Ciò che di più prezioso si tratta di conseguire nella vita umana riguarda l’esperienza diretta della presenza di qualcosa di massimo valore che continua a esserci quando tutto il resto si perde. Il problema è che questo mondo umano separato t’induce a considerare esclusivamente tutto il resto, ignorando in modo assoluto ciò che ha massimo valore. Ne deriva che l’unica possibilità di capire che cosa ha davvero valore diventa disponibile solo quando perdi quello che credi essere tutto. Tuttavia, tale perdita, nonostante la sua illusorietà, può avere effetti così devastanti e traumatici da farti perdere la capacità di comprendere che cosa è rimasto. Ne deriva quindi che prima di arrivare al punto inevitabile in cui perderai ciò che credi essere tutto, è preferibile simulare tale perdita. Le uniche pratiche spirituali che hanno senso finché vivi in questo mondo sono quelle intese a simulare la fine di questo mondo stesso e l’esplorazione di quel che accade in tale evenienza.