Chi presta ascolto ai miti, non importa quale sia il suo livello culturale, dimentica la sua particolare situazione ed è proiettato in un altro mondo, in un altro universo che non è più il suo piccolo povero universo di ogni giorno… I miti sono veri perché sono sacri, perché riguardano esseri ed eventi sacri. Ne deriva che, recitando o ascoltando un mito, si ristabilisce il contatto con il sacro e con la realtà, e facendo ciò si trascende la condizione profana, la situazione ‘storica’. In altre parole si va oltre la condizione temporale e la trita autosufficenza che è il destino di ogni essere umano semplicemente perché ogni essere umano è ‘ignorante’, nel senso che identifica se stesso, e la Realtà, con la sua situazione particolare. E l’ignoranza è, prima di tutto, questa falsa identificazione della Realtà con ciò che ognuno di noi sembra essere o possedere.
(Mircea Eliade, nato il 13 marzo 1907, Sole in Pesci, Luna in Capricorno, Ascendente in Acquario)