Non ce la fai più a fingere che tutto vada bene nella tua vita di essere umano? O che le cose potrebbero andar peggio, per cui meglio essere grati e tirare avanti, soprattutto quando il peggio è in relazione con altre persone per te poco rilevanti? Non riesci più a seguitare a essere rassicurante, a mentire con gli altri o a ignorare il malessere che provi, o a giudicarlo come un disturbo, un’anomalia? Non provi il minimo barlume di ottimismo, speranza, prospettiva e valore rispetto alla condizione umana? E nemmeno riesci più a credere ad alcuna giustificazione o colpa riguardo il malessere tuo o altrui: peccato originale, karma, possessione, depressione, disturbi psichici, Madre Terra o Dio che si vendicano, ecc.
Se sei giunto a questo punto, ebbene rallegrati, perché è molto probabile che tu stia iniziando a comprendere come funzionano le cose da queste parti. Probabilmente stai cominciando a risvegliarti. I sedativi, la trance e ipnosi collettiva forse non funzionano più per te. Il consiglio è tuttavia di evitare preferibilmente di esternare in modo troppo esplicito il tuo malessere. Questo perché il pericolo maggiore con cui ti confronti deriva proprio dal modo in cui gli altri potrebbero reagire. Non puoi aspettarti che chi ha investito tutto il suo tempo, le sue risorse, la sua energia, o ha venduto l’anima, per preservare questa realtà sia comprensivo della tua condizione.
Menti pure con gli altri, per evitare noie o persecuzione, ma non mentire a te stesso. Coltiva la consapevolezza del malessere, lascia che diventi una forza immane in grado di aprirti a chi sei veramente. Forse sei qui in questo mondo per comprendere appieno la fregatura che ci sta dietro, così da avere le idee chiare quando verrà il momento decisivo in cui qualcuno cercherà di convincerti a tornare.