Il Sabato Santo conclude la Settimana Santa e la Quaresima. È la transizione tra la crocifissione e la resurrezione, quando Gesù viaggia negli inferi (o, in termini sciamanici, nel Mondo del Basso), compiendo la sua vittoria sulla morte e il diavolo (l’illusione della separazione), liberando le anime e aprendo le porte del paradiso e della pace.
Il Sabato Santo è una sorta di “quiete dopo la tempesta”, un giorno di tregua, riposo e silenzio, dopo la furia catartica del Venerdì e l’esultanza festosa della Pasqua.
Allora, oggi possiamo decidere di entrare nello spirito della tregua, che precede l’amnistia generale per tutti coloro verso cui proviamo rancori o tensioni, inclusi quelli che provano rancori o tensioni verso di noi. Qui ognuno riceve amore e pace da noi, e noi da loro, ogni lotta e competizione svanisce e c’è solo pace… E se proprio ci deve essere lotta, che lo sia nel gareggiare a chi offre più pace.
A pochi minuti dopo mezzanote, mentre in vari paesi suonano le campane, auguro una Buona Pasqua a tutti gli amici di questa pagina, piena di quello che ognuno profondamente necessita e ama in questo momento. Qualunque cosa o stato sia, confido vi giungerà ora o molto presto, insieme anche allo stupore di un imminente incontro luminoso carico di amore, gioia e incanto. Auguro una Buona Pasqua, con le stesse caratteristiche, anche a ogni altra persona.
© Franco Santoro
Immagine: Discesa agli inferi, iconografo bizantino anonimo, 1310, abside della Chiesa di San Salvatore di Chora, Istanbul