Quando uno o più individui riescono a incontrarsi e vedersi profondamente per ciò che sono davvero, aprendo con totalità il loro cuore, anche per pochi minuti, non importa cosa è successo prima o accadrà in seguito, quei pochi minuti hanno il potere di durare per l’eternità.
Il vero scopo delle relazioni umane consiste nel creare le condizioni affinché queste esperienze abbiano luogo. Ciò comporta volontà, fiducia, pazienza e tempismo, perché spesso possono accadere all’improvviso, senza preavviso. Soprattutto, richiede la capacità di riconoscere e conservare con cura la consapevolezza di queste esperienze. Sono i segni più sacri e tangibili della presenza di Dio. Non importa quanto e come cerchiamo Dio nella preghiera e nella meditazione, fin quando siamo in questo mondo, è qui che abbiamo necessità di incontrarlo.
La presenza di Dio si rivela mediante tutte le esperienze di amore profondo che abbiamo nella vita. Assieme alla rivelazione, giunge anche la responsabilità umana di RICORDARE quei momenti, malgrado ciò che può sembrare accadere dopo di essi, sfidando spesso la brutale percezione che siano finiti per sempre.
Tutte le relazioni umane sono destinate a finire sul piano fisico. Questo è inevitabile, era una condizione contrattuale presente sin dall’inizio. Fa parte della nostra responsabilità come esseri umani di accettarla e onorarla. Ed è soprattutto nostra responsabilità finalizzare lo scopo del contratto, che implica generare esperienze di vero amore, debellando l’illusione della loro breve durata, permettendo a esse di rimanere sempre accessibili e di risiedere nell’eternità.
© Franco Santoro