Noi non siamo le vittime di questa realtà, del nostro mondo esteriore e interiore, della nostra vita quotidiana e dei nostri sogni!
In una realtà separata operiamo come pedine di un gioco orchestrato da una mente occulta e folle. L’intera idea di una realtà separata è totalmente paranoica e perversa. Non ci può essere una realtà separata, seppure una mente che ha scelto di crederci può decidere che tale realtà esista. Questa scelta può essere cosciente o incosciente, motivata da una fantasia consapevole, da uno scopo ludico, da una volontà di simulazione, dal desiderio di mettere in atto uno scherzo cosmico oppure dalla passività, dall’assuefazione, dal condizionamento, dal vittimismo.
Non ci può essere una realtà separata così come non ci può essere una mente separata. Tutte le menti sono unite. Una mente e una realtà che crede di essere separata da altre, fa parte della loro stessa mente e realtà.
Siamo le vittime di questo mondo separato solo fin tanto che scegliamo di essere le sue vittime. Abbiamo il potere di liberarci da ogni legame e limitazione. Possiamo sfidare qualunque realtà o idea che pretende di separarci. Ciò che ci rende vittime di questo mondo è l’idea di essere identità separate, corpi e menti separati da altri corpi e menti.
Siamo le vittime di questa idea folle e la nostra unica via di liberazione comporta riconoscere che abbiamo noi stessi scelto di promuovere questa idea, e che possiamo di conseguenza lasciarla andare.
C’è solo un corpo e una mente.
Il nostro potere risiede nella capacità di sfidare la nostra percezione separata, di rifiutare di accettare il mondo separato che vediamo con i nostri occhi condizionati come reale. La via di liberazione dimora negli spazi vuoti, tra una forma visibile e l’altra. La libertà risiede nel vuoto, dove sussistono le prove occultate della nostra unità. Il nostro scopo in quanto essere umani implica navigare dal sogno in cui siamo vittime, alla realtà dove siamo quello che decidiamo di essere.
© Franco Santoro