Questa è una tra le frasi usate con maggiore frequenza a livello mondiale. Alcuni sono irrefrenabili nel farne uso (specialmente nella versione inglese “I love you”), mentre altri esitano o provano un certo disagio a impiegare la frase.
Per dire “ti amo” con integrità è necessario considerare ogni aspetto grammaticale della frase.
1) Dapprima si tratta di essere pienamente coscienti della natura e identità del pronome personale soggetto, ossia “chi compie l’azione di amare”, l’io della situazione, che nella lingua italiana è sovente omesso, seppur sottinteso. Prima di prenderti la responsabilità di compiere un’azione così delicata (lo vedremo tra poco) come quella di amare qualcuno è necessario che tu chiarisca chi sei, continuando a domandarti “chi sono?” fin quando non ricevi una risposta soddisfacente, esperienziale e non presa a prestito da altri. Sii paziente perché per ottenere questo risultato potrebbe essere necessario impiegare molto tempo.
2) Poi, occorre che tu chiarisca il significato del verbo “amare”. Cosa vuol dire per te “amare”? Ci sono numerosi significati che questo verbo, e la parola “amore” da cui deriva, possono avere. Per esempio, si tratta di “eros” (desiderio sessuale), “philia” (amore e affetto tra amici), “storge” (amore tra parenti e figli), “agape” (amore incondizionato o divino) o cosa significa per te esattamente? Sii paziente perché anche qui potrebbe occorrere molto tempo per portare chiarezza.
3) Infine, è indispensabile chiarire la natura e identità del pronome personale complemento, il “ti”. Cosa intendi per “ti”. È il corpo fisico di un essere umano, il suo carattere, la sua intelligenza, la sua anima? Inoltre occorre verificare se questo “ti” è solo un’idea nella tua mente, una proiezione di qualcosa di conscio o inconscio che esiste in te. Se sei veramente onesto è molto probabile che questo sia il caso, e allora si tratta di ritornare al punto 1.
© Franco Santoro