Ogni volta che incontri qualcuno, anche se lo vedi solo per un istante, sia che ciò avvenga sul piano fisico che nelle tue fantasie e sogni, si tratta di un evento decisivo. In quel momento incontri una parte di te. Quel che dici, pensi, percepisci e fai è determinante. Ci sono in apparenza tante opzioni rispetto a ciò che può accadere quando incontri qualcuno. Ma si tratta solo di apparenze perché alla fine dei conti ci sono solo due possibilità: benedire o maledire. Il problema è che, in una realtà fondata sulla separazione, a meno che tu non benedica esplicitamente qualcuno, per impostazione predefinita lo stai maledicendo. Maledire qualcuno significa identificarlo con un corpo fisico separato. Poiché ogni corpo fisico che vedi è destinato inevitabilmente alla morte, quando identifichi qualcuno o qualcosa come corpo fisico separato lo stai di fatto condannando a morte e nella maggioranza dei casi anche alla sofferenza e alla paura. Come avviene questo processo d’identificazione? In modo pressoché istantaneo, come impostazione predefinita del programma che governa la consapevolezza umana. Identifichi qualcuno come corpo fisico separato, per cui lo maledici, nel momento in cui convalidi la percezione di quel corpo scisso dagli altri e dal tutto, incluso te stesso. Ogni volta che incontri qualcuno la mente umana invia in automatico dati informativi arbitrari intesi a sostenere la separazione. Sono dati in apparenza innocui, quali l’età, lo stato di salute, il genere sessuale e l’aspetto di un corpo fisico, a cui si possono aggiungere ulteriori dettagli quali nome, cognome, professione, stato civile, ecc. A meno che tu non rilasci queste informazioni, sostituendole con pensieri espliciti di unità e amore, la maledizione viene confermata. Il lavoro di guarigione implica arrestare sistematicamente tale processo, così come disattivare le maledizioni precedentemente confermate. Tutte queste maledizioni esistono nel database della tua mente. Si tratta di maledizioni verso gli altri, che a loro volta, sono maledizioni verso di te. Ora, strategicamente, immagina di avere accesso a un pulsante che, una volta premuto, può disattivare tutte queste maledizioni. Se vuoi puoi premerlo, ricordandoti di premerlo ancora ogni volta ti dimentichi di benedire. Ma soprattutto appunto di tratta di ricordarti di benedire. Benedire, in breve, significa riconoscere qualcuno o qualcosa come parte di te, in unità con tutto e con Dio.