Nonostante siamo su questo pianeta da millenni la nostra comprensione del perché siamo qui e della natura e motivazione di questa realtà continua a essere un totale enigma.
Possiamo assumere idee fisse, sistemi di credenza e certezze scientifiche, filosofiche, politiche e religiose per anestetizzare il dolore della nostra ignoranza o per indurre stati di trance che ci permettono di vivere nell’illusione della conoscenza.
Tuttavia qualunque cosa impieghiamo per negare l’ignoranza e per simulare la conoscenza ha le ore contate. Nel momento in cui viene meno il suo effetto anestetico o stupefacente, ci ritroviamo immancabilmente nella realtà della nostra ignoranza.
Siamo circondati e riempiti da un mondo sconosciuto. La nostra vita è un totale mistero. Non abbiamo alcuna idea di quel che ci succede. Tutti i nostri problemi e paure derivano dalla negazione di quanto sopra e dall’arroganza di sostenere idee e credenze che pretendono di saperla lunga su chi siamo e come vanno le cose.
Niente cambierà mai nella vita umana a meno che non avremo il coraggio di liberarci di ogni idea fissa e l’onestà di proclamare la nostra completa ignoranza.
Il primo passo verso la conoscenza è il riconoscimento della propria ignoranza.
Nei miei seminari spesso i partecipanti vengono alla ricerca di conoscenza, talvolta con l’idea che questa conoscenza possa procedere da me. Ma io posso solo comunicare ignoranza e questo l’ammetto palesemente.
Ogni conoscenza che impiego è provvisoria, strategica. Essa serve solo a permetterci di desistere dall’attaccarci a conoscenze fisse e al fine di farci aprire al mistero dell’esistenza.
© Franco Santoro