Ma è mai possibile che con tutte le creature, le entità e le sostanze, visibili e invisibili che esistono nell’universo alla fine dei conti sono sempre gli umani a essere ritenuti colpevoli?
Le religioni più diffuse di questo pianeta sostengono che Dio creò un mondo perfetto, ma poi fu la prima coppia di umani a rovinare tutto. Questi, insieme alle successive generazioni, incluse le nostre, hanno causato e provocano tuttora ogni imperfezione nel mondo. D’altro canto, sul versante laico, il fanatismo ambientalista sostiene che gli esseri umani sono i saccheggiatori del pianeta, i cattivi di ogni situazione, che seguitano a distruggere madre terra, che invece è tanto dolce e buona.
Insomma, guardiamoci un po’ attorno, oltre i confini autistici del genere umano. Questo mondo si fonda sulla distruzione sistematica. Ogni forma di esistenza ne distrugge un’altra per alimentarsi e sopravvivere, generando un ciclo incessante di sofferenza, terrore e morte. Questo vale sia per i predatori carnivori sia per quelli vegetariani. A ciò si aggiungono cataclismi, epidemie, devastazioni naturali che si susseguono dall’inizio dei tempi.
Ma come è possibile che non riusciamo ad accettare l’ipotesi che questo mondo sia stato creato imperfetto e difettoso sin dall’inizio? Per quale motivo necessitiamo di credere in modo ossessivo nella santità e bellezza originaria della vita terrena, anche a costo d’imputare a noi stessi ogni suo malessere?
Da qui ne deriva che ancora una volta gli esseri umani sono decisamente colpevoli, d’ignoranza, stupidità e follia senza pari. Quindi il conto torna.