir fuori solo quando si è convinti dell’impossibilità e della frustrazione di provare ad amare se stessi. Questa convinzione non verrà attraverso condanne, odiando se stessi, chiamando l’amore per se stessi con cattivi nomi nell’universo. Viene solo nella consapevolezza che non si ha un sé da amare”, “Il tabù più fortemente imposto di tutti i tabù conosciuti è il tabù contro il sapere chi o cosa sei veramente dietro la maschera del tuo ego apparentemente separato, indipendente e isolato”, “Tutta la storia della religione è una storia del fallimento della predicazione. La predicazione è violenza morale”.
Spirito binario: Sauter Kahesepoh. Riferimento Handoriano: Stato di Kortex, Nazione di K. Dulkar. Unità Territoriale Provvisoria: Russia, Stavropol, Adygea
Riferimenti Handoriani: HSS 10-6 – Stato di Kortex, Regno di Kadulkas: si trova nel sud dello Stato Handoriano di Kortex (aka Haxar) al confine con Tanmarg. La capitale, Konus, il cui tradizionale plaid comprende tre tipi di verde, più strisce di blu e giallo, è la più piccola capitale nazionale di Kortex, a cui nell’era 4 è dato un ruolo rilevante. Le principali squadre sono i Kosmos e i Kulkadulkas. Kongress Xenos, Kosmos. Rilevante la cattedrale di Kuldukas, sita sul monte omonimo.
10-6-0 KONUS (già Xeres), Kapers, Kampus.
10-6-1 Konus Kristof, Kaduli Karkas, Kaduli Kanyas
10-6-2 Konus Kornelis, Kadulka Karkas, Kadulka Kaktus
10-6-3 Konus Kalligraf
10-6-4 Keks (cake), Kars, Kvas, Koks, Kops, Kurs
10-6-5 Kolos (ear), Kerns (cairns), Koles (wheels), Klass, Kliff, Xenos (ospite),
10-6-6 Khalis (vuoto), Kupets (merchant), Kosmos, Korpus (building), Kompas, Kaunas, Kodeks, Koloss, Kastris, Kadens, Kadiks, Kaykos
10-6-7 Kuznets (blacksmith), Konkurs (competition), Xostess, Xuniors, Klarens, Klemens, Kiparis, Kenotaf, Kalidas (arrendersi alla pietà), Khalaas (libertà), Kenotaf
10-6-8 Kuldukas, Kadulkas, Kompress, Kardenas, Katarsis, Kitovras, Kompleks, Kongress, Konstans, Khotelos
10-6-9 Kartograf, Xoreograf, Kalligraf, Khranilas’
10-6-10 Konus Kris (principe)
10-6-11 Konus Kiros (principe maestro), Konus Watts
10-6-12 Konus Kalkas, Konus Karlis, Konus Dulgas
Unità territoriali provvisorie: REGIONE D10-6: RUSSIA: Sud-Ovest
D10-6: RUSSIA, CAUCASO DEL NORD, Stavropol Krai: Stavropol (1); Pyatigorsk (2). INGUSCHIA: Magas (3). Ossezia settentrionale-Alania: Vladikavkaz (4). Kabardino-Balkaria: Nalchik (5); Prokhladny (6). Karachay-Cherkessia: Cherkessk (7). SOUTHERN, Krasnodar Krai: Krasnodar (8); Novorossiysk (9); Sochi (10); Gelendzhik (11). ADYGEA, Maykop (12).
20-22½ ° Capricorno; Capricorno / Vergine; Virgo / Mercury; 22 ° Capr.4 ‘: Gamma Lyrae, Sulaphat.