Come mai ti trovi in una realtà e corpo separato?
Un corpo destinato prima o poi a soffrire nella maggior parte dei casi e a morire in tutti i casi possibili?
Lasciamo perdere le considerazioni filosofiche e spirituali, e proviamo a essere rigorosamente pragmatici.
Sei in un corpo separato e in una realtà separata, come conseguenza di un atto sessuale.
Insomma, se proprio vuoi dare la colpa o il merito a qualcuno o qualcosa, e decidi di essere strettamente pragmatico a riguardo, l’unico responsabile è l’atto sessuale, o più specificatamente un certo tipo di atto sessuale in cui la combinazione di uno spermatozoo con la cellula uovo origina lo zigote. Lo zigote è una singola cellula che in circa nove mesi si divide e frammenta ripetutamente fino a dare vita a un bambino.
Quindi alla fine dei conti siamo tutti uno zigote in avanzato stato di frammentazione, generato da due zigoti in uno stato ancora più avanzato di frammentazione. Allora la chiave del motivo per cui sei in un corpo fisico separato risiede pragmaticamente nell’atto sessuale che ha portato alla creazione dello zigote. Che altro ti puoi aspettare da una singola minuscola cellula solitaria e separata, che a sua volta si frammenta in tante parti?
Tutto colpa, o merito, di quell’atto sessuale.
Quindi a seconda del tuo orientamento rispetto l’utilità della realtà fisica si tratta di seguitare quel tipo di atto sessuale o usare un’altra tipologia di atto sessuale.
Fino a qui in effetti non c’è niente di rivoluzionario. La maggior parte degli atti sessuali umani non sono svolti con l’intento di creare uno zigote. Al contrario, spesso si tratta proprio di evitare il più possibile questa evenienza.
Attenzione, io qui non sto prendendo affatto posizione a sfavore della creazione dello zigote, e nemmeno a favore!
Per mia sventura sto cercando di chiarire qualcosa che proprio non è possibile chiarire, e che mi può causare diversi guai.
Io sto prendendo ahimé posizione rispetto al modo in cui si compie l’atto sessuale consueto, sia che si crei lo zigote o meno.
Qual è la caratteristica più tipica di un atto sessuale, sia che si impieghino metodi anticoncezionali o meno, sia che si faccia uso di un’orifizio o un altro, o che si usi il fai da te?
La sua natura privata, intima, nascosta, che coinvolge solo coloro che sono impegnati nell’atto stesso e l’impiego di parti del corpo rigorosamente coperte in tutte le culture ad eccezione di quel particolare momento in cui si svolge l’atto sessuale.
E se ciò che causa questo corpo separato e la realtà in cui vive fosse proprio l’aspetto privato, l’esclusione degli altri, l’isolamento, dell’atto sessuale consueto?
Attenzione, io qui non sto prendendo posizione a favore delle orgie, del poliamori, del sesso in strada (Why don’t we do it in the road) e nemmeno del contrario!
Per mia sventura sto cercando di spiegare in modo decisamente fallimentare che l’atto sessuale è la pratica più pubblica possibile, che quando fai sesso stai operando in intima relazione con tutta la popolazione mondiale e multidimensionale, con ogni tipologia di zigote potenziale e manifesto, di prima, seconda, terza, quarta, e a seguire dimensione.
Se tu ti illudi di essere da solo, in masturbazione autistica o intimità erotica o romantica esclusiva con qualcuno, questa tua stessa illusione genera il corpo separato e la sua realtà, poco importa se alla fine salti fuori uno zigote o meno.
Esiste un altro tipo di atto sessuale, l’atto più rivoluzionario possibile, in cui l’atto stesso è riconosciuto ed effettuato nella sua tangibile valenza multidimensionale…
(8.10) 121118