L’umanità non ha alcuna idea effettiva del senso della sua esistenza e di cosa le stia succedendo ora, così come nel passato e probabilmente nel futuro. Come possiamo quindi aspettarci di prendere decisioni sensate e di agire in modo appropriato?L’umanità vive in una realtà che non conosce affatto. Non sa niente sulla sua origine e sul suo destino. Nemmeno conosce la sua funzione in questo universo, che si rivela essere sempre più infinito. Come può quindi pretendere, anche solo per un istante, di saperla lunga? Quale immane sfacciataggine permette alle autorità politiche, sociali, religiose, intellettuali e scientifiche dell’umanità di ostentare tanta certezza su come stanno le cose. Quanta immane stoltezza porta il resto dell’umanità a credere e a ubbidire a costoro? Dinanzi agli accadimenti contemporanei, quanto sarebbe onesto e liberatorio sentire dire una volta per tutte dalle suddette autorità:
Non sappiamo chi e dove siamo, e nemmeno qual è il senso della vita umana, che cosa ci sta accadendo, e pure quel che ci è accaduto o ci accadrà. Non sappiamo in definitiva che pesci pigliare!