Può causare forte disagio vedere la sfera dei sentimenti e delle relazioni di amore secondo una prospettiva contrattuale. Ma è proprio il confronto con questo disagio che ci può consentire di essere veramente onesti e trasparenti con noi stessi e gli altri.
L’innamoramento opera come un potente processo di alterazione ed espansione della coscienza, ma se non comprendiamo da che cosa è motivato, saremo solo vittime di questo processo e della sua inevitabile conclusione.
Quando diciamo o pensiamo di amare, chi e cosa effettivamente amiamo?
Ci riferiamo a qualcuno in particolare, o piuttosto a qualcosa, a un’esperienza, a un’idea, a particolari tempi e condizioni?
Se osserviamo attentamente con scrupolosa onestà ci rendiamo conto che nella maggioranza dei casi non amiamo qualcuno, bensì l’idea che ci siamo fatti di qualcuno o l’esperienza che associamo a quel qualcuno.
Se consideriamo in retrospettiva le nostre relazioni passate possiamo avvederci di come sono cambiati i nostri sentimenti verso certe persone nel momento in cui determinate condizioni o esperienze, quel qualcosa che veramente amavamo è venuto a mancare.
Questo è il contratto! Quando le sue condizioni sono onorate il contratto funziona ed entrambe le parti sono soddisfatte. Quando queste condizioni sono violate, il contratto entra in crisi. Conoscere quali sono le condizioni delle nostre relazioni è vitale per la guarigione a ogni livello dell’esistenza.
Non amiamo qualcuno, bensì l’esperienza fisica, emotiva, mentale o spirituale che possiamo avere con quella persona, incluso nei livelli contrattuali più elevati, l’esperienza di amarlo incondizionatamente, senza pretendere nulla in cambio, volendo solo il suo bene.
Quindi ogni volta che proviamo amore per qualcuno, questo è un sentimento nobile, sacro, che nessuno può giudicare. È un sentimento che ci confronta tuttavia, in nome stesso di quell’amore, con la responsabilità di chiarire la natura di questo amore, verso che cosa effettivamente proviamo amore, a cosa apriamo il nostro cuore.
Quando esiste chiarezza a tale riguardo, allora possiamo capire le condizioni contrattuali, identificando anche altri contratti, che operano nell’ombra o ad altri livelli di coscienza.
Ogni volta che iniziamo una relazione si attiva un contratto primario, che è quello allineato con la volontà divina e dell’anima delle persone, insieme ad altri contratti legati a diversi livelli di separazione. La relazione diventa un viaggio di amore e conoscenza verso Dio, che comporta allo stesso tempo recuperare la verità riguardo la nostra natura originaria e quella di Dio, un’opera di guarigione radicale, il rilascio della percezione illusoria della separazione e il ritorno all’unità.
© Franco Santoro