“Tutte le volte che ignoriamo o non ascoltiamo una donna alla televisione o sulla stampa perché la nostra attenzione è stata attratta dalla sua taglia, dal suo trucco, dal suo abbigliamento o dalla sua pettinatura, il mito della bellezza funziona al meglio della sua efficienza. […] Avremo già fatto un passo avanti sotto il profilo politico quando avremo respinto il concetto propinato ostinatamente secondo cui l’aspetto esteriore di una donna è il suo linguaggio, e quando ci ascolteremo a vicenda al di là del mito della bellezza”. (Naomi Wolf, nata il 12 novembre 1962, Sole in Scorpione, Luna in Gemelli, Ascendente in Capricorno)
Nella sua opera “Il mito della bellezza” (The Beauty Myth) la Wolf sostiene che la “bellezza” è un concetto artificiale costruito socialmente ed un elemento primario della trance ossessiva della nostra realtà consensuale separata. “Una cultura che si fissa sulla magrezza femminile non rappresenta un’ossessione verso la bellezza femminile bensì verso l’obbedienza femminile. Le diete sono il più potente sedativo politico della storia delle donne.”
Naomi Wolf considera il mito della bellezza come uno strumento di tortura inteso a fare soffrire la donna per l’impossibilità inevitabile di conformarsi ad esso. “Perché l’ordine sociale sente il bisogno di difendersi eludendo la realtà delle donne vere, dei loro visi, delle loro voci, dei loro corpi, e riducendo il loro significato a delle immagini belle, codificate e riprodotte all’infinito? Anche se le ansie personali inconsce possono essere una forza possente nella creazione di una menzogna vitale, in pratica questa viene garantita dalle necessità economiche. Un’economia che dipende dalla schiavitù ha bisogno di promuovere immagini di schiavi che la giustifichino.”
Su un altro versante, l’approccio artistico verso la bellezza di Auguste Rodin, nato il 12 novembre 1840, pure lui Sole in Scorpione, Luna in Gemelli e Ascendente in Capricorno, è descritto come segue: “Chiunque può guardare una bella ragazza e vedere una bella ragazza. Un’artista può guardare una bella ragazza e vedere la donna anziana che sarà in futuro. Un’artista migliore può guardare una donna anziana e vedere la bella ragazza che era in passato. Ma un grande artista, un maestro, e così era Auguste Rodin, può guardare una donna anziana, ritrarla esattamente come è… e costringere chiunque, anche chi ha la sensibilità di un armadillo a vedere che questa bella e amabile giovane ragazza è ancora viva, per niente vecchia e brutta, ma semplicemente imprigionata dentro un corpo sciupato.” (R. Heinlein)
Hai mai visto la bellezza del tuo corpo multidimensionale allo specchio?
Poiché si tratta di un corpo multidimensionale, esso può coesistere in diverse dimensioni.
Il corpo multidimensionale può operare oltre la terza dimensione fisica ed essere attivo nella quarta dimensione, laddove il movimento avviene non solo nello spazio, bensì anche nel tempo.
Il corpo multidimensionale può cambiare età, e pure sesso, a proprio piacimento e a seconda delle circostanze.
Quando ci identifichiamo costantemente e in maniera cronica con la nostra bellezza o bruttezza in un dato momento, la nostra età attuale, con lo stato di salute e con il nostro genere sessuale, questo indebolisce e limita il corpo multidimensionale.
Se nel corso della vita ci facciamo un’idea fissa riguardo la nostra bellezza, la nostra età, le nostre condizioni energetiche, il nostro sesso, il nostro carattere, difficilmente riusciremo ad accedere ad una realtà superiore in cui non esistono queste limitazioni, laddove il maschile e il femminile sono completamente integrati in ciascun essere, così come la capacità di assumere la propria forma estetica e psicologica in base ad una libera scelta.
Cerca di immaginare te stesso nel modo migliore che puoi, e fai questo anche riguardo le persone che incontri nella vita.
Evita di guardarti allo specchio, identificandoti con quello che vedi.
Ciò che vedi è il prodotto di quello che pensi, e i nostri pensieri sono il risultato di una visione provocata da una percezione distorta fondata sulla separazione e il dualismo.
Quindi, ciò che vedi non è reale, lo hai accettato come reale, e a questo punto ti puoi chiedere quanto giova a te e agli altri accettare questo tipo di realtà, la cui unica certezza finale è la malattia, la decadenza, l’abbandono, la separazione e la morte.
Sicuro, questa realtà è assai potente e non conta nulla liquidarla con trite constatazioni.
Quello che importa invece è passare alla pratica.
Questa realtà separata è potente perché continuiamo a dargli potere, senza aprirci ad altre alternative.
Le alternative esistono ed occorre tempo e pazienza per consentire ad esse di acquisire potere.
E per cominciare occorrono primi fondamentali passi.
Puoi cominciare adesso.
Considera te stesso e gli altri al meglio sia nel loro aspetto fisico che in quello energetico.
Non importa se decidi di vederti più giovane o più vecchio, più bella o brutta, quel che conta è che sia tu a fare questa scelta.
E fai attenzione, perché l’aspetto o gli aspetti in cui scegli di immaginarti e concepirti ora, nel caso ci fosse proprio in questo momento un salto dimensionale, potrebbero essere gli aspetti che avrai nel luogo in cui andrai.
© Franco Santoro
Immagine: “Mirror”, di Dicksee