Non solo simpatizzo con chi sostiene che la terra è piatta, ma anche con quanti affermano che la terra è al centro dell’universo, per cui tutti i pianeti e pure il sole le girano attorno. Anzi, per essere più precisi, tutti i pianeti girerebbero attorno a me dovunque io sia sulla terra. No, non sono un megalomane, perché, questo ruolo centrale nell’insieme cosmico si applica anche a te e a qualunque altro essere umano.
La tua posizione terrestre è il punto fisso con cui si rapportano tutti i movimenti degli astri, così come la terra. Essa esemplifica la tua funzione centrale nel proiettare all’esterno un universo interiore, la cui matrice e presenza esiste dentro di te.
Il sistema geocentrico mostra la realtà nel modo in cui si presenta ai tuoi occhi. Osservando il cielo vedi in effetti il sole che si muove attorno a te similmente alla luna. Ora, io mi chiedo, saresti riuscito a giungere alla conclusione che la terra è rotonda e gira attorno al sole senza l’opera di convinzione esercitata da scienziati, maestri e libri di scuola? Se tu vivessi in un mondo in cui con assoluta certezza scientifica viene insegnato che la terra è piatta e al centro dell’universo, saresti in grado di contestare questa convinzione?
Qui non contesto il sistema eliocentrico, di cui posso anche accettare di fidarmi, seppure ammetto onestamente di non possedere l’intelligenza scientifica per giungere personalmente alle sue conclusioni. Polemizzo strategicamente solo sul fatto che l’eliocentrismo dimostra ben poco contro il geocentrismo, così come sul fatto che l’uomo è al centro dell’universo. Propone solo l’idea originale di percepire questo pianeta come lo si può vedere da una posizione extraterrestre, astraendolo dall’esistenza dell’essere umano, la cui coscienza è il contenitore stesso di questa idea eliocentrica.
Come scrive Frithjof Schuon: “Gli “errori scientifici” dovuti a una soggettività collettiva – ad esempio quella del genere umano e più in generale degli esseri terrestri quando vedono il sole
ruotare intorno alla terra – traducono un autentico simbolismo, e di conseguenza delle “verità”, che sono evidentemente indipendenti dai semplici fatti che le veicolano in modo del tutto provvisorio; l’esperienza soggettiva, come questa che abbiamo menzionato, non ha indubbiamente nulla di casuale. È “legittimo” per l’uomo ammettere che la terra sia piatta, poiché empiricamente lo è; per contro, è perfettamente inutile sapere che è rotonda, poiché questa conoscenza non aggiunge niente al simbolismo delle apparenze, ma lo distrugge inutilmente per sostituirlo con un altro che potrebbe soltanto esprimergli le stesse verità, presentando però l’inconveniente di essere contrario all’esperienza umana immediata e generale. La conoscenza dei fatti di per se stessi non ha, al di fuori delle applicazioni scientifiche interessate, alcun valore; in altri termini, o ci collochiamo nella verità assoluta, e di conseguenza i fatti non contano, o ci poniamo sul terreno dei fatti, e quindi siamo in ogni caso nell’ignoranza. A parte queste considerazioni, bisogna aggiungere che la distruzione del simbolismo naturale e immediato dei fatti – quali la forma piana della terra o il movimento circolare del sole – comporta dei gravi inconvenienti per la civiltà in cui essa si produce, come è dimostrato ampiamente dalla civiltà occidentale” (citazione tratta da una nota in Titus Burckhardt, La chiave spirituale dell’astrologia musulmana secondo Mohyiddîn Ibn ‘Arabî, , trad. di Aurora Ciliberti SE, Milano, 1987, pp.12-13)
PS: Tutte le informazioni fornite in questo gruppo sono presentate per stimolare la consapevolezza del lettore, e non sono intese a sostituire la sua esperienza diretta. I nostri scritti non costituiscono verità assolute, bensì punti di vista limitati, parte di una visione più ampia, o messaggi strategici intesi a scuotere la coscienza dall’assuefazione a pregiudizi e idee fisse. Esprimendo un punto di vista riconosciamo anche il suo esatto opposto e ogni possibile diversità.