Una spiritualità multidimensionale e olistica, autentica e coerente implica riconoscere e integrare pienamente ogni aspetto della vita e pure della morte, incluse le nostre ombre e negazioni più tenaci. E, soprattutto, comporta avere il coraggio di riconoscere il lato ombra della spiritualità stessa, incluso quello di Dio. (Franco Santoro)
La spiritualità olistica e multidimensionale si fonda sull’esperienza che ogni aspetto della vita fisica e spirituale è intimamente connesso e parte dello stesso Tutto. I principi olistici sono esistiti sin dai tempi più remoti, in ogni parte del mondo e disciplina, incluso scienza, religione, medicina, educazione. Secondo una prospettiva olistica non esiste separazione e possiamo comprendere noi stessi e il mondo circostante solo se siamo disposti a riconoscere la più ampia realtà in cui esistiamo. Questa realtà comprende anche ciò che dimora oltre la nostra percezione ordinaria.
Ciò che molte persone lungo il sentiero spirituale cercano in questa epoca non sono formalità, dottrine o idee fisse, ma un’esperienza spirituale diretta. L’area principale di attenzione nella spiritualità così come la concepiamo presso il nostro Istituto, è sul rilascio della percezione separata, il perdono e la ricerca esperienziale della conoscenza (gnosi).
La caratteristica peculiare della nostra spiritualità e dei relativi insegnamenti è data dalla sua esplicita provvisorietà. Le pratiche, i rituali, le cosmologie, le tecniche, le idee che veicoliamo hanno una funzione puramente strategica e teatrale, il cui scopo è facilitare un’esperienza diretta dei misteri che riguardano la nostra natura e quella della realtà in cui viviamo o crediamo di vivere. La spiritualità per noi non è una gara per raggiungere l’illuminazione individuale o uno sforzo per diffondere le proprie idee religiose nel mondo; è un processo esperienziale di recupero della nostra unità originaria, ritornare a fare parte coscientemente del Tutto o comprendere il mistero dell’esistenza, accettando pure l’eventualità che non ci sia proprio nulla da comprendere.
Una teologia universale è impossibile, ma un’esperienza universale è non solo possibile ma necessaria. (A Course in Miracles, Manual, p. 77)
L’interspiritualità è un approccio esperienziale che evidenzia e condivide i doni più preziosi delle tradizioni religiose e filosofiche dell’umanità, per favorire un’operatività comune che, nel rispetto delle diversità, è intesa a raggiungere gli obiettivi ultimi della spiritualità. L’interspiritualità incoraggia le persone di diverse tradizioni e culture a meditare o pregare insieme, a entrare in un profondo dialogo, non solo per mostrare tolleranza e accettare percorsi diversi dai propri, ma soprattutto per imparare profondamente gli uni dagli altri. Lo scopo di questo apprendimento è inteso a creare un nucleo d’intimità interiore basato sull’esperienza diretta di unità e comunione spirituale. Quando questo accade, le diversità, ben lungi dal causare conflitti e incomprensioni, si rivelano come doni luminosi, frammenti della presenza del Divino, che finalmente si completano mediante il loro riconoscimento.
Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio. Sono — faccio un paragone — come diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare lì. Ma Dio è Dio per tutti. E poiché Dio è Dio per tutti, noi siamo tutti figli di Dio. C’è un solo Dio, e noi, le nostre religioni sono lingue, cammini per arrivare a Dio. Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano, ma sono diversi cammini. (Papa Francesco)
Oltre le diversità delle credenze, dei riti e dei dogmi religiosi esiste una profonda unità di esperienza che rappresenta la nostra comune eredità spirituale. Questa esperienza è il punto di emanazione di tutte le religioni dell’umanità e di ogni percorso spirituale.
Tutti i percorsi spirituali autentici, nel loro nucleo mistico, sono impegnati nei valori comuni di pace, servizio compassionevole e amore per tutta la creazione. Una vita interiore risvegliata alla responsabilità e all’amore si esprime naturalmente attraverso una spiritualità impegnata, in atti di compassione …, contribuendo alla trasformazione del mondo e alla costruzione di una cultura nonviolenta e amante della pace che includa tutti (Wayne Teasdale, The Mystic Heart).
Il termine multidimensionale (dal latino multus “molti”, e dimensio, da dimetri “misurare”) descrive la presenza di diverse dimensioni o aspetti della realtà. Le dimensioni sono considerate in campo matematico, fisico e scientifico, così come nell’ambito esoterico, occulto e mistico, inclusa l’esperienza sciamanica. Le teorie scientifiche prevalenti suggeriscono che ci sono almeno 12 dimensioni, esistenti simultaneamente, così come le principali tradizioni esoteriche. L’approccio multidimensionale è che tutti gli aspetti dell’esistenza sono intimamente collegati e parti dello stesso Tutto. All’interno di questo Tutto esistono diverse frequenze di vibrazione e livello di coscienza, che sono appunto le varie dimensioni.
L’Institutum Provisorium, diretto da Franco Santoro, supporta l’interspiritualità e il dialogo armonico tra tutte le religioni, onorando le dottrine tradizionali, i percorsi mistici, le spiritualità alternative. Preghiamo e operiamo per l’ecumenismo, la guarigione spirituale, l’espansione della coscienza e il recupero della nostra natura multidimensionale.
Per ulteriori informazioni, vedi Astrosciamanesimo, Cristianesimo, Guarigione spirituale, Multidimensionalità, Sciamanesimo, Spirito Guida, Islamismo & Sufismo e gli articoli del nostro sito.