Questa realtà (in cui leggi queste parole e dove ti percepisci essere testimone o protagonista dei relativi eventi) è una simulazione informatica, uno spazio autistico puramente arbitrario, sulle cui effettive finalità si può indagare o dibattere ovunque a eccezione che all’interno della simulazione stessa. Ne deriva che tutto ciò che qui accade fa parte di tale simulazione. Se cerchi la realtà autentica occorre che vai altrove.
Affermare quanto sopra, rappresenta l’apice supremo dell’ovvietà che in questo mondo è possibile esternare. Solo un individuo in preda a un accesso di stoltezza o follia ciclopica può interrompere un’esplicita rappresentazione teatrale per rivelare che si tratta di una finzione. Di conseguenza chiedo scusa per questo mio raptus e per la breve sospensione.