Fai massima attenzione quando noti una certa, anche minima, esitazione nelle tue convinzioni più irremovibili, così come nella tua ostilità verso quelle altrui.
Soprattutto, esercita molta cautela allorché ti avvedi che questa incertezza è subitamente repressa e rimpiazzata da un maggiore accanimento nel sostenere le tue convinzioni.
Sii il più possibile consapevole, perché è proprio in queste circostanze, che si pongono le premesse della tua riduzione a un mero ingranaggio di una realtà separata.
Presta tanta attenzione, perché nel culmine della tua avversione verso le idee che detesti, così come del sostegno di quelle con cui ti identifichi, dimora una linea di frontiera. Questo confine resta invisibile a meno che non cominci a dubitare di quanto hai creduto finora.
Oltre quella frontiera, ogni mondo autistico, fondato sul dualismo, sinonimo, tanto per provocare (sic!), di binarismo, si dissolve.
Allorché ti identifichi totalmente con una data convinzione, ordinaria o alternativa che sia, l’unico scopo della tua esistenza diventa occultare quella linea di confine. Intimamente sai che oltre a essa smetti di esistere. Nel frattempo puoi sopravvivere solo nel tempo, ma il tempo finirà alla fine dei tempi, ed è già finito oltre il confine.
Allora, più semplicemente, sia che risuoni con quanto sopra o meno, per previdenza, perché appunto non si sa mai, prenditi qualche attimo ogni giorno per mettere in dubbio radicalmente le tue più accese convinzioni, così come per accettare quelle che maggiormente osteggi. Almeno solo qualche istante, per Dio!