Sin da bambino hai cercato d’integrarti in questo mondo, facendo di tutto per sopravviverci, apprendendone i linguaggi e i costumi, sforzandoti di per rapportarti con i suoi abitanti, diventando parte di una famiglia, di una relazione, di uno stato, di gruppi di amici, comunità, religione, ecc. Hai studiato per sviluppare abilità e conoscenze, per esercitare un mestiere, avendo cura di mantenerti in buona salute, di salvaguardare le tue risorse economiche, e così via.
Per ogni essere umano, senza eccezioni, arriva il momento decisivo in cui questo mondo perde la sua esclusiva importanza o, più propriamente, svanisce definitivamente. Ciò succede inevitabilmente con la morte, ma può accadere anche molto prima, parzialmente o in maniera radicale, come conseguenza del risveglio della tua natura originaria, o di una natura parallela, precedentemente occultata. Questo significa recuperare la memoria di chi eri, e in effetti sei sempre stato, prima di arrivare in questo mondo, e seguiterai a essere quando te ne andrai. Quando ti succede questo allora ti rendi conto in modo assai pragmatico di essere solo di passaggio, di non appartenere esclusivamente al mondo in cui ti trovi.
Come cambia a questo punto la tua vita? Ci sono diverse strategie a riguardo. Nella maggior parte dei casi pare sia preferibile tenere assai riservata la consapevolezza delle proprie origini. Questo significa fingere rigorosamente di appartenere a questo mondo, adattandosi alle sue usanze e costumi, perseguendo occultamente i propri fini, senza mai rivelarli, similmente a un agente segreto. L’altra opzione comporta ugualmente fingere, ma permettersi di condividere la tua effettiva natura solo quando riconosci anime affini.
Tu non sai quante tra le persone che conosci sono consapevoli di non appartenere a questo mondo, per cui stanno solo fingendo. In effetti pare che gli alieni più abili siano quelli in grado di fingere meglio, che per nessun motivo rivelerebbero la loro vera identità, comportandosi da accesi sostenitori di questo mondo o delle relative credenze. D’altro canto, quelli che ne parlano maggiormente talvolta potrebbero essere i più ingenui o avere secondi fini nel farlo.
Insomma, forse non riuscirai mai a capire se i tuoi parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro, così come politici, religiosi, scienziati, celebrità, ecc. stiano fingendo o meno. Questo, del resto, non è poi così importante. Quel che conta è che tu sappia la tua situazione a riguardo. Appartieni a questo mondo o sei solo di passaggio? Se sei di passaggio, da dove vieni? Dove stai andando? E cosa fai nel frattempo?
Per ricevere un’effettiva risposta a queste domande si tratta prima di tutto di mantenere un rigoroso silenzio interiore non appena le hai rivolte. Il fatto che tu sia in grado di porti queste domande pur vivendo in questo mondo, che pretende di saperla lunga su tutto e tutti, è il tuo primo più grande conseguimento. Il secondo consiste nel riconoscere rispettosamente tutte le risposte che giungono, prendendone nota, ma senza abboccare a nessuna di esse, mettendo ogni risposta da parte. Procedi in questo senso fino al punto in cui esaurisci tutte le risposte e rimangono solo le domande seguite dal silenzio. Il terzo grande conseguimento comporta riuscire a restare il più possibile in questo silenzio, anche e soprattutto se diventa molto imbarazzante. Resta nel silenzio fin tanto che anche le domande si azzittiscono e si riducono a un solo punto interrogativo. Un punto interrogativo silenzioso. Da quel momento in poi sarai probabilmente pronto per ricevere la risposta nel silenzio delle tue domande.
La risposta sarà anch’essa silenziosa, accompagnata da un punto esclamativo. Un punto esclamativo silenzioso.